Storia della filosofia occidentale - La reazione al positivismo: lo spiritualismo e Bergson. (original) (raw)

Nel libro secondo della Metafisica, Aristotele definisce la filosofia, dimostrando come essa si distingua prendendo due direzioni apparentemente opposte, quella teoretica e quella pratica. Eppure, la differenza tra queste si radica esclusivamente nella considerazione della causa, indagando, cioè, la cosa in sé o in relazione ad una condizione determinata. Ciò non sembra affatto negare, nondimeno, la necessità di una loro correlazione che permetta la realizzazione di entrambe. Laddove l'obiettivo finale della nostra ricerca può identificarsi con quell'indagine della cosa nella condizione data, il percorso che ci porta ad esso, tuttavia, non può che passare per l'indagine della cosa in sé. La nostra intenzione, infatti, è proporre una pratica filosofica per indagare la causa 'in relazione a qualcosa ed ora', hic et nunc, ma per giungere ad essa appare necessario indagare la 'causa per sé'. È per questo che la praticità filosofica del cinema, che qui vogliamo delineare, non può realizzarsi senza il supporto di una teoria filosofica saldata sulla sua Storia e sulle sue speculazioni, imponendoci di fare della nostra stessa ricerca una 'correlazione' tra filosofia teoretica e filosofia pratica. La nostra ricerca avanza in due direzioni innovative: da un lato, vivifica due esperienze 'etiche' che si tende ad archiviare come 'estetiche', traendo da esse gli elementi fondamentali per edificarne una terza, il 'cinema degli accidenti'; dall'altro lato, cavalca la speculazione deleuziana sulla Storia della filosofia per condurla verso una direzione 'etica', o, meglio, 'esistenziale', il cui effetto sia la determinazione di un soggetto nuovo, immerso nell'esistenza che, al tempo stesso, percepisce e crea, lo 'spettatore attivo'. Tuttavia, il fine ultimo di questa ricerca è stabilire tra queste due direzioni innovative una correlazione produttiva: si tratta della prospettiva di una pratica filosofica attraverso le immagini cinematografiche, una filosofia del cinema, o, come intendiamo definirla, una 'cinesofia'.