Monitoraggio di un gruppo di cervi (Cervus elaphus L.) marcati: uso del territorio in un areale alpino (original) (raw)
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This paper describes data collected about consistence, density and social structure of Sardinian deer (Cervus elaphus corsicanus Erxleben, 1777) subspecies of European deer (Cervus elaphus Linnaeus, 1758) from 1989 to 2004. The study area is located in the WWF Faunal Park of Monte Arcosu (south-western of Sardinia). The flora of the Reserve is typical Mediterranean vegetation. The data have been collected with two different methods, using both roaring census and direct observations. Results show a population growth of 78.8%, during the study period. The sex ratio was 1:1.9. The social structure observed show that adult male were the 20.04% of population, young male the 9.17%, female the 52.31% and the young 18.49%. The number of deer for adult male varied between 3.63 and 4.53. In the 2004 density was 28.6 deer/km2, 1028 deer were value in the Reserve.
l'italia forestale e montana, 2015
Lo studio si propone l'obiettivo di analizzare le tendenze demografiche di popolazioni di cervo e capriolo, attraverso l'utilizzo di alcuni indici in un'area di studio soggetta a gestione venatoria situata in Toscana, tra il 2009 ed il 2011. Gli indici utilizzati derivano da indagini dirette di campo (conteggi) e dai dati derivanti dall'attività venatoria (indici cinegetici). Tra gli indici derivanti dai conteggi (ID) sono stati scelti la densità di caprioli / 100 ha desunta dall'applicazione del metodo delle battute campione e, per il cervo, la densità di maschi bramenti /100 ha desunta dalla applicazione del metodo del bramito. Gli Indici cinegetici (IC), scelti tra quelli maggiormente utilizzati in letteratura e per i quali sia stata dimostrata una relazione con le densità effettive di popolazione, sono stati confrontati con gli ID. Essi sono: IC1 = n. capi abbattuti /100 ha, IC 2 = tot n. uscite / tot n. capi abbattuti, IC3 = tot n. uscite / tot capi abbattuti nei primi 10 giorni di caccia, IC4 = n. medio di uscite per abbattere il maschio adulto nei primi 10 giorni di caccia, IC5 = n. medio di uscite per abbattere il primo capo. Lo studio ha permesso di rilevare che per ciascun indice considerato non esistono differenze significative nei tre anni considerati. Lo studio focalizza l'importanza dell'utilizzo di indici di densità ed in particolare degli indici cinegetici, per la valutazione delle tendenze demografiche delle popolazioni selvatiche di capriolo e cervo, analizzandone le criticità di applicazione in merito alla possibilità di un loro utilizzo su ampia scala ai fini gestionali.
Rendiconti del Seminario …, 2005
In this paper present the results obtained during a research carried out from 2002 to 2003, in the Monte Arcosu Natural Park. The aim of this work has been to estimate the density values and the amount of population of Sardinian deer (Cervus elaphus coricanus). Pellets-group count was the method used. Data obtained show the average density values in the study area (29.9 SE = 5.8 deer /km 2). A higher value has been obtained in the inner part of the Park. Data show that population is constant during the year with a light increase in the birth period and a decrease during winter. 954 deer is the amount of population estimated for the year 2002.
Nelle Marche il 66,5% della superficie forestale è gestito a ceduo per un totale di 133.725 ha. Nell'Appennino centrale, in particolare nella parte marchigiana del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, la fascia montana ospita una vegetazione forestale rappresentata da faggete gestite a ceduo con matricine rilasciate in modesta quantità. In queste foreste i tagli vengono effettuati ogni 20-30 anni circa. Una gestione che implica una rotazione con tali, brevi intervalli di tempo potrebbe avere degli effetti negativi sui processi di rigenerazione e sulla diversità specifica. Scopo del lavoro è capire i meccanismi di disturbo, descrivere la variabilità dovuta ai diversi tipi di substrato, ai piani altitudinali ed all' età del bosco a partire dall’epoca dell'ultimo taglio, e stabilire soglie e linee di riferimento per la gestione e il monitoraggio della diversità utilizzando descrittori di cenosi. I primi risultati mostrano che l’elevata variabilità spazio-temporale inerente ...