Corelli tra Scarlatti e Lully: una nuova fonte della sonata WoO 2 (original) (raw)

Analisi della Follia di Corelli

Short historical introduction to the musical typology of Folia, analysis of Corelli's Folia and short comparison with Vivaldi's Folia (missing the attachments)

«Vedila là con un coltello in mano». Giraldi Cinthio