Freedom of Speech That Is Both Religious and Political (original) (raw)
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2019
Libertà di espressione -Critica giornalistica -Discorso pubblico -Offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone -Aggravante della finalità di discriminazione e di odio razziale -Discorso d'odio. (C.p. artt. 403, 604-ter). Il delitto di cui all'art. 403 c.p., intitolato "Offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone", richiede che l'offesa sia rivolta a persone determinate che professano la religione o a un ministro di culto, non essendo sufficiente un epiteto offensivo rivolto alla generalità indifferenziata dei fedeli di un determinato credo o al credo religioso in quanto tale. (Fattispecie in cui il Tribunale ha negato la sussistenza del delitto in esame per l'offesa alla totalità dei fedeli islamici e alla religione islamica in sè). (1)
Religious pluralism and Dialogue
The author shows the different ways of considering religious pluralism, criticizing monism and John Hick's ideas on pluralism, argues that it is possible both to be certain about religious faith and sincerely interested in interreligious dialogue.
Riconoscimento della natura religiosa delle associazioni: il caso (negativo, quanto controverso) dei Rosacroce Amministrativo / Giurisdizioni Di Merito Articoli -Quotidiano del: 17/11/2007 di Giampiero Buonomo La decisione del Tribunale amministrativo regionale dell'Emilia Romagna sul caso del Lectorium Rosicrucianum traspone nel nostro Paese molte delle problematiche emerse nella giurisprudenza europea dei diritti umani quando alcuni Stati di giovane democrazia sono stati trascinati a Strasburgo per il modo in cui affrontavano la questione del riconoscimento delle -nuove sette‖. Il paragone potrebbe apparire fuori di luogo, se non fosse che molte delle difese degli Stati russo, ucraino o moldavo a Strasburgo sono state travolte da nitide affermazioni di principio, che nella vicenda romagnola dei Rosacroce troverebbero ulteriore margine di applicazione. (la sentenza 2512/07 è qui consultabile nei documenti correlati) 1. I FATTI La scuola spirituale del Lectorium Rosicrucianumla cui «Direzione Spirituale Internazionale» è ad Haarlem, nei Paesi Bassiè attiva in Italia dal 1980 ed è legalmente registrata come associazione presso il Registro degli Atti Pubblici di Milano.
franceSco viola LIBERTÀ RELIGIOSA E PACE La pace è un valore molto complesso. Quando si parla di un diritto alla pace, non s'intende aggiungere un altro diritto specifico, ma indicare una condizione di vita che comprende in sé non solo il godimento effettivo di tutti i diritti fondamentali, ma anche il vivere in una società decente per quanto riguarda la giustizia e la sicurezza, un grado soddisfacente di sviluppo sociale ed economico, un clima sociale e politico segnato dal riconoscimento delle differenti identità, dalla fiducia reciproca e dal dialogo in un regime di pluralismo. Così intesa la pace è un ideale, sempre imperfettamente raggiungibile. In questo somiglia alla dignità umana. Anch'essa, infatti, non è un diritto specifico, ma indica la fonte da cui scaturiscono tutti i diritti umani e la loro unità globale per il rispetto della persona umana. Tuttavia la dignità umana è qualcosa già presente o preesistente che deve essere riconosciuta adeguatamente, è il fondamento dei diritti, mentre la pace non è già presente, ma deve essere edificata con pazienza e con tenacia. È un compito e uno stato finale, è ciò a cui aspiriamo tra mille difficoltà. Ormai ci siamo gettati alle spalle quel concetto asfittico di pace, che pure è stato molto presente, fino a ieri, nella nostra letteratura giuridica e politica, cioè la pace come pura e semplice assenza di guerra o di conflitti. È sempre più evidente che l'assenza di guerra, che pure è già ben difficile, può convivere con la profonda disuguaglianza sociale, con l'ingiustizia, lo sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo, cioè con la profonda violazione della dignità umana. La pace a cui aspiriamo non è quella dei cimiteri e neppure quella dello Stato di polizia. D'altronde, anche quando si sosteneva che la pace è assenza di guerra, non era neppure vero che la si pensava come un'assenza pura e semplice, perché veniva identificata con il valore della sicurezza, ma è ancora troppo poco. Se si assolutizza la sicurezza, si accetta, implicitamente o meno, l'ingiustizia e la disuguaglianza, e soprattutto l'illiberalità. Alla luce di questo concetto denso e ricco di pace il mio compito è quello di mostrare che la libertà religiosa ne è una componente necessaria e particolarmente importante, anche se non l'unica. Come si sa, le religioni oggi, più che mai, presentano un volto minac
La Libertà di manifestazione del pensiero e la libertà religiosa nelle società multiculturali
Atti
The balancing of rights of equal status is a question widely debated in all modern legal systems, but the complexity of western societies – increasingly engaged with the interaction of different cultures and traditions – expands its quantitative and qualitative significance immeasurably. The purpose of this book is to appraise the potential intersection between two values that are crucial in every community: religious freedom and freedom of intellectual expression. Specialists in various areas of legal science have been asked to make their contributions on this question, the result of which is a precious mapping of the open issues, convincing solutions and suggestions generated by other legal experiences, in addition to the weaknesses that undermine the legal system in force.
Satira, tutela del sentimento religioso e libertà di espressione Una sfida per le moderne democrazie
The concepts of blasphemy and sacrilege have traditionally been etymologically related to religious vocabulary. In the current language of secularized contemporary societies it would be preferable to term them as provocation, incitement to hatred, insult. The tangled relationship between disrespect and freedom of expression must therefore be renewed. The issues at stake cannot be considered as mere problem of contents but also include modalities of expression and practical limits. Therefore, the related analysis should start by pointing out the importance of both free expression of thought and artistic freedom through a critical examination of European case law. Moreover, it should aim to grasp an insightful understanding about democracy and its concepts so as to support an improving interpretation of freedom. So, it may be preferable to follow the guidelines already developed by racial and anti-discrimination studies and to assume " human dignity " rather than public policy as the main legal interest to be protected by the provision of the so called " hate crimes "
Archivio Giuridico Filippo Serafini, 2016
Freedom of expression and freedom of religion coexist in an encounter-clash relationship. On the one hand, they are connected by the historical-normative evolution, as can be seen in international Charters and national Constitutions, which makes them topographically close, positivizes them with similar regulative techniques, and influences them about their content. On the other, the conflict is about mutual boundaries. With this essey, I specifically analyze the limits that freedom of religion poses to free expression of thought, in its variations of critique and satire, with reference to the Italian case, but also with a gaze to supranational and foreign legislation and jurisprudence. I then focus on the mutations generated by the growing social multiculturalism, which sometimes leads to questionable positions in contrast with founding principles.
Libertà religiosa e reciprocità
The article in Italian attempts to outline the historical developments on the theme of religious freedom within the Catholic Church and the need for a reciprocal approach