Santa Barbara, storia, leggenda, culto, iconografia..., patronato su Montecatini Terme (original) (raw)
estratto dal volume di prossima pubblicazione I sentieri dell 'acqua, vol. II, Un passato che ritorna) Fin dal Medioevo, il 4 dicembre di ogni anno, si festeggia la Patrona di Montecatini Terme: santa Barbara. Molti si domanderanno il motivo di questa scelta ed è a questo che vorrei tentare di dare una risposta. Il nostro territorio vanta un'antica connotazione squisitamente femminile: esso era quasi sicuramente votato ad una dea lunare (pensiamo al nostro colle lunato) della fertilità e della salute, legata non solo al magico mondo delle acque, ma anche alle potenti forze sotterranee che alle nostre acque aggiungevano le preziose caratteristiche termominerali dispensatrici di benessere. Tentando un collegamento al toponimo della nostra città, potremmo pensare alla dea etrusca Catha (sovrapponibile ad altre divinità quali Demetra, Iside, Cerere o Diana, tutte riconducibili all'evoluzione dell'antico culto per la Dea Madre), dalla quale Montecatini deriverebbe il nome, affiancata al vicino monte Summano (Plutone, o Giove degli inferi, e non potrebbe essere altrimenti se pensiamo ai caldi vapori che fuoriuscivano dai fianchi del colle di Monsummano). Le due divinità, una femminile e l'altra maschile, stavano su lati opposti, come a proteggere il corso del torrente Neure (Nievole) che proprio in questo punto faceva il suo ingresso nella valle alla quale dà il nome: la Valdinievole. La zona dei crateri termali montecatinesi rappresentava quindi un'area sacra a vocazione femminile, un luogo di guarigione e presumibilmente anche centro oracolare, come la più famosa Delfi, con la quale aveva in comune una certa assonanza nel corso d'acqua che l'attraversava: se a Delfi ci si bagnava nelle benevoli acque del Castalia, noi nondimeno vantiamo il nostro Castagnaregolo. Si può facilmente comprendere come, con l'avvento del cristianesimo, alla dea pagana Catha si sia lentamente sostituita la devozione verso una martire cristiana, che manteneva però proprietà salvifiche del tutto simili.