STUDIO DELLA CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA RADIONUCLIDI BETA EMETTITORI (90Sr) MEDIANTE CAMPIONAMENTO DI FOGLIE E ARBUSTI E SUCCESSIVA DETERMINAZIONE IN SCINTILLAZIONE LIQUIDA AD ULTRA BASSO FONDO (original) (raw)
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Atti XXI CONGRESSO NAZIONALE SIDILV, 2022
The search for alpha and beta emitting radionuclides of the uranium chain (including Lead and Polonium) is essential for a comprehensive knowledge on radio-contamination of the Italian side of the Adriatic Sea and the Ionian Sea. Measuring the activity concentrations of the main alpha, beta and gamma emitting radionuclides is important to ensure that the dose limits are not exceeded through a molluscs-based diet, typical of Mediterranean areas. The activity concentration values found for natural radionuclides are in line with those present in literature regarding the Apulian coast of the Adriatic Sea. The present reporty shows that Po-210 and Pb-210 are always the most selectively accumulated radionuclides by mussels, with particular reference to Polonium, whose activity concentration is indeed not high enough to suggest a limit to their consumption.
Introduzione Oggetto del presente lavoro è la caratterizzazione del campo neutronico generato dalla reazione () F n p O 18 18 , per la produzione di 18 F per mezzo di un LINAC ad alta frequenza per protoni di bassa energia (7 MeV) presente presso l'ENEA – Centro Ricerche Frascati. Lo studio, nella prima fase di carattere prettamente radioprotezionistico, si inserisce nell'ambito del più ampio progetto TOP-IMPLART/ISPAN (acronimo di "Terapia Oncologica con Protoni", "Intensity Modulated Proton Linear Accelerator for RadioTherapy" e "Irraggiamento Sperimentale con Protoni per modelli cellulari e ANimali) gestito dall'ENEA in collaborazione con ISS e IFO, per la realizzazione di un acceleratore lineare ad alta frequenza per protonterapia. La protonterapia è una radioterapia di altissima qualità, in virtù delle eccellenti proprietà balistiche dei protoni nell'attraversamento dei tessuti umani: lieve diffusione, alta precisione, rilascio della dos...
La spettrometria gamma in situ è una tecnica frequentemente impiegata per determinare i livelli di deposizione di radioattività al suolo. E’stata introdotta nei sistemi di monitoraggio ambientale per determinare il rateo di dose gamma outdoor e per calcolare la concentrazione dei radionuclidi e il relativo contributo al rateo di dose [1,2]. Presso i laboratori BAS ION IRP di Sorveglianza Ambientale del C.R. Casaccia si eseguono analisi di routine dei campioni di terreno attraverso misure di spettrometria gamma e spettrometria alfa degli isotopi del Plutonio. Allo scopo di integrare tali metodiche è stato avviato uno studio di fattibilità dell’applicazione della misura spettrometrica in situ eseguita con rivelatore a germanio iperpuro (HPGe). L’obiettivo finale del lavoro consiste essenzialmente nell’acquisire le conoscenze di base della tecnica di misura, valutandone i vantaggi e i limiti nell’applicazione.
Scopo di questo studio è l'analisi delle associazioni a foraminiferi del Bacino di Bas Auran (Francia SE), nell'ambito del progetto di ricerca europeo tuttora in corso e volto alla definizione del GSSP (Global Boundary Stratotype Section and Point) della base del Bathoniano. La sezione di campionamento è impostata in sedimenti del Giurassico medio, riferibili ad un intervallo temporale compreso tra il Bajociano e il Bathoniano, compreso tra le biozone a Parkinsonia parkinsoni e Procerites aurigerus. Le associazioni a nannofossili calcarei sono stati esaminati per la correlazione della scale biostratigrafiche (Erba & Tiraboschi, in press). La successione è osservabile principalmente nelle tre sezioni di Ravin du Bès, Ravin d'Auran e Ravin des Robines, potenti circa tredici metri. La litologia è data da "Marno-Calcaires à Cancellophycus", un'alternanza di calcari e marne di ambiente emipelagico di scarpata, sottostanti la Formazione delle "Terres Noires". La macrofauna è stata studiata in dettaglio dal punto di vista sistematico (Pavia et al., in press) e tafonomico (Fernándéz-López, 2007); vi sono state determinate più di 500 specie di ammonoidi conservati come modelli compositi, provenienti da 125 livelli stratigrafici. L'abbondanza di modelli interni completi è indicativa di un basso tasso di sedimentazione; i fossili si presentano generalmente risedimentati e rielaborati.
Destino Dei Radionuclidi Negli Impianti DI Depurazione Delle Acque Reflue Urbane
SOMMARIO Lo studio presentato in questo lavoro ha avuto come obiettivo il monitoraggio e l'analisi del destino dei radionuclidi negli impianti di depurazione ed è stato condotto in collaborazione tra l'Università di Palermo e ARPA Sicilia. Esso ha previsto lo svolgimento di due fasi sperimentali. Nel corso della prima sono stati monitorati gli impianti di depurazione a servizio dei Comuni di Palermo (in località Acqua dei Corsari e Fondo Verde), Bagheria e Cefalù; nella seconda fase l'indagine è stata limitata al solo impianto di Acqua dei Corsari, nel quale si erano riscontrati in precedenza i maggiori spunti di interesse. In entrambe le fasi sono stati prelevati campioni istantanei in diverse sezioni degli impianti oggetto del monitoraggio: influente, vasca a fanghi attivi, ricircolo di fango, effluente del sedimentatore secondario e fango disidratato. I campioni sono stati analizzati con l'obiettivo di determinare l'attività dei principali radioisotopi di orig...
La rete di monitoraggio, impostata nel 2005 nell’ambito del Progetto Interreg IIIA GERER “Gestion intègrèe de l’environnement à haute risque d’èrosion”, inizialmente basata su 4 spiagge campione di Corsica e Sardegna, è stata estesa, nell’arco di 6 anni, a 35 spiagge. È stata inoltre implementata la metodologia per lo studio dei processi sedimentari e morfo-dinamici di spiagge microtidali dominate da moto ondoso in ambiente mediterraneo. L’implemento della rete di monitoraggio e della metodologia di lavoro ha portato alla costruzione di una banca dati, gestita dal “Coastal and Marine Geology Group”, che ha permesso di raccogliere, catalogare, archiviare ed analizzare dati aerofotogrammetrici, satellitari, cartografici, topografico-batimetrici (DTM), sedimentologici, di vento, di moto ondoso e idrodinamici, relativi ai sistemi di spiaggia suddetti. Il flusso dati confluisce nell’Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino (O.C.E.A.N.S.)che ha sede presso il Faro della Marina M...
IRPPS Working paper 87/2016, CNR-IRPPS e-publishing, 2016
Aim of this study was to gather the point of view of researchers of the National Research Council of Italy and stakeholders who work in the agrifood field collaborating with them on science communication. By means of two questionnaires addressed respectively to researchers and stakeholders, respondents let emerge a picture of science communication in the agrifood field in Italy. Among the insights obtained: the interest in communication between researchers and stakeholders, most of which were farmers and administrators, is reciprocal and no problems in understanding people from other sectors are declared; both researchers and stakeholders would like to communicate more also with politicians; the main ways of acquiring research results by stakeholders is participation to collective events like conferences and individual contacts with researchers. Moreover stakeholders suggest some proposal to improve communication of research, which are summarized in the report.