Storia della filosofia occidentale - J.G.Fichte (original) (raw)


Il testo, inserito come segmento nell’ambito di una vasta opera sulla storia del pensiero filosofico occidentale, analizza l’identità speculativa di un’epoca non sempre valorizzata per la qualità e la profondità della sua riflessione. Accanto dunque a una compiuta descrizione del pensiero degli autori che sono stati già riconosciuti, dalla storiografica specialistica, come momenti significativi della storia della filosofia occidentale, quali Boezio, Giovanni Scoto e Anselmo, il testo si sofferma su pensatori, come Cassiodoro, Gregorio Magno o Gerberto d’Aurillac che appaiono perfettamente coerenti con il modello ermeneutico e il paradigma epistemologico e metodologico altomedievale e in quanto tali risultano necessari a una ricostruzione di un orizzonte speculativo della loro epoca che voglia dirsi esaustivo

Critica della filosofia e negazione: il Dio della contraddizione in Pascal e kirk. Due autori distanti due secoli circa, entrambi hanno avuto vita breve, sono vissuti in due contesti diversi: eta d'oro del seicento, eta della grande monarchia francese in cui si afferma il re sole e un altra eta d oro, quella danese dell ottocento. La Francia di Pascal é prima dell illuminismo, la Danimarca di Kirk e post illuminismo, quella di Andersen scrittore di fiabe. La Danimarca di kirk sta vivendo un eta dell oro che segue un precedente periodo difficile di guerre. Confrontiamo due autori di due periodi diversi. Questa operazione ha senso perche la storia della filosofia nasce cosi, dal confronto degli autori. A quale scopo? Capire i concetti che sostengono le posizione filosofiche. Dobbiamo capire uno e l'altro perche sono diversi ma rispondono a una stessa mentalità, usano concetti simili. Perche la filo lavora su concetti e parole e noi vogliamo vedere da dove vengono, come si combinano. Non si vuole stabilire un rapporto di causalità tra gli autori. Ci sono concetti in entrambi e somiglianze ad es. esperienza, percezione, esistenza singola, temporalità, scelta, fede religiosa… Entrambi sono anti sistema fortemente segnati dalla critica che va in due direzioni verso il pensiero: pascal contro Cartesio, Kirk contro hegel. La critica riguarda il pensiero. Bisogna tenere conto dell'interesse religioso perché la scelta che l individuo é chiamato a fare e di tipo religioso. Esistenzialismo religioso si potrebbe chiamare. Ma e troppo perché questo inizia con Heidegger. La questione religiosa: la vita dell'individuo come esistenza nel tempo é una scelta religiosa. Secondo Parison che si e interessato di questi due autori si propone il problema filosofico del cristianesimo; filosofico perche per entrambi gli autori il cristianesimo si costituisce come differente dalla filosofia perche (come pascal contro Cartesio) io non posso dimostrare l esistenza di dio. La filo vuole dimostrare dio ma la prova della filo non conduce da nessuna parte.Mentre Kirk contro Hegel. Hegel pretende di fare del cristianesimo un oggetto di speculazione, riflessione, filo sistematica. Il risultato è un cristianesimo secolarizzato, mondanizzato, mentre il cristianesimo é altro rispetto al mondo. Se si vuole fare del cristianesimo una cosa razionale lo si ammazza. Il paradosso esprime la figura di Cristo. Cristo è lo scandalo perché è dio che si fa uomo per salvare l' uomo. Il dio cristiano è assolutamente altro. Si coglie per negazione, cogliendo le contraddizioni. Il dio cristiano e un dio della negazione. Divaricazione tra filo e religione. Potremmo pero arrivare a un esito strano. Quale? Posta la separazione in verita si può arrivare a dire che questi autori non sono propriamente filosofi. Perché rivendicano l alterità della fede rispetto al mondo. E usano degli strumenti particolari. Non solo riflessione filosofica ma fanno uso della persuasione retorica letteratura e tutti gli strumenti che la cultura del momento offre. Siamo in una dimensione culturale ampia. Non racchiudibile nello schema filosofico in senso proprio.

La rivoluzione scientifica • La rivoluzione scientifica è un radicale riforma del sapere che ha preso piede prima in ambito speculativo (carro trainante: rivoluzione astronomica, fisica celeste e terrestre si uniscono) e man mano ha avuto una rilevanza epistemologica in più campi cambiando la forma mentis (meccanicismo, uso della tecnica per speculare e per manipolare la natura, rivalutazione della prassi e ricerca di un metodo valido per tutte le scienze). • Data convenzionale: 1543, anno di pubblicazione di "De revolutionibus orbium coelestium" di Copernico che riscoprendo teorie di Filolao e Pitagora presenta una teoria astronomica di stampo eliostatico (il sole è al centro dell'orbita terrestre). Da sottolineare che la portata innovativa venne indebolita dalla prefazione di Andrea Osiander (circolava come prefazione di Copernico) che presupponeva che il sistema copernicano fosse solamente una speculazione matematica e non la teoria di un vero universo • Altre innovazioni astronomiche: I. Tico Brahe che introduce un sistema astronomico misto in cui la terra era la centro e intorno ad essa ruotava la luna e il sole, intorno al quale a sua volta ruotavano i pianeti. Inoltre giustamente afferma che i pianeti si muovono su orbite (concetto matematico) e non su orbe (concetto fisico) e che aveva scoperto la presenza di comete individuabili nello spazio sovralunare che era in contraddizione con la tradizione che lo riteneva incorruttibile II. Keplero che, seppur in modo disordinato e ancora ispirato dal concetto di armonia cosmica (es. sole ≈ Dio padre), enuncia delle osservazione che poi saranno le cosiddette tre leggi di Keplero che solo grazie a Newton che le rivaluta saranno operative. La prima: le orbite descritte dai pianeti intorno al sole sono ellissi di cui il sole occupa uno dei due fuochi. La seconda: le aree descritte dal raggio vettore sono proporzionali al tempo nel percorrerle. La terza: i quadrati dei tempi impiegati dai diversi pianeti per percorrere la propria orbita sono proporzionali ai cubi degli assi maggiori delle ellissi descritte dai pianeti stessi. III. Galileo (unisce la fisica terrestre a quella celeste) scrive il Siderius Nuncius in cui dice di aver visto col cannocchiale che la luna è un corpo simile alla terra perciò non incorruttibile, che esistono dei satelliti (medicei) che girano intorno a Giove perciò esiste un secondo centro nell'universo, le stelle fisse sono molto lontano ed è proprio per questo motivo che noi le vediamo fisse. • La nuova scienza non solo speculativa ma come il motto di Bacone spiega il sapere funge da potere nei riguardi del mondo. Ciò è ripreso anche dall'alchimia 1

La filosofia trascendentale come “scienza della libertà”: la prospettiva di Fichte nella Dottrina della scienza nova methodo (1796-1799), in «Fogli di Filosofia» [Pubblicazione della Scuola Superiore di Studi in Filosofia – Università di Roma “Tor Vergata”], 7, 2015, pp. 23-59. [ISSN: 2037-920X]. Il fascicolo della rivista raccoglie gli atti del convegno svoltosi il 18 marzo 2014 presso l’Istituto di Studi Germanici di Villa Sciarra (Roma) dal titolo “Fichte 1814-2014”. La filosofia teoretica” (a cura di Federico Ferraguto, Gianna Gigliotti, Marco Ivaldo, Carla De Pascale).