STUDIO DELLA CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA RADIONUCLIDI BETA EMETTITORI (90Sr) MEDIANTE CAMPIONAMENTO DI FOGLIE E ARBUSTI E SUCCESSIVA DETERMINAZIONE IN SCINTILLAZIONE LIQUIDA AD ULTRA BASSO FONDO (original) (raw)

Lo 90Sr è considerato un pericoloso contaminante in quanto, possedendo una spiccata affinità chimica con il calcio, può depositarsi nelle ossa, causando osteosarcoma ed altre neoplasie, oppure residuare in alcuni prodotti alimentari particolarmente ricchi in calcio come latte e derivati. Ovviamente, tale possibilità di accumulo è strettamente correlata alla capacità di trasferimento del radionuclide dall’ambiente, ai mangimi, fino ai prodotti finiti. In questo studio viene presentata un’attività di monitoraggio sulla contaminazione ambientale, incentrata sulla determinazione di radionuclidi beta emettitori (stronzio-90) in campioni di foglie e arbusti prelevati in un’area geografica sita a sud-est della Sardegna. Il metodo radiochimico adoperato in questo lavoro è stato recentemente validato ed accreditato ACCREDIA, ed è attualmente impiegato per la determinazione di 90Sr in matrici alimentari solide e nei mangimi presso il Centro di Referenza Nazionale per la Ricerca della Radioattività nel Settore Zootecnico-Veterinario (IZS Puglia e Basilicata – Foggia). Tale metodo risulta particolarmente utile per i lavori di monitoraggio della contaminazione ambientale in quanto raggiunge livelli di sensibilità molto elevati (M.A.R. = 8.0 mBq kg-1). La tecnica analitica impiegata è la scintillazione liquida ad ultra basso fondo ed il conteggio finale di yttrio-90 dopo raggiungimento dell’equilibrio secolare 90Sr / 90Y. Sono stati analizzati complessivamente 45 campioni, composti da foglie e arbusti, prelevati in 13 comuni situati a sud-est della Sardegna. In tutti i campioni esaminati è stata rilevata una concentrazione di attività di stronzio-90 superiore alla M.A.R., in un range compreso tra 0.35 e 9.89 Bq kg-1, con un valore di contaminazione medio pari a 2.20 Bq kg-1. Sebbene in tutti i campioni analizzati i livelli di contaminazione riscontrati siano risultati notevolmente inferiori rispetto ai valori limite indicati nel Regolamento Euratom n. 3954/87, relativamente ai prodotti alimentari, questo studio ha permesso di mettere in evidenza una distribuzione non omogenea della contaminazione ambientale con particolare accumulo di stronzio-90 in una delle tre micro-aree geografiche indagate. Tale risultato può essere considerato particolarmente utile per meglio indirizzare futuri piani di campionamento al fine di ottenere dati maggiormente significativi.