LA DESTABILIZZAZIONE DELLO SPAZIO MEDIO-ORIENTALE E POST-SOVIETICO TRA TERRORISMO, STATO ISLAMICO, GUERRA E FENOMENI MIGRATORI (original) (raw)

Terrorismo, sicurezza, post-conflitto

2012

“Può dirmi qual è la differenza tra un terrorista e una persona comune?”. È questa la domanda che una donna rivolge a un poliziotto in un annuncio radio della campagna antiterrorismo della polizia di Londra. In questi anni di cosiddetta “guerra al terrore”, opinione pubblica, forze di sicurezza e politici si sono ritrovati spesso a porsi le stesse domande: chi è il nemico e che faccia ha? Contro chi stiamo combattendo? Chi sono i terroristi e come agiscono? Il testo analizza la “guida spirituale” degli attentatori dell’11 settembre, le campagne antiterrorismo messe a punto dalla municipalità e dalla polizia di Londra dopo gli attacchi del 7 luglio 2005, e i modi in cui – con la caduta di Baghdad, l’uccisione di Bin Laden e con la cosiddetta Primavera araba – abbiamo cercato di immaginare, per questo “conflitto”, una fine. Nota sull'Autore Daniele Salerno svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna, dove ha conseguito il Dottorato in Semiotica. Ha inoltre trascorso periodi di ricerca all’estero presso la University of London e lo University College of London. Si occupa di memoria e trauma in una prospettiva di semiotica della cultura, con particolare attenzione all’analisi della memoria pubblica di episodi di violenza politica e criminale. Terrorismo, sicurezza, post-conflitto è pubblicato all’interno della collana Scienze della Comunicazione, un progetto culturale che ha lo scopo di arricchire, grazie a uno sguardo nuovo e più consapevole, gli sudi sulle tematiche della comunicazione: dal linguaggio politico, alla pubblicità, ai new media. La collana – la cui qualità è attentamente garantita dal comitato scientifico – è diretta da Giovanna Cosenza, presidente del Corso di Laurea Magistrale in Semiotica all’Università di Bologna.

Terrore e territorio nello jihadismo del XXI secolo

Gnosis - Rivista Italiana di Intelligence, 2021

L’obiettivo di questo contributo è analizzare l’elemento territoriale nell’ideologia e nella strategia di Al Qaeda (AQ) e dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIS). Nel corso degli ultimi vent’anni, diversi geografi si sono interrogati sui modi in cui il terrorismo di matrice jihadista ha messo in discussione i regimi di sovranità e le fittizie logiche confinarie esportate in precedenza dagli imperi coloniali europei. L’immaginazione geopolitica di gruppi uniti da narrazioni religiose o da tradizionali legami etnici o tribali ha invitato la geopolitica e le relazioni internazionali a muoversi oltre la “trappola territoriale” dello Stato , ricordando che gli schemi occidentali sono spesso fuorvianti per descrivere le interpretazioni islamiche del rapporto tra sovranità e territorio .

Terrorismo, Sicurezza, Post-conflitto. Studi semiotici sulla guerra al terrore

"Può dirmi qual è la differenza tra un terrorista e una persona comune?". È questa la domanda che una donna rivolge a un poliziotto in un annuncio radio della campagna antiterrorismo della polizia di Londra. In questi anni di cosiddetta "guerra al terrore", opinione pubblica, forze di sicurezza e politici si sono ritrovati spesso a porsi le stesse domande: chi è il nemico e che faccia ha? Contro chi stiamo combattendo? Chi sono i terroristi e come agiscono? Il testo analizza la "guida spirituale" degli attentatori dell'11 settembre, le campagne antiterrorismo messe a punto dalla municipalità e dalla polizia di Londra dopo gli attacchi del 7 luglio 2005, e i modi in cui - con la caduta di Baghdad, l'uccisione di Bin Laden e con la cosiddetta Primavera araba - abbiamo cercato di immaginare, per questo “conflitto", una fine. In anteprima l'indice e l'introduzione al volume, che può essere acquistato sul sito di Libreria Universitaria all'indirizzo: http://www.libreriauniversitaria.it/terrorismo-sicurezza-post-conflitto-salerno/libro/9788862922876