Petrarca oratore. Edizione critica, commento e traduzione delle quattro orazioni per i Visconti (original) (raw)

Petrarca, i Visconti e il Virgilio Ambrosiano

Francesco Petrarca: I visconti, pavia e il virgilio ambrosiano INDICE: 1) Milano, il tanto sospirato «portus» (pp. 2-3) 2) Lo sdegno degli amici fiorentini (pp. 3-5) 3) I «mirabilia» di Pavia (pp. 5-6) 4) L'impulso visconteo alla cultura pavese (pp. 6-8) 5) La biblioteca del Petrarca (pp. 8-11) 6) Il «Virgilio Ambrosiano» (pp. 11-15) 7)

Petrarca, Salutati e le orazioni di Cicerone

Finito di stampare nel mese di maggio 2012 dalla tipolitografia FRANCESCO CIOLFI via E. De Nicola, 8 -tel. 077621227 -Cassino (FR) MONICA BERTÉ Petrarca, Salutati e le orazioni di Cicerone* 1. Codici petrarcheschi con orazioni di Cicerone Alla fine dell'Ottocento Attilio Hortis scriveva che con Petrarca aveva avuto inizio «per gli studi ciceroniani una nuova era»; con il suo saggio si inaugurava, invece, una nuova era di studi su Petrarca e Cicerone 1 . L'eccezionale numero di scritti di Cicerone, secondo lo studioso, aveva reso assai arduo nel Medioevo il loro recupero e aveva costretto a una selezione sulla base dello spirito e delle esigenze dei tempi. Le orazioni furono fra le opere più penalizzate; trascurate, anche se non completamente dimenticate, nei secoli di mezzo, esse ebbero maggior fortuna all'alba dell'Umanesimo, grazie all'interesse di Petrarca e di pochi altri 2 .

Un ‘Petrarca’ e un ‘Boccaccio’ per l'appassionato copista di professione (con una nota sull'adiaforia), in Storia, tradizione e critica dei testi. Per Giuliano Tanturli, a cura di Isabella Becherucci e Concetta Bianca, Lecce, Pensa Multimedia, 2017, pp. 197-217

Questo contributo negli studi in ricordo di Giuliano Tanturli segnala due nuovi codici da attribuire alla mano di un copista da lui studiato, l'anonimo scriba definito l'"appassionato copista di professione" responsabile di un autorevole testimone del Certame Coronario. I due manoscritti, un Canzoniere petrarchesco di forma Chigi e un Corbaccio, vengono contestualizzati nell'ambito delle rispettive tradizioni. Partendo dal caso della presunta redazione pre-definitiva del madrigale RVF 52, Non al suo amante più Diana piacque, si formulano alcune riflessioni di metodo sul rapporto fra lezioni adiafore e possibili varianti d'autore. This paper, published in the studies in memory of Giuliano Tanturli, points out how two further manuscripts can be attributed to the so-called 'passionate professional scribe', an anonymous scribe who was previously analysed by Tanturli himself. These manuscripts, one containing Petrarch's Canzoniere, the other Boccaccio's Corbaccio, are studied within the context of their respective manuscript traditions. Also, the paper supplies an addition of critical examination about the alleged pre-definitive variants of the poem RVF 52, Non al suo amante più Diana piacque. Starting from them, a few theorical considerations about the correlation between adiaphorous readings and authorial variants are expressed.

"Boccaccio, Petrarca e il mito della posterità", «Studi sul Boccaccio», XLV, 2017

Con il contributo di Si ringrazia per la concessione delle immagini: Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana. Firenze, Archivio di Stato. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana -su concessione del M. BACT. È vietata ogni ulteriore riproduzione con qualsiasi mezzo. Paris, Bibliothèque Nationale de France. BOCCACCIO, PETRARCA E IL MITO DELLA POSTERITÀ: TEMI E IMMAGINI SEPOLCRALI NELL'EPISTOLA A FRANCESCO DA BROSSANO

Le vie del commento: le osservazioni muratoriane alle rime del Petrarca

2008

Nella ricerca condotta sulle Osservazioni muratoriane alle Rime petrarchesche, si e tentato di mettere in luce la ‘scienza del commento’, ad esse sottesa, cui contribuivano gli snodi teorici, l’accertamento filologico, le strategie argomentative, i debiti esegetici. Tra difesa e riforma della poesia, il commento muratoriano si pone infatti, in piena eta arcadica, al vertice della coniunctio tra esigenza conoscitiva e visione morale. Il «buon cammino» del Muratori, passando per le vie del Petrarca, sanciva di fatto una superiore giurisdizione letteraria, a cui rimettere come ad un foro esterno, censure e difese: colpisce, infatti, il suo vaglio tecnico-argomentativo delle Rime del Petrarca, valutate secondo concordanze, rinvii a commenti storici, connessioni intertestuali, analogie contenutistiche e stilistiche, struttura metrica, uso delle immagini di fantasia e loro mescidazione rispetto al verosimile. E insomma l’idea di un commento ‘ben proporzionato’, situato oltretutto in una z...

Le epistole di Francesco Petrarca tradotte per m. Ludovico Dolce

During his life, Ludovico Dolce (1508/10 - 1568) was in charge of 356 publications. For this reason, Carlo Dionisotti said he was ‘a literature worker’ (‘un operaio della letteratura’), and Ronnie Tarpening, author of a recent Dolce’s biography, observed he was ‘one of the major transmitters of culture in Cinquecento Italy’. In fact, he devoted most of his life working for Gabriel Giolito, who published the 7 % of the book printed in Venice in the sixteenth century. In this paper, I focus on the translation of fifty Petrach’s famous epistolae published in Epistole di G. Plinio, di m. Franc. Petrarca, del s. Pico della Mirandola et d’altri eccellentiss. hvomini. Tradotte per m. Lodovico Dolce (1548, Gabriel Giolito, Venice). Then, I described one printed edition of this book (MILANO, Biblioteca Comunale Centrale, VET.F VET.484) and I created the critical edition, along with a study about the language and punctuation, of two letters.

Petrarca, maestro di notti tormentose. Analisi di Rvf 164

Luca Barbirati, 2021

Il sonetto 164, assieme al 163 e il 165, forma un trittico e costituisce il momento centrale di quello che può essere considerato un itinerario "giornaliero" dal desiderio dell'amata al suo fugace appagamento mediante un incontro-apparizione avvenuto a Valchiusa, «non sappiamo se durante il primo (1337-41) o il secondo soggiorno (1342-43)».