Parigi. Costruire la città sulla città. Paris. Building the city on the city (original) (raw)

L’EDIFICIO DI CULTO: DA PARROCCHIALE A CHIESA DI CITTÀ

SANTA MARIA MAGGIORE A GUARDIAGRELE. LA VICENDA MEDIEVALE, 2004

From the fourteenth century, the collegiate church of Santa Maria Maggiore in Guardiagrele is the architectural and artistic center of this southern city of Abruzzo. It was rebuilted during the late medieval urban enlargement and its slow evolution followed the historical development of the town. Under the rule of Giovanni Orsini, the sanctuary was provided with a tower in the front and with a sopraelevetad choir. When the local universitas transformed the status of the building in “chiesa di città”, at the beginning of the fifteenth century, the portal was reconstructed. In that period Guardiagrele gave hostitality to Teutonic artists, who carved the sculpture of the Coronation of the Virgin in the lunette.

Costruire la città. La piazza

2011

Ringraziamenti alle persone che a vario titolo hanno contribuito alla riuscita del volume ; famiglia Zanoletti e inoltre a Punto & Virgola edizioni. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l'autorizzazione dei proprietari dei diritti. La Società Storica Vigevanese rimane a disposizione degli aventi diritto per le fonti iconografiche non identificate. Costruire la città : la dinastia visconteo-sforzesca e Vigevano : la piazza / Luisa Giordano. -Vigevano : Società Storica Vigevanese, 2011. -256 p. : ill. ; 30 cm 1.Vigevano -Architettura -Sec. 14.-15. 2.Vigevano -Piazza Ducale 720.94529 A cura del Centro di Catalogazione Provinciale di Pavia 1 Sulla fortuna critica delle imprese vigevanesi si vedano anche le note nel primo volume.

Build the city. Città collaborative in costruzione

The aim of this article is to explore the practise of the hackathon and its evolution over recent years. The hackatons — from being events for computer programmers and software developers only — have evolved into more inclusive contexts involving a wider multidisciplinary audience. Taking into account such transformation, the text focuses the case of Idea Camp, an extensive contest, organized by the European Cultural Foundation that bring creators, technologists and educators for prototype projects on public space. By analysing the figurative setting of Idea Camp, a pop–up city where face–to–face interactions are facilitated among participants, emulating the real scenario of the contemporary city, the article intents to grab the meaningful relationships between the playing field — the Camp in this case — and public space.

Parigi in scena, ovvero la modernità urbana di «Don Pasquale»

Don Pasquale, Torino, Fondazione Teatro Regio (I Libretti, 254) , 2024

Maestro del coro ulisse trabacchin orchestra e Coro teatro Regio torino Allestimento teatro Regio torino © 2024 Fondazione Teatro Regio di Torino Piazza Castello 215, 10124 Torino www.teatroregio.torino.it Don Pasquale n. 254, collana «I Libretti» issn 1825-3504 edizioni della Fondazione teatro regio di torino Pubblicazione a cura della Direzione Stampa e Comunicazione Paola Giunti direttore Coordinamento scientifico e editoriale Simone Solinas Fotografia in copertina Federica Cocciro L' Editore, restando a disposizione degli aventi diritto, si scusa per eventuali omissioni o inesattezze occorse nell'identificazione delle fonti iconografiche.

« Dominico Cortonensi architectante » a Parigi (1530-1545): il progetto dell’Hôtel-de-Ville

“Dominico Cortonensi Architectante” in Paris (1530-1545) : The design of the Hôtel-De-Ville: Domenico da Cortona, active at the French court in the first half of the sixteenth century, was one of the first to spread the Renaissance in France. The design of the Hôtel-de-Ville merging French traditions and Italian solutions created a model for future town halls in France. Trained as a carpenter in the family’s bottega (examined for the first time in this paper), it is quite possible he might have seen drawings by Francesco di Giorgio while working on building sites in Calcinaio and in Naples. While at Amboise he studied with Fra’ Giocondo and improved his knowledge of the orders and Vitruvius; he also became familiar with traditional French building techniques which allowed him to work with Leonardo on his designs for Chambord and Romorantin. The expertise he gained explains how he controlled the numerous restraints inherent in the project in Paris and its successful outcome (in: Giornate di studio in onore di Arnaldo Bruschi. QUADERNI DELL’ISTITUTO DI STORIA DELL’ARCHITETTURA, vol. 57-59/2011-2012, p. 143-150, Roma: Bonsignori editore, ISSN: 0485-4152))

Patchwork Metropolis. Progetto di città contemporanea

2018

Nel 1989 il giovane architetto olandese Willem Jan Neutelings sviluppò un progetto per il territorio tra Rotterdam e L'Aia proponendo la sua personale lettura della forma urbana chiamata "Patchwork Metropolis". Nella duplice veste di manifesto provocatorio e analisi rigorosa di un preciso contesto storico e territoriale, il discorso del patchwork attraversa molti preminenti temi della contemporaneità-la figura del frammento, la condizione periferica, l'assetto territoriale della metropoli-indagando struttura e funzionamento del modello urbano neo-liberale. A trent'anni dalla stesura, il lavoro di Neutelings non ha esaurito la sua attualità, proponendosi come un valido strumento per interpretare il territorio in cui viviamo e prefigurare nuovi scenari di sviluppo.

BUILDING BRIDGES / FRA LE DUE SPONDE L’educazione interculturale all’epoca dei nuovi fondamentalismi

BUILDING BRIDGES / TRA LE DUE SPONDE. L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE ALL’EPOCA DEI NUOVI FONDAMENTALISMI - BUILDING BRIDGES / BETWEEN THE BANKS. INTERCULTURAL EDUCATION IN THE AGE OF RESURGENT FUNDAMENTALISM, a cura di M. Giusti, Uni MIlano-Bicocca, ISBN 978-88-96689-71-4, 2016

Draft programme of the congress to be held on 26 May 2016 @ the University of Milano Bicocca. My presentation will be on the following topic: "Valorizzazione delle diversità, empowerment interculturale e comunità di ricerca filosofica. Resoconto di un’esperienza scolastica / Appreciating diversities, intercultural empowerment, and communities of philosophical enquiry in the light of recent scholastic projects".

PARIS - Una capitale alle porte della città dei morti

Antropologi in cittá (Stefano Allovio), 2011

Sono circa due milioni coloro che ogni anno la visitano, in qualsiasi periodo dell’anno; all’interno del suo perimetro si trovano alcune delle più importanti testimonianze dell’architettura e della scultura europea del XIX e XX secolo; la presenza di una vegetazione variegata, fatta di alberi e cespugli che incorniciano gli edifici e delimitano le differenti strade e percorsi pedonali, contribuisce a rendere l’ambiente gradevole ed invitante; iscrizioni in ogni lingua testimoniano del cosmopolitismo e dell’apertura all’altro che storicamente la caratterizza. Sembrerebbe la descrizione della “metropoli ideale” e in un certo senso é di una città realmente esistente, che si sta parlando: il fatto é che si tratta di una città dei morti, di una necropoli. Nello specifico, di quello che é il cimitero forse più conosciuto e certamente più visitato al mondo, ovvero il Père-Lachaise di Parigi.