After Brunetta: Italian Cinema Studies in Italy, 2000-2007 (original) (raw)
Abstract
After Brunetta? Only in the sense that Italian cinema studies is written in the wake of Gian Piero Brunetta’s pioneering work, and is always indebted to it. In fact, Brunetta remains our contemporary. The range of his work means that scholars with very different interests find valuable material therein. Aspects adumbrated or underdeveloped in Brunetta’s writing continue to suggest new perspectives to others. At the same time, single volume histories of the Italian cinema must always seem to be written in the shadow of Brunetta’s work, or suffer unfavourable comparison with Brunetta’s own redactions of his multi-volume histories. The late Lino Micciché writes in the premessa to the first of the published volumes of the Storia del cinema italiano overseen by Micciché for Einaudi in terms of ‘una collettanea mega-storia del cinema italiano’ to be distinguished from the ineluctable point of reference, ‘la Storia di Gian Piero Brunetta, che costruisce a nostro avviso l’encomiabile massimo sforzo storiografi co che un solo individuo possa compiere sui primi novanta anni di un fenomeno così ampio, così diffuso, e così rilevante’. Brunetta, it seems, covered the ground first; the only possible successor is really a ballooning palimpsest: a fifteen-volume history written by dozens of authors. Or, just perhaps, it might be the whole range of recent publishing on Italian cinema, which is my subject in the remainder of this article. Brunetta himself has noticed that ‘sulla spinta della crescita della domanda universitaria, si assiste a una fi oritura dell’editoria cinematografi ca’, and it is this fioritura that I hope to give an account of here. This article presents an overview, selective and necessarily subjective, of the concerns and themes that have occupied scholars and critics of Italian cinema since the turn of the century.
Figures (1)
TABLE 1. Taken from Repetto and Tagliabue, Vecchio cinema paradiso, p. 37.
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References (85)
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- 9 Recent short chronological histories include Mino Argentieri, Storia del cinema italiano (Rome: Newton Compton, 2006), and Paolo Russo, Storia del cinema italiano (Turin: Lindau, 2007), an extended version of his Breve storia del cinema italiano (Turin: Lindau, 2002).
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- Brunetta, Cent'anni di cinema italiano, i, p. v.
- Brunetta, Il cinema italiano contemporaneo, p. ix.
- Brunetta, Storia, iv, 737. The personal tone of the remark is very slightly modifi ed in the more recent version, which drops the indirect object pronoun 'mi' (Il cinema italiano contemporaneo, p. 326). In Cent'an- ni di cinema italiano, it is phrased differently again: 'Qualcuno ha visto in Prova d'orchestra una metafora della situazione politica e sociale italiana nella seconda metà degli anni settanta: forse è una interpretazione legittima, però da quel momento, Fellini ha sentito più il bisogno di fare un punto con se stesso, la sua vita e lo stato delle cose cinematografi che' (p. 274).
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- Cristina Jandelli, Breve storia del divismo cinematografi co (Venice: Marsilio, 2007). The sections espe- cially concerned with Italy are 'Il divismo negli anni dieci', pp. 33-57, and 'Il divismo dopo il neorealismo', pp. 107-24.
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- Gian Maria Volonté: l'immagine e la memoria, ed. by Valeria Mannelli (Ancona: Transeuropa, 1998);
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- Alessandra Ofelia Catanea, 'Ribaltamenti pericolosi: l'immagine divistica di Gian Maria Volonté negli anni di piombo', in Uva, Schermi di piombo, pp. 148-58.
- See, however, the work of Fabio Rossi, including Le parole dello schermo: analisi linguistica del parlato di sei fi lm dal 1948 al 1957 (Rome: Bulzoni, 1999), and Il linguaggio cinematografi co (Rome: Aracne, 2006). 81
- Raffaella Setti, Cinema a due voci: il parlato nei fi lm di Paolo e Vittorio Taviani (Florence: Franco Cesati, 2001). The volume inaugurates the series 'L'italiano in pubblico' directed by Nicoletta Maraschio and Sergio Raffaelli. 82 Setti, p. 137.
