Impatto e ricezione delle civiltà vicinorientali nella cultura popolare e pop occidentale nel XX secolo (original) (raw)

Alcune osservazioni su musica e cultura popolare nell'India del Nord (Note)

1988

Chi crea gli hit nella musica? Gramsci e la musica Realismo obiettivo, critico e socialista. Sul progetto, la drammaturgia e la ricezione dell'opera La Lady Macbeth del distretto di Mzensi(di Dmitrij èostakovic Espressione colta ed espressione popolare in India oggi: alcune riflessioni Marsilio Ficino e la musica Il linguaggio del Doctor Faustus Edizioni UNICOPLI Milano

Radici rinascimentali del pop come cultura popolare urbana. L'esperienza italiana

A partire dalle villanelle e dalla loro diffusione nella Napoli del Cinquecento si può ricostruire la concezione rinascimentale del “fare musica” utilizzando o formando una melodia cantabile e realizzandone l’accompagnamento. L’analisi dei repertori popolareg- gianti italiani, delle loro prassi esecutive, e del diverso modo in cui tali repertori erano valutati dai teorici e dagli utenti, relativizza l’efficacia di antitesi convenzionali quali “scritto vs orale”, “alto vs basso”, “d’elite vs di massa”, “egemonico vs subalterno”. E identifica una produzione urbana ispirata da temi, motivi e tecniche rurali, riadattate ai contesti cittadini. Cio` aiuta a chiarire la nozione di “musica popolare urbana” e a confrontarla con il pop contemporaneo. I risultati del confronto suggeriscono la costanza di alcuni fattori determinanti: (1) la struttura interclassista delle diffusione del repertorio “popolare”; (2) la domanda e l’offerta di continue novita`; (3) il modello della melodia accompagnata dove l’accompagnamento tende a diventare sempre piu` di tipo accordale, contribuendo ad affermare gli strumenti a corda e la tipologia del “cantore e sonatore” che si accompagna da sé; (4) la diffusione di tecniche formulari per la realizzazione delle melodie e degli accompagnamenti; (5) la libertà di approccio all’esecuzione del repertorio. Nel suo lineamento storico, questo modo di realizzare e diffondere una canzone rappresenta un’arte nazionale italiana che dal Rinascimento a oggi si è sedimentata nei costumi popolari urbani, proponendo modelli ancora riscontrabili nel pop contemporaneo.

Grecità marginale e nascita della cultura occidentale [collettaneo]

I. POZZONI (a cura di), Grecità marginale e nascita della cultura occidentale. I Presocratici, Villasanta, Limina Mentis Editrice, 2008, ISBN: 978-8895881010.

La naturale scarsità di documentazione induce chi desideri introdurre un esame minuzioso dei testi della tradizione di ricerca Pre-socratica a riconoscere l’indilazionabile necessità di arricchire rari dati diretti e scarse testimonianze indirette con l’uso assennato di un metodo ricostruttivo innovativo ed articolato, che si orienti ad assicurare un’armonica combinazione tra testo e contesto narrativi. Per evitare di cader vittima di una sorta di ottimismo storiografico idoneo a condurre ad errori ricostruttivi è onere dello studioso moderno non dimenticare mai di come essa documentazione si strutturi su una tortuosa catena di strati ermeneutici, sedimentati, costruiti in diversi momenti storici della civiltà umana; chi, da Platone all’ermeneutica novecentesca, si sia accostato ai testi dei nostri autori non è riuscito a non rimodellarne ed arricchirne forme e contenuti, contribuendo, volontariamente o meno, a sbiadire in maniera irrimediabile senso e valore iniziali (I. Pozzoni)

LA CATTEDRALE DI ASCOLI NEL MEDIOEVO. Società e cultura in una città dell'Occidente

2000

/ Battistero: in una minuta di documento della Commissione si avanza la proposta di mutare in bifore-senza alterarle-le finestre rettangolari Nord e Sud e di sopprimere «per convenienza di effetto» le aperture Ovest (bifora originale) ed Est (rettangolare) (10 febbraio 1883); il Ministero approva la sola modifica delle finestre rettangolari; in una minuta successiva, si dà già per scontato l'ingrandimento della bifora originale (10 luglio 1883); nella minuta di una relazione, si afferma: «Senza punto alterarne le aperture, tali finestre sono state riportate alla forma antica sull'esemplare della superstite la quale è stata scrupolosamente conservata sul posto» (24 dicembre 1883): molto eloquentemente, è stata cancellata una riga nella quale si afferma che la bifora è stata abolita. Va detto che queste che noi potremmo definire irregolaritàl'ampliamento non autorizzato delle finestre, l'abolizione della bifora antica-erano il naturale, inevitabile frutto di una scarsa sensibilità per il rispetto filologico degli edifici in cui si andava ad intervenire. adeguate porzioni estreme del muro frontale a cui si appoggia la scalinata medesima (...) ed usare tali spazi per la ricostruzione delle scale di comunicazione con la cripta, evitando, nel contempo, il grosso sgarbo combinato alle navate laterali, nel ricostruirvele in modo del tutto soggettivo». 42 GABRIELLI, Duomo; ID., Duomo / Battistero (ove in particolare si conserva, datata 24 dicembre 1883, la minuta di un'accurata "Relazione degli scavi"); ID., Tacc. 48. 43 Roma, Archivio Centrale dello Stato, fondo Ministero della Pubblica Istruzione, II versamento, II serie, busta 26: vi si conservano in particolare due lettere datate 25 dicembre 1883 e 31 gennaio 1885, con accurati resoconti dei rinvenimenti: cfr. BETTI, 1995b, pp. 122-125. 44 Lo scavo venne condotto a m 4 dal presbiterio, presso il pilastro frontale destro della cupola. Vedi la pianta in GABRIELLI, Duomo, c. 2r. Vedi anche CAPPELLI (b), 1995e, fig. 2 (nr. 2).

