Cloud computing e pubblica amministrazione: criticità e vantaggi (original) (raw)

La governance del dato e delle informazioni nell'era del cloud

2021

La presentazione, riportata nel video, evidenzia opportunità e rischi tipici dell'ecosistema Cloud Computing, cercando di fare luce anche sui diritti coinvolti e sulle relative tutele. Si parla degli strumenti - legislativi, regolamentari e convenzionali collettivi e individuali - per restituire la governance su dati e informazioni in cloud (personali e non personali) agli utenti e delle regole per la loro interazione. Vengono evidenziate le peculiarità del diritto alla portabilità in questo contesto e le criticità che possono scaturire in occasione della sua applicazione pratica. La presentazione si conclude con l'individuazione di criteri utili a orientare la selezione del cloud provider.

82 Tavola Rotonda “Cloud Computing: i pro e i contro” - Automazione Oggi n. 383 – Luglio/Agosto 2015 - Anno 31 - Cristian Randieri - Intellisystem Technologies

con Cristian Randieri, presidente e Ceo di Intellisystem Technologies (randieri@intellisystem.it - www.intellisystem.it); Paolo Colombo, European strategic programs manager di Ansys; Bruno Pierro, Service creation and cloud leader di Cisco Italia; Francesco Tieghi, Responsabile digital marketing di ServiTecno. Esperti del settore provano a dare indicazioni utili per l’utilizzo consapevole del cloud computing Tutti parlano di cloud ma non tutti sanno esattamente quali sono i pro e i contro della nuvola. Abbiamo provato a chiederlo a esperti come Paolo Colombo, european strategic programs manager di Ansys, Bruno Pierro, service creation and cloud leader di Cisco Italia, Cristian Randieri, presidente e CEO di Intellisystem Technologies e Francesco Tieghi, responsabile digital marketing di ServiTecno. Vediamo cosa hanno risposto. Automazione Oggi: Parliamo di cloud computing: cloud pubbliche e cloud private. Quale la differenza? Cristian Randieri: Il cloud pubblico prevede la fornitura di servizi cloud a molteplici clienti in un ambiente virtualizzato, basato su un’unica infrastruttura condivisa di risorse fisiche accessibili tramite una rete pubblica come Internet. In un certo senso si contrappone alla definizione di cloud privato, che delimita il bacino di risorse di computing sottostanti, creando una piattaforma cloud distinta a cui può accedere solo un’unica organizzazione. In realtà la distinzione non è proprio così netta tant’è vero che esistono pure i cloud ibridi. Sono una nuova formulazione di cloud che sfruttano i cloud sia privati sia pubblici per svolgere funzioni distinte all’interno della stessa organizzazione. I cloud ibridi nascono dall’esigenza delle varie organizzazioni di incrementare la propria efficienza utilizzando servizi cloud pubblici per tutte le operazioni non sensibili e affidarsi al cloud privato esclusivamente in caso di necessità, facendo in modo che tutte le piattaforme siano perfettamente integrate tra loro. Esistono diversi modelli di cloud ibridi che possono essere applicati in svariati modi: modello integrato, diversi cloud provider collaborano per fornire servizi sia privati che pubblici; modello ibrido completo, singoli cloud provider offrono un pacchetto ibrido completo; modello misto, organizzazioni che gestiscono autonomamente i propri cloud privati utilizzando e integrando nella propria infrastruttura un servizio di cloud pubblico. In un esempio pratico si potrebbe pensare a un’azienda che adotti il cloud hosting ibrido per ospitare il proprio sito web di e-commerce all’interno di un cloud privato, più sicuro e scalabile, adottando invece un cloud pubblico per ospitare il sito vetrina a favore di un maggiore risparmio economico. Infine esiste anche il community cloud in cui l’infrastruttura su cui sono installati i servizi cloud è condivisa da un insieme di soggetti, aziende e organizzazioni, che condividono le stesse esigenze e hanno uno scopo comune, come ad esempio potrebbero essere i vari soggetti della pubblica amministrazione. L’infrastruttura può essere gestita dalla comunità stessa, oppure da un fornitore di servizi esterno.

Il Cloud Computing: la nuova sfida per legislatori e forenser

2012

La nuova tendenza dell'Internet degli ultimi anni ha portato alla nascita di numerose nuove applicazioni, spesso accompagnate dalla recente tendenza volta a una sorta di "dematerializzazione" degli oggetti informatici. Ci si riferisce in particolare al nuovo fenomeno del cloud computing, o più semplicemente cloud che vedrà sicuramente nei prossimi anni una vera e propria esplosione, imponendosi quale risposta agli ultimi anni di "dittatura" delle tecnologie della rete. Un primo punto da considerare attiene alla sua definizione: al momento, la più autorevole può essere ricondotta alla formulazione del NIST 1 la quale lo definisce come «model for enabling ubiquitous, convenient, on-demand network access to a shared pool of configurable computing resources (e.g., networks, servers, storage, applications, and services) that can be rapidly provisioned and released with minimal management effort or service provider interaction» 2. In sostanza quindi «il cloud computing è un paradigma distribuito che virtualizza dati, software, hardware e comunicazione dati in servizi» 3. 1 National Institue of Standards and Technology; è un'agenzia federale governativa che si occupa della gestione delle tecnologie, si veda più in dettaglio http://www.nist.gov/index.html .

AI, algoritmi e pubblica amministrazione in Italia

IDP. Revista de Internet Derecho y Política, 2020

Il problema della legittimità delle decisioni amministrative mediante algoritmi è oggetto di significativa attenzione da parte della dottrina giuridica e della giurisprudenza del giudice amministrativo in Italia. Mentre la legislazione non offre risposte adeguate rispetto alle nuove sfide, il giudice amministrativo sta definendo le condizioni di ammissibilità delle decisioni algoritmiche, applicando alle nuove problematiche i principi del procedimento amministrativo. Dopo una prima fase in cui l’orientamento sembrava portato ad escludere l’ammissibilità di decisioni automatizzate, la più recente giurisprudenza sembra orientarsi ad ammettere questo tipo di decisioni, richiedendo però adeguate garanzie, anzitutto di trasparenza. Con un’ultima sentenza, del dicembre del 2019, il Consiglio di Stato definisce in modo più ampio queste condizioni, iniziando così a tratteggiare un primo “decalogo” della legalità algoritmica che si ispira in modo significativo ai principi sui trattamenti aut...

Big Data, decisioni amministrative e “povertà” di risorse della pubblica amministrazione

Munus, 2020

This paper focuses on the possible use of big data through artificial intelligence by the Italian administration. First of all, it is considered that the achievement of predictive analysis constitutes the result of two previous steps: “digitalisation” and “data interconnection”. The article takes into account the primary regulatory provisions on the subject and the leading administrative case-law. The main sectors in which predictive analysis has been so far applied, especially abroad, are highlighted. The main advantages of the robotic decision making are mentioned (cost control, speed, impartiality, neutrality, certainty) as well as the critical points represented by opacity and relations with the protection of confidentiality. It is concluded that the ageing of civil servants in Italy and the Italian habit of making reforms without providing for economic investments may slow down the development process of the use of big data through artificial intelligence by the Italian administration.