MONITORAGGIO DELLA FAUNA INVERTEBRATA DELLA RISERVA NATURALE ISOLA BOSCONE FINALIZZATO ALLA "INTEGRAZIONE DEL PIANO DI GESTIONE SIC/ZPS RISERVA NATURALE ISOLA BOSCONE (original) (raw)
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The vascular flora of the Isola delle Femmine Nature Reserve (NWSicily): check-list updating and turnover analysis. An updated check-list of the vascular plants growing on Isola delle Femmine is here presented about 50 years after the first one was published. Nowadays 219 infraspecific taxa live there: 105 of them are confirmed, while 114 are new to the island; we recorded the disappearance of 29 entities (much of thembeing therophytes). Present life-formspectrumputs in evidence the prevalence of therophytes (ca. 62%), followed by hemicryptophytes (ca. 20%), geophytes (ca. 9%), chamaephytes (5,5%), nanophanerophytes (2,3%) and phanerophytes (1,8%). As concerns chorogical spectra, the Mediterranean element still is the most common (ca. 33%), while endemic and subendemic elements are very poorly represented (6 taxa, i.e. 2,7%of the local vascular flora). Comparing our check-list with the previous one, we recorded three new endemics and a strong increase of alien and wide-ranging plants (today 18% of the total amount vs. 8% of the first census), which probably depends not only upon the short distance of the islet from the coast of Northern Sicily, but it is also due to the uptake of propagules of allochthonous species performed by the local colony of Yellow-legged gull Larus michahellis, foraging in disturbed places such as dumps, artificial water reservoirs, human settlements, etc. Some detailed information on the plants of major biogeographic and/or conservation interest has been provided, too. If we compare the two available check-lists it comes clear that the intense floristic turnover (particularly affecting therophytes) is accompanied by the costancy of both life-form and primary strategies’ spectra. This pattern is probably due to “substitution” of disturbance factors: the ceasing of grazing pressure was immediately followed by the demographic boom of the seagulls. This seabird is thought to be the most effective local dispersal vector of plant propagules, even if further investigation is required to confirm this hypothesis. The concluding remarks are focused on the opportunity of managing and monitoring alien plants’ invasion and seagull colony.
2014
Sommario-Il presente contributo descrive i risultati dell'intervento di bonifica della ex officina del gas di Verona, con particolare riferimento al trattamento In Situ Chemical Oxidation (ISCO) con ozono in forma gassosa degli orizzonti di terreno interessati da una significativa contaminazione da Idrocarburi Petroliferi Pesanti e Idrocarburi Policiclici Aromatici. L'intervento in oggetto ha permesso di ottenere una notevole riduzione della massa complessiva dei contaminanti di interesse e di raggiungere, dopo 40 settimane di intervento, gli obiettivi di bonifica nella quasi totalità dell'area di intervento, ad eccezione di una porzione interessata dalla presenza di un cunicolo interrato con morchie catramose (sorgente primaria di contaminazione), non identificato nel corso della caratterizzazione e, di conseguenza, non rimosso nella fase preliminare dell'intervento.
Riassunto L'ICRAM (Istituto Centrale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al Mare) ha avviato nel 1999 un progetto pilota, finanziato da Regione Lazio, per la valutazione dell'impatto ambientale delle attività di dragaggio, effettuate con lo scopo di sfruttare di depositi di sabbie relitte rinvenute al largo di Anzio (Roma). A tal fine sono state condotte indagini dirette e indirette per valutare gli effetti del prelievo e per evidenziare le modificazioni, di tipo fisico e biologico, occorse sulla superficie dei fondali marini. Per una corretta analisi e gestione di tali turbative è stato utilizzato un approccio multidisciplinare di pianificazione, nel quale la cartografia tematica e l'overlay ha rivestito un ruolo di primaria importanza. L'obiettivo di tale progetto è stato quello di sviluppare una metodologia finalizzata all'analisi e al monitoraggio dei fondali marini per la valutazione della loro evoluzione in seguito ad interventi antropici; ta...
