il mutamento del colore degli spazi urbani: il progetto di Formignano (original) (raw)

di architettura, stefano.piraccini4@unibo.it -è autore dell'opera di architettura oggetto del presente paper 1. Introduzione Il tempo, insieme all'azione degli agenti esterni, muta la patina superficiale del materiali e con essa il loro aspetto caratteristico. L'azione combinata dei raggi ultravioletti, delle acqua meteoriche o delle fonti di inquinamento atmosferico, sono tra i principali fattori del mutamento della patina dei materiali. Il cambiamento è generalmente graduale e viene percepito sia in termini di percezione della superficie sia attraverso diverse modulazioni di colore. Gli agenti di degrado possono variare la superficie dei materiali rendendoli più o meno porosi, mentre il colore più subire variazioni di tono e saturazione. Tali fenomeni possono essere riscontrati in numero significativo negli spazi urbani delle nostre città, dove probabilmente il progetto di architettura ha sottovalutato la capacità dei materiali di mutare il loro aspetto nell'arco del tempo. La motivazione può essere ricercata nella complessità nel quale si configura, soprattutto oggi, l'attuazione del progetto di architettura. La costruzione di un'opera è caratterizzata da una iperbolica complessità di variabili: siano esse di carattere normativo, costruttivo e compositivo. Il sistema è spesso così complesso da ostacolare il controllo generale delle varie componenti, soprattutto quando si considerano minori come nel caso del mutamento del colore, se paragonati ad altri aspetti costruttivi/autorizzativi regolati da severe norme cogenti. Tuttavia, nonostante la complessità del sistema, l'architettura non può essere riconosciuta di qualità se non si fa carico anche di quest'aspetto. Nello specifico si può riscontrare da una veloce analisi percettiva degli spazi urbani presenti nelle nostre città come le facciate degli edifici, o altre emergenze architettoniche, siano o meno state progettate attraverso uno studio consapevole dei materiali e della loro capacità di mutare aspetto lungo il trascorrere nel tempo. Le immagini dell'architettura contemporanea, soprattutto quella di qualità, che fanno parte della nostra cultura, provengono prevalentemente dalla stampa specializzata che, salvo un lievissimo ingiallimento dovuto ad ossidazione e idrolisi, mantiene i colori inalterati nel tempo; tuttavia, nella dimensione del reale l'architettura, invece, invecchia. Quando a distanza di anni si confronta la fotografia pubblicata con l'opera costruita, in alcuni casi è possibile restarne delusi. In questo contesto è bene riflettere sulla scelta e l'uso del materiale, dove oltre all'aspetto percettivo e iconografico, è necessario valutare eventuali mutamenti della patina nell'arco del tempo. Non si tratta solo del colore o delle sensazioni tatti che riporta la superficie, ma della consapevolezza che questi mutamenti siano ancora capaci di restituire all'architettura lo stesso carattere ricercato in fase di progetto ed ottenuto al momento dell'opera costruita. Materiali come la pietra ed il laterizio vengono utilizzati per conferire al progetto un percezione massiva, ed in funzione del contesto ambientale sono capaci di richiamare una relazione diretta alla tradizione costruttiva ed all'edilizia storica. Le medesime percezioni possono essere evocate da materiali