San Marino tra storia e leggenda da Omero a san Pier Damiani (original) (raw)

Fonti e documenti [San Marino tra storia e leggenda]

This part of the book "San Marino tra storia e leggenda" conteins the main literary sources of the early Christian history of Rimini. The Latin and Greek sources are translated in Italian and inlustrated by pictures of the original manuscripts. The 1st part are the documents of the Second Universal Council of the Church in 359. The 2nd part is the Letter of the monk Eugippius to the priest Pascasius in 511. The 3rd part is on the lettery by Gregory the Great to the Bishop, the abbot and the people of Rimini in 591-599. The 4th part is the a new edition of the "Placitum Feretranum" (20 February 885)

L’e-taliano tra storia e leggende

nel vol. L’e-taliano. Scriventi e scritture nell’era digitale, a cura di Sergio Lubello, Firenze, Franco Cesati Editore, 2016, pp. 11-28, 2016

Per valutare l'impatto di quell'e-taliano che mi è sembrato di poter additare già da qualche anno come una nuova varietà dell'italiano contemporaneo 1 , credo sia importante riflettere sulla sua diacronia. Di qui l'idea di tratteggiare un rapidissimo profilo che metta a confronto la diffusa percezione statica di questa varietà con la sua evoluzione storica, la sua narrazione mediatica con la realtà che emerge dagli studi degli ultimi vent'anni.

Torino esoterica. Tra storia e leggenda

orino esoterica as.siTro Introvigne Tra storia e leggenda professione sociologo, dirigo il CESNUR (Centro S-tu;i sutte Retigionì), una tipica istituzione torinese cne. come tante altre, forse è più nota att'estero, e comunque fuoriTorino, che in ltalia. Si tratta det maggiore centro di ricerca eurooeo Eul pluralismo retigioso e spirituale, esoterismo compreso. Naturalmente, c'interessiamo anche della città in cuilavoriamo. E dove, personalmente, colleziono libri antichi e moderni e fumetti. con uno speciale interesse per tutto quanto riguarda i vampiri.

San Severo Tra storia, fede e rimpianti

Tra storia e letteratura. L'immagine di San Severo dall'Unità d'Italia ad oggi, Edizioni del Rosone, Foggia, 2013

Una collana di liriche dell'Ottocento per una monaca benedettina; i Salesiani a San Severo; i vescovi dall'Unità ad oggi.

Sabino di Canosa tra storia e leggenda

Il lungo episcopato di Sabino, nel corso della prima metà del VI secolo, si intreccia con le vicende di otto pontefici che trovarono in lui un interlocutore sempre attento e capace, un abile e sapiente mediatore, che seppe essere un sicuro punto di riferimento non solo per la sua comunità, ma anche per la sede romana. Egli finì con lo svolgere un ruolo di primo piano nella storia cristiana dell'Italia suburbicaria e confermò, anche a livello religioso, il ruolo di leadership assunto da Canosa nell'ambito della provincia Apulia et Calabria 5 .