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- Flaminio Di Biagi, Il cinema a Roma: guida alla storia e ai luoghi del cinema nella capitale (Rome: Palombi, 2007).
- These include: Luci sulla città: Verona e il cinema, ed. by Giancarlo Beltrame and Paolo Romano (Venice: Marsilio, 2002); Luci sulla città: Treviso e il cinema, ed. by Giancarlo Beltrame, Livio Fantina e Paolo Romano (Venice: Marsilio, 2005); Luci sulla città: Rovigo. Sogno di un paesaggio tra cielo e acqua, ed. by Giancarlo Beltrame, Ferdinando De Laurentis e Paolo Romano (Venice: Marsilio, 2007).
- The series includes: Stefano Beccastrini, Vista Nova: il cinema in Toscana, la Toscana nel cinema (Florence: Aska, 2002);
- Franco Vigni, Come onde del mare: Siena e la sua terra nello specchio del cinema (Florence: Aska, 2005);
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- Beccastrini, pp. 15-16. The allusion is to Franco Moretti, Atlante del romanzo europeo, 1800-1900 (Turin: Einaudi, 1997).
- Sandro Bernardi, Il paesaggio nel cinema italiano (Venice: Marsilio, 2002), p. 11.
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- L' estetica dell'ibrido: il cinema contemporaneo tra reale e digitale, ed. by Barbara Maio and Christian Uva (Rome: Bulzoni, 2003);
- Christian Uva, Il digitale nella regia (Rome: Dino Audino, 2004);
- Christian Uva, 'Impronte digitali: dal fotografi co al numerico tra rottura e continuità', paper presented at the conference 'Switchover 3: una narrazione esplosa?', Rome 16-19 December 2007.
- Carlo Tagliabue, 'Lo spettatore italiano: quel oscuro oggetto del desiderio', in Repetto and Tagliabue, La vita è bella?, pp. 43-51 (p. 51).
- Simona Argentieri, 'La legge del desiderio', in Repetto and Tagliabue, La vita è bella?, pp. 71-74. 103 Repetto and Tagliabue, Vecchio cinema paradiso, p. 12.
- Fania Petrocchi, 'Cinema e televisione negli anni novanta', in Repetto and Tagliabue, Vecchio cinema paradiso, pp. 86-100; Christiana Ruggeri, 'Il cinema italiano venduto all'estero negli anni novanta', in Repet- to and Tagliabue, Vecchio cinema paradiso, pp. 55-85.
- Corsi's persistent comparison is therefore with the French context. The theme of 'industria assistita', in other words the relationship with the state, is strong in her description (which also provides a history of Italian legislation on the cinema): L'intervento dello stato solleva i produttori dalla preoccupazione di far tornare i conti, e quindi dalla necessità di imboccare con più decisione la via dell'industrializzazione, ma allo 105 There is also a history to be written of the obverse of the rhetoric of crisis in Italian cinema: the announce- ments of its rebirth and of the next new generation of auteurs. A book like La meglio gioventù: nuovo cinema italiano 2000-2006, edited by Vito Zagarrio (Venice: Marsilio, 2006) is one of the 'state of health' volumes that appear every so often on the contemporary Italian cinema, though Zagarrio evinces a healthy self-awareness in his talk of the 'New-New Italian Film' (p. 11) and the succession of the generations: 'L'idea di un "nuovo" cinema in Italia torna sistematicamente, per ondate generazionali: torna con la generazione dei Bertolucci, dei Bellocchio, dei Taviani, poi, più timidamente, quando appaiono all'orizzonte autori come Piscicelli o Del Monte; riemerge, infi ne, verso la fi ne degli anni ottanta, con tutta una generazione di cui è precursore e mentore Nanni Moretti, nasce e si sviluppa il cinema di Tornatore, Salvatores, Mazzacurati, Luchetti, Soldini, D'Alatri, Archibugi, Ciprì e Maresco ecc., una leva di nuovi autori che prende nettamente il posto dei vecchi "maestri"' (p. 12).
