LA SISTEMATIZZAZIONE DEI DATI DI SCAVO NEL PARCO DELLA VALLE DEI TEMPLI DI AGRIGENTO: PROGETTO DI UNA PIATTAFORMA GIS INTRASITE (original) (raw)
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LA PIATTAFORMA GIS DELLO SCAVO NELLA GESTIONE DI UN'AREA CIMITERIALE
Nel tentativo di sviluppare le risorse di gestione e lettura dei dati di scavo, attraverso la piattaforma GIS (si veda il contributo di Francovich e Valenti in questa sede), abbiamo rivolto la nostra attenzione all'area cimiteriale rinvenuta nello scavo di Poggio Imperiale a Poggibonsi.
In the course of time the ancient Agrigento - a superb Greek city - and later urban settlements have been expanding until these days over a vast area - the one described in this study. This is an area of extreme archeological interest which is characterized by the presence of a regressive type of Plio-pleistocenic succession, essentially consisting of clay sand and calcarenite. From below upwards, one can distinguish a basement from Miocene and Pliocene epoch followed, in trasgression by the Trubi Formation and, further up, by the Mt. Narbone and Agrigento formations, Closing the lithostratigraphic succession, the terraced marine deposits of the Sicilian and Thyrrenian, and current debris, alluvial and coastal deposits can be observed. In the San Leone river valley, a series of morphostructural evidences suggest that here geomorphologic dynamics is very likely controlled by "camberry and valley building" type phenomena due to complete erosion of calcarenitic plaque. Some remarkable mass movements that occurred during last century should be viewed in the light of complex dynamics just described. Especially important are three landslides: two of them inside the area of today's Agrigento, in 1944 and 1966 respectively, and one in 1976 along the eastern side of the Hill of Temples. The 1976 slide was caused by a remobilization the followed heavy rainfall: this conclusion was reached at the end of an empirical hydrological-statistical study based upon an original method [15].
SIMULAZIONE IN AMBIENTE GIS DELL’INQUINAMENTO ACUSTICO DELL’AUTODROMO DI PERGUSA
In questo lavoro si presenta la sperimentazione di una simulazione effettuata mediante software GIS dell'inquinamento acustico generato da una gara automobilistica nei pressi di un autodromo. In particolare, la simulazione è stata sviluppata in un'area prossima all'autodromo di Pergusa, dove, oltre al problema dell'impatto acustico sul vicino centro abitato, si ha anche la presenza della riserva del lago omonimo, all'interno del circuito. La simulazione è stata eseguita sfruttando diversi strumenti di calcolo propri dell'ambiente GIS, suddividendo l'area di studio in apposite micro celle (con un approccio GRID) ed il circuito automobilistico in tanti piccoli tratti, ognuno dei quali viene considerato come una sorgente lineare di rumore. Mediante apposite modellazioni, è stato possibile determinare il livello di pressione sonora generato durante una gara da ogni singolo tratto e, dunque, "sommare" cella per cella gli effetti dovuti ai vari segmenti di pista. Il risultato di tali elaborazioni consiste in una cartografia tematica dell'area in prossimità del circuito, in cui si evidenziano le variazioni del livello di pressione sonora generata dalle vetture durante lo svolgimento di una gara.
GLASNOWMAP IS (GLAcier and SNOW MAPping Information Service) fornisce un nuovo sistema per il monitoraggio di coperture nevose e ghiacciai nella zona alpina. Sviluppato nell'ambito del programma DUP (Data User Programme) ESA (European Space Agency), Glasnowmap utilizza dati acquisiti dai sensori ASAR, AATSR e MERIS del satellite ENVISAT. L'elaborazione congiunta di dati telerilevati, combinati mediante l'approccio multisorgente, con informazioni territoriali e misure effettuate al suolo, permette di svolgere un'analisi multitemporale dell'andamento della copertura nevosa a livello regionale e, a livello locale, dello stato dei ghiacciai. Inoltre i dati di copertura nevosa vengono utilizzati in un modello dinamico di runoff finalizzato alla gestione delle risorse idriche. L'approccio proposto identifica i diversi tipi di neve tramite l'uso combinato delle differenti bande di acquisizione dei sensori che lavorano nel visibile, infrarosso e microonde, da cui è possibile stimare la copertura nevosa ed il suo contenuto d'acqua.
Antichità Altoadriatiche, 2018
The archaeological investigations carried out between 2010 and 2016 in the southwestern part of the Roman colonia of Parma, today lying between via del Conservatorio and piazzale Boito, allowed the analysis of settlement dynamics and the urbanization processes of this urban area between the Second Iron age and Late Antiquity. In particular, the excavations brought to light a part of a minor urban kardo and a series of porticoed buildings (domus) overlooking it; above all, they highlighted an articulated network of wastewater pipelines, formed by a series of minor collectors confluent into a main duct lying below the cobbled pavement of the road. Based on stratigraphic data, archaeological finds and differences in construction techniques, it was possible to identify at least three important phases of life of this sewage system, to be placed respectively: in the Augustan age, when the system was realized ex novo; in the middle imperial age (3rd century AD), when the entire network of collectors was completely redefined; at the end of the 4th century AD, when it was definitively defunctionalized and abandoned. Therefore, through the integration of the data collected during the archaeological excavations with the findings previously carried out within the city, we tried to find some common elements useful for a definition and a better understanding of the wastewater disposa system in Parma during Roman times.