RIFLESSI DELL’ABITARE NEL MONDO CLASSICO TRA CONVENZIONE SOCIALE, AMBIENTE E PROIEZIONE DELL’ “IO”

Also in the Classical world Humanity has expressed through built environments significant sides of its essence. The ways in which the idea of housing has been conceived has, thus, become a specific instrument to know this essence, both at the level of the society, of which it was an expression, and of the motivations, that are at the base of individual choices. The house, “the instrument for living” of Le Corbusier, utilizes technological achievement to let the human kind pass from necessity to luxury, but represents equally the ways of social representation and communication of different views of life. The relation, that ties the house to its environment, either urbanized or in tight connection with the nature, for utility or esthetic choice, closes the circle of housing in the framework of the triptych man-nature-society. The paper aims at understanding, through the analysis of some emblematic types of habitations in the Ancient World, the ideological models that underlie the ways of the “know-how of living”, that have brought about, according to the scheme of Heidegger, their functional development.

LA CULTURA ECONOMICA DELLA SINISTRA E LE PREMESSE DEL POPULISMO

Ora che veramente ogni cosa è in gioco bisogna avere il coraggio di affermare la verità dei fatti con tutta la forza necessaria. E la verità è che il governo nato il 4 marzo è senz'altro il governo più incompetente, populista e illiberale della storia repubblicana e la sua sola permanenza in carica è un pericolo per la finanza pubblica, per il processo di integrazione europea e per la tutela dei pur modestissimi risultati di modernizzazione che si erano conseguiti negli ultimi tre anni. Ma la verità è anche che esso gode di un consenso popolare amplissimo, perché è espressione diretta di una cultura sociale ampiamente condivisa, di valori che sono diventati egemoni nella società italiana e di una visione del mondo, e in particolare dei fenomeni economici, che purtroppo è stata assunta e propagandata negli anni da pressoché tutte le forze politiche del paese, per quanto essa si confermi alla prova dei fatti gravemente incompetente. Il populismo "rosso-bruno" del governo (tale perché tiene insieme elementi ideologici sia dell'estremismo di sinistra sia di quello di destra) non fa altro che tradurre in proposta politica, senza mediazioni ed elaborazioni, la cultura e le priorità di un preciso segmento della società italiana. Si tratta di quel pezzo d'Italia che ambisce a vivere di rendite, che non crede di avere le capacità per competere nel mondo globalizzato e desidera riportare indietro le lancette della storia a un tempo puramente immaginario in cui ritiene che lo sforzo della competizione non fosse richiesto, che diffida di ogni cambiamento e di ogni innovazione, che mal tollera le differenze, che guarda con sospetto alla scienza e alla modernità: una minoranza pessimista e nichilista, che le dinamiche politiche innescate dal declino del paese e da un sistema istituzionale inadeguato ai nuovi tempi, hanno compattato fino a renderla politicamente prevalente e culturalmente egemone.

Cultura popolare, cultura subalterna, cultura di classe

Anuac, 2019

Review article of Fabio Dei, Antonio Fanelli, a cura di, La demologia come “scienza normale”? Ripensare Cultura egemonica e culture subalterne, Lares, 81, 2-3, Maggio-Dicembre 2015, pp. 239; Fabio Dei, Cultura popolare in Italia: Da Gramsci all’Unesco, Bologna, il Mulino, 2018, pp. 274.

SUL CONCETTO DI "NAZIONALE-POPOLARE" NELLE ATTUALI FORME DELLA CULTURA DI MASSA

L'Ordine nuovo, 2020

E' ancora possibile il "nazionale-popolare" nella cultura odierna? Come giudicare le operazioni culturali mainstream spacciate per "nazional-popolari"? E ancor di più: è possibile un giudizio sulla produzione culturale svincolato dalla mediazione intellettuale, dal dibattito informato? Qualche nota sulle odierne derive della cultura dominante

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A. LAMPIS, Cultura di prossimità e istituzioni culturali e dello spettacolo in Alto Adige; in S. MECCA (cur.), Per una Italia che cresca. Diversità,prossimità e generatività dei territori fra transizioni e diseguaglianze,

A. LAMPIS, Cultura di prossimità e istituzioni culturali e dello spettacolo in Alto Adige; in S. MECCA (cur.), Per una Italia che cresca. Diversità,prossimità e generatività dei territori fra transizioni e diseguaglianze, Quaderno dell’Osservatorio n°1, CNEL, 2023