Andrea Foscolo (1512), Relazioni di ambasciatori veneti al Senato, ed. by M.P. Pedani. (original) (raw)
Lorenzo Bernardo (1590), Relazioni di ambasciatori veneti al Senato, ed. by M.P. Pedani.
1] Serenissimo Prencipe. Essendo per gratia di Dio, Serenissimo Prencipe, padri, e signori eccellentissimi, ritornato a piedi della Serenità Vostra doppo il travagliosissimo bailaggio di Costantinopoli, mi resta hora l'obligo, per l'antichissimo e laudatissimo instituto di questa Serenissima Repubblica, di sodisfare all'ultima parte di esso mio baliaggio, la quale è di riferire a Vostra Serenità sinceramente, e quanto più brevemente potrò, le grandissime forze dell'Impero turchesco, il governo d'esso Imperio, e finalmente la buona e mala intelligenza che quel Gran Signore habbia con la Serenità Vostra e con altri prencipi a lui confinanti, e con quali habbia [1v] alcun altro interesse. Consideratione non solamente de curiose e dilettevoli, ma a questo serenissimo Senato sommamente necessario perché si tratta di prencipe di contraria religione, e però di natura nemico; prencipe confinante con la Serenità Vostra per 1500 miglia, e però per necessità sospetto, e finalmente prencipe con il quale conviene haver tanti e così travagliosi negotii di corsari, di navigationi, di confini et altro, che però la fanno interessatissima con lui, onde non può ragionevolmente questa Repubblica haver pensieri né più gravi né più ardui et a quali debba essere più intenta e sollecita che quelli da quali dipendon l'attioni turchesche, e perciò l'intenderle di tempo in tempo per relation de suoi baili non può essere né superfluo né noioso, poiché una delle prencipali cose che faccia [2] sicura e prudentemente deliberare un prencipe delle cose sue di stato è l'havere vera e particolare informatione delle attioni de prencipi a lui confinanti, e perché l'huomo al'hora doppiamente e perfettamente conosce le cose sue proprie quando bene intende quelle del suo vicino, per il paragone che fanno le cose una con l'altra.