Abstract tesis: La memoria abitata. Pratiche della religione famigliari e comunitarie. (original) (raw)

C.M. Marchetti, "Possidet domum". Prime riflessioni a margine della religiosità domestica di Ercolano: fonti e dati archeologici', in SACRUM FACERE, Atti del III seminario di Archeologia del sacro, Trieste, 3-4 ottobre 2014 , Trieste 2016, pp. 405-427.

The lararium was a shrine to the guardian spirits of the Roman household. Family members performed daily rituals at this shrine to guarantee the protection of these domestic spirits, the most significant of which were the Lares. This paper focus on a new study about the domestic cult in Herculaneum, starting from the creation of a corpus of all the lararia discovered in the ancient city, until the reconstruction of the rituals and offerings that Romans made to the home altars.

La tradizione di memoria nella cultura monastica, in La società monastica nei secoli VI-XII. Sentieri di ricerca, a cura di M. Bottazzi, P. Buffo, C. Ciccopiedi, L. Furbetta, Th. Granier, Roma, 12-13 giugno 2014, Trieste, Cerm, 2015 (Atti, 10), pp. 89-111

L'intero volume raccoglie gli atti del primo “Atelier jeunes chercheurs” organizzato dal Cerm con il sostegno e la partecipazione dell’ École française de Rome, dove il convegno si è svolto il 12 e 13 giugno 2014. Il tema monastico nelle sue molteplici declinazioni è al centro delle riflessioni dei diciannove contributi che lo indagano da differenti angolazioni. I termini cronologici entro cui si muovono le analisi vanno dalle origini del monachesimo, nel secolo IV, fino ai suoi sviluppi tardomedievali (secolo XV): all’interno di questo ampio arco temporale ci si sofferma sulle principali tappe dell’evoluzione monastica, come gli albori anacoretici, la fase carolingia, quella della riforma del secolo XI e la diffusione delle nuove reti monastiche cistercensi. I limiti geografici sono anch’essi estesi e non limitati né alle esperienze italiane né a quelle dell’Europa franca: sono prese in esame situazioni assai poco note al pubblico italiano come quella greca o etiope, in zone meno vicine all’influenza del cristianesimo romano. Ci si muove sia su scala locale, con analisi puntuali di singole sedi religiose (i monasteri di Conques, Lorvão, Peristerai, San Silvestro di Nonantola) sia su ambiti territoriali più ampi (Regni, Imperi) spesso attraverso accertamenti comparativi che pongono in relazione diverse realtà e geografiche e culturali . All’interno del volume possono essere individuate macro aree tematiche - come quelle dell’economia, degli spazi, del rapporto con i ceti dominanti - trattate con il ricorso a nuovi metodi dell’antropologia e della storia culturale, intesa in senso tecnico, e arricchite da spunti che provengono da discipline diverse, come la sociologia, la storia dell’arte e del diritto. Alla tradizione di memoria e della produzione scritta è stato dedicato lo studio che qui si è voluto mettere in evidenza.