- È tutto un altro fi lm: più coraggio e più idee per il cinema italiano, ed. by Francesco Casetti and Severino Salvemini (Milan: Egea, 2007), p. 3.
- Fabrizio Montanari, 'I fi lm nelle sale', in Casetto and Salvemini, pp. 11-52 (p. 39).
- Barbara Corsi, Con qualche dollaro in meno: storia economica del cinema italiano (Rome: Editori Rinuniti, 2001), p. 9. 109 Corsi, p. 11.
- Corsi, p. 10. She mentions two 'testi fondamentali': Libero Bizzarri e Libero Solaroli, L'industria cine- matografi ca italiana (Florence: Parenti, 1958), and Lorenzo Quaglietti, Storia economico-politica del cinema italiano 1945-1980 (Rome: Editori Riuniti, 1980).
- Corsi, p. 12; Wagstaff, pp. 3-4. 112 Corsi, pp. 111-12.
- Terre incognite: lo spettatore e le nuove forme dell'esperienza di visione del fi lm, ed. by Francesco Casetti and Mariagrazia Fanchi (Rome: Carocci, 2006).
- Casetti and Fanchi, p. 103.
- Mariagrazia Fanchi, Spettatore (Milan: Il Castoro, 2005).
- The translated essays are as follows: Christine Gledhill's 'Pleasurable Negotiations', originally from 1988, and available in Feminist Film Theory: A Reader, ed. by Sue Thornham (New York: New York University Press, 1999), pp. 166-79;
- Robert C. Allen's 'From Exhibition to Reception: Refl ections on the Audience in Film History', Screen, 31: 4 (1990), 347-56; an extract (pp. 132-43) from Anne Friedberg's Window Shopping: Cinema and the Postmodern (Berkeley: University of California Press, 1994).
- See Roberto De Gaetano, Teorie del cinema in Italia (Soveria Mannelli: Rubbettino, 2005), p. 8. De Gaetano's short collection of previously published essays proposes an effi cient taxonomy of cinema theory. According to De Gaetano, theories of cinema fall into three basic categories: those in the tradition of Plato, including Marxist theories and semiotics, which are suspicious of the cinema, seen as a repository of mislead- ing pleasures or false consciousness; those in the tradition of Aristotle, such as reader-response or empirical approaches to the study of the spectator, which understand fi lms in terms of its discharge of a social role conceived in terms of catharsis or 'liberation'; those in the Romantic tradition, and De Gaetano surprises us by situating here Zavattini's ideas on the cinema, which conceive of fi lm as a cognitive means, a medium through which we can know the world. De Gaetano fi nds little that escapes this taxonomy if not his own preferred Deleuzian mode. See pp. 7-9 and 65-77.
- Mariagrazia Fanchi, Identità mediatiche: televisione e cinema nelle storie di vita di due generazioni di spettatori (Milan: Franco Angeli, 2002).
- Spettatori: forme di consumo e pubblici del cinema in Italia 1930-1960, ed. by Mariagrazia Fanchi and Elena Mosconi (Rome: Biblioteca di Bianco e nero, 2002);
- Alberto Bourlot and Mariagrazia Fanchi, La sala della communità: proposta culturale e intervento sul territorio (Cantalupa: Effatà Editrice, 2004);
- and La sala della communità: profi li, consumi culturali, immagini e vissuti degli spettatori della Sala (Cantalupa: Effatà Editrice, 2004). The latter volumes are based on research commissioned by ACEC (Associazione Cattolica Esercenti Cinema). Fanchi is also co-editing with Lucia Cardone an edition of the journal Comunicazioni sociali entitled 'Genere e generi: fi gure femminili nell'immaginario cinematografi co e culturale italiano' due out in Summer/Autumn 2008.