COLEOTTEROFAUNA DELLA RISERVA NATURALE WWF LAGO DI PIGNOLA
La presente relazione illustra i risultati della ricerca entomologica condotta sui Coleotteri della Riserva Naturale WWF "Lago di Pignola", su invito del responsablle della stessa, Dott. Antonio Bavusi. 11 suo obblettivo primario е quello di censire le specie rinvenute ed evidenziame quelle рiй significative al fine di suggerire eventuali progetti protezionistici particolareggiati; il tutto entro tempi brevi di pubblicazione dei dati е con fondi limitati.
Monitoraggio e Manutenzione delle Aree Archeologiche Cambiamenti climatici, dissesto idrogeologico, degrado chimico-ambientale A cura di Alfonsina Russo e Irma Della Giovampaola, 2020
The 2016 October 30th Central Italy earthquake (Mw 6.5) was the largest event occurred in Italy after the 1980 Irpinia event. The epicenter was located near Norcia and the shaking was clearly felt all around Central Italy and even in Rome, at a linear distance of about 130 km, causing several local damages, especially to historical buildings. Most damages were located in the southern area of the city centre: particularly the basilica of St. Paul outside the Walls was closed to assess damages, after the opening of cracks and fall of cornice’s pieces. Immediately after the earthquake, ISPRA experts were claimed to implement a damage assessment in the Sepolcreto romano della via Ostiense, located next to basilica of St. Paul The cemetery along the Via Ostiense is the best-preserved part of a great necropolis, flanking the eastern side of the ancient road; it is located in the alluvial plain of Tiber river and it lays at the foot of a 20 meters high cliff, made of pyroclastic deposits. Most of the structures in the archaeological site were affected by a set of N-S trending parallel cracks induced by the earthquake. The relationship between the cliff, the Necropolis and the neighboring Tiber’s valley has been considered in terms of possible seismic amplification. A manual crack gauge network was installed on 5 main discontinuities; then active and passive seismic surveys, as well as a GPR surveys have been preliminary carried out, to clarify the local stratigraphic setting and its influence on local effects. Further geophysical surveys will allow to better define the interaction between archeological structures and underground setting.
ornitologiaveneziana.eu
Si presentano gli esiti di uno studio volto ad appurare se e in che modo l'evoluzione della componente vegetale in ambiente di cava senile, nell'arco di poco meno di un ventennio, può influenzare la struttura della comunità ornitica nidificante. Il lavoro ha interessato un'area campione interna al SIC/ZPS IT3250016 "Cave di Gaggio" (Marcon, VE), inclusa nell'Oasi LIPU Cave di Gaggio Nord (13,018 ha, di cui 4,15 occupati da corpi idrici; altezza s.l.m. di 0,73-1,20 m), sottoposta a divieto di caccia e gestione naturalistica dal 1985. Lo studio si basa sul confronto tra le comunità ornitiche nidificanti indagate con il metodo del mappaggio nel 1987 e nel 2004, rapportando i risultati all'evoluzione della vegetazione intervenuta nell'arco temporale compreso tra tali annate. Al fine di rendere confrontabili i dati delle due ricerche lo studio del 2004 ha seguito analoghi indirizzi operativi adottati nel 1987, considerando tra l'altro tutte le specie nidificanti diurne e non solo i taxa tipicamente indagati con la citata metodologia. Nel 2004 il metodo del mappaggio è stato corroborato dal censimento degli ardeidi gregari precedentemente non segnalati come nidificanti nel sito, intrapreso con conteggio diretto a distanza dei nidi attivi, degli adulti e dei giovani involati. Analogamente allo studio del 1987 , per valutare il numero di coppie nidificanti è stato attribuito il valore di 1 ai territori ubicati entro i confini del sito mentre ai territori posti ai margini è stato assegnato il valore 0,5, ed i parametri esemplificativi della struttura della comunità ornitica considerati sono stati: ricchezza (S), densità (d, cp/10 ha), densità complessiva (D), frequenza (pi), numero di specie dominanti (nd), n. specie subdominanti (ns), biomassa bruta (Bb), biomassa consumante (Bc), diversità di Shannon (H'), equiripartizione (J'), percentuale di non Passeriformi (%nP). Il confronto tra le comunità ornitiche nei due anni è stato espletato con il Test di Wilcoxon . Al fine di delineare l'evoluzione della vegetazione sono stati confrontati i quadri sintassonomici e gli elenchi floristici concernenti uno studio pregresso attuato nei primi anni '90 (Nicoletti, 1993) ed una indagine, attuata nel 2004, comprensiva tanto del