MARMO Il Sud arcaico fuori e dentro la storia

Marcella Marmo, Università di Napoli "Federico II" 1-Il libro rimasto nello scaffale. Appunti sul Cristo nell'evoluzione degli studi leviani Nel convegno palermitano del 2002 che fece il punto sugli studi leviani in occasione del centenario della nascita, in un breve ma denso intervento Carmine Donzelli -da recente editore di un buon corpo di scritti pubblicistici poco noti di Levi -parlò tra l'altro della possibilità di rileggere il Cristo in termini che mi colpirono come storica partecipe delle esperienze post-meridionaliste maturate già da quindici anni intorno all'Istituto meridionale di storia e scienze sociali e alla rivista «Meridiana». Creature queste, per l'appunto donzelliane, fertili di scambio interdisciplinare intorno a una considerevole revisione storiografica circa la vulgata che ha fatto dell'arretratezza del Mezzogiorno il perno di successive rappresentazioni e domande politiche nella storia italiana, dall'età liberale a quella repubblicana. In breve, l'attenzione alle dinamiche in ogni modo presenti anche in questa storia arretrata, ovvero dualistica, finiva per scavalcare le categorie di blocco millenario, residui feudali, familismo amorale…, declinando piuttosto al plurale la storia di Mezzogiorno/i e decostruendone d'altra parte le rappresentazioni, tradizionalmente ferme a paradigmi immobilisti, per verificare di queste tipologie lo stesso impatto nel mutare delle stagioni storico-culturali. Di Cristo si è fermato a Eboli Donzelli parlò dunque come di un long seller cui valeva la pena di dedicare una rilettura che andasse al di là della denuncia meridionalistala sua si orientava a «l'altro mondo» di Carlo Levi: in via generale, la radicale opposizione dell'intellettuale antifascista alla omologazione, tra medio e secondo Novecento; specificamente, la «improntitudine anarchica» con cui egli seppe «restituire sotto forma di scrittura» un mondo contadino «non assimilabile alla razionalità» 1 vittoriosa nella più ampia modernità occidentale. Di tale attualità di Levi e dell'alterità come denso nucleo teorico e letterario della sua produzione maggiore (sovente richiamata nelle recenti aperture post-moderne ai Sud del mondo, già peraltro messa ben a fuoco da Calvino nel 1967 2 ), da intellettuale postmeridionalista Donzelli nel 2002 viene inoltre a tracciare una parabola grazie a un'utile memoria personale. Racconta come all'università di Torino a cavallo del '68, nel rigetto, in particolare da parte dei giovani, del Levi-levismo come 1 Carmine Donzelli, L'«altro mondo» di Carlo Levi, in Verso i Sud del mondo. Carlo Levi a cento anni dalla nascita, a cura di Gigliola

Raffaello e Omero (da Urbino alla Stanza della Segnatura)

Antike und Abendland

Raffaello e Omero (da Urbino alla Stanza della Segnatura)* La ricerca del volto perduto di Omero è stata perseguita dalla più remota antichità all'età contemporanea e non solo nel mondo occidentale. Uno dei più recenti ritratti di Omero è l'opera Homer, realizzata nel 2014 da un artista sud coreano, Joongwon Jeong: 1 una gigantografia iperrealistica, in cui ogni tratto del volto del Poeta, ruga, capello, ogni piega della minima porzione dell'abito rappresentato è resa con esasperato e minuzioso realismo. Dell'atto creativo di Jeong interessano qui soprattutto la scelta stilistica ed estetica e la ricerca del modello. Attraverso lo stile e l'estetica iperrealistici il volto di Omero assume le sembianze di un volto fotografato, le quali provocano, in chi guarda l'opera, l'illusione che quel volto, dunque Omero, sia realmente esistito, e in un tempo pressoché contemporaneo a quello della fruizione dell'opera, e inducono persino a ritenere che il Poeta possa essere in vita nel momento in cui ne viene osservato il ritratto. Quel volto, per essere più che realistico, è paradossalmente anche ideale: negli occhi, ad esempio, la mimesi marcatamente reale della cecità 2 giunge a rappresentare l'idea stessa della cecità. L'assenza della vista, che in un poeta è simbolo di ispirato vedere poetico e straordinaria capacità mnemonica, appartiene più e prima di ogni vate a Omero, al punto che quasi nessuno dei suoi ritratti, fin dal più antico, l'ha taciuta. 3 La cecità è dunque il fil rouge, l'elemento archetipico e ineludibile dei ritratti omerici con cui si sono misurati gli artisti. L'opera contemporanea Homer si ispira principalmente a una copia del noto Omero Farnese, 4 contaminata con modelli pittorici 5 e, soprattutto, con l'immagine fotografica di un

Pier Damiani, Vita di Mauro, a cura di Leonardo Lugaresi

Il volume contiene, dopo la prefazione di A.M.Orselli, il saggio introduttivo del curatore: "L'eremita e il vescovo. L'intervento di Pier Damiani nello sviluppo del culto di Mauro di Cesena" (pp.11-42), il testo latino e la traduzione italiana della Vita (pp.44-67), note di commento al testo (pp.71-79) e la riproduzione fotografica del manoscritto Vat.Lat. 3797 nella parte che contiene il testo della Vita (pp.85-91)