- Fanchi and Mosconi, pp. 10-11.
- Fanchi and Mosconi, p. 9.
- Wagstaff, p. 5.
- Luca Mazzei, 'Il rettangolo dei pigri: appunti per una storia italiana del mascherino', in Mazzei and Vitella, pp. 19-62.
- Federico Vitella, 'Una questione di standard: il passaggio dall'academy ai formati panoramici', in Mazzei and Vitella, pp. 65-130.
- L'arte del risparmio: stile e tecnologia. Il cinema a basso costo in Italia negli anni sessanta, ed. by Giacomo Manzoli and Guglielmo Pescatore (Rome: Carocci, 2005).
- Manzoli and Pescatore, p. 15.
- La meccanica dell'umano: la rappresentazione della tecnologia nel cinema italiano dagli anni trenta agli anni settanta, ed. by Leonardo Gandini (Rome: Carocci, 2005).
- Gandini, pp. 7-11.
- Lucia Cardone, Raffaele De Berti, Veronica Innocenti, Marcia Landy, Roy Menarini, Paola Valentini, and Simone Venturini.
- I cineoperatori raccontata dagli autori della fotografi e: la storia della cinematografi a italiana raccontata dagli autori della forotgrafi a. 2 vols. i: 1985-1940; ii: 1941-2000, ed. by Marcello and Alessandro Gatti (Rome: Associazione Italiana Autori della Fotografi a Cinematografi ca, 1999).
- Gerardo di Cola, Le voci del tempo: la storia del doppiaggio e dei suoi interpreti dal 1927 al 1970 (Chieti: Edicola Editrice, 2004).
- Di Cola, p. 521.
- Voci d'autore: storia e protagonisti del doppiaggio italiano, ed. by Mario Guidorizzi (Verona: Cierre, 1999).
- Rossi's Il linguaggio cinematografi co contains some material on the effects of dubbing. 136
- Francesco Casetti, L'occhio del novecento: cinema, esperienza, modernità (Milan: Bompiani, 2005). 137 Casetti, pp. 248-56.
- See the 'nota introduttiva' to Lino Micciché, Filmologia e fi lologia: studi sul cinema italiano (Venice: Marsilio, 2002), pp. 11-22.
- 139 The volumes of SCI published as of July 2008 are the following: v, 1934-1939 ed. by Orio Caldiron (2006);
- vii, 1945-1948, ed. by Callisto Cosulich (2003); viii, 1949-1953, ed. by Luciano De Giusti (2003); ix, 1954- 1959, ed. by Sandro Bernardi (2004); x, 1960-1964, ed. by Giorgio De Vincenti (2001); xi, 1965-1969, ed. by Gianni Canova (2002); xiii, 1977-1985, ed. by Vito Zagarrio (2005).
- Micciché, 'Premessa all'opera', p. xii. 141 Not all the authors are academics, however. Among those mentioned in this article that appear in the SCI but work outside the academy are Stefano Della Casa (who contributes to SCI x and xi) and Matilde Hochkofl er (who writes in SCI v and vii).
- Several are young (in Italian terms), sometimes graduate students; Micciché writes that the history 'pro- pone l'apporto di giovani studiosi, in una prospettiva, anche generazionale, di rinnovamento metodologico dell'attività cinestoriografi ca' ('Premessa all'opera', p. xiii). 143 Several of the authors mentioned in this article contribute articles on their areas of expertise. I provide just one example by way of illustration: Mariagrazia Fanchi, 'Sale e pubblici', SCI, v, 176-82, and 'La trasformazione del consumo cinematografi co', SCI, x, 344-58.
- 144 In fact SCI vii covers just the years 1946-49, while SCI xiii runs from 1977 to 1985. The fi rst and fi nal volumes are also planned to be longer, the former covering all the initial years of cinema and the latter spanning the period 1986-2000. See Farassino, p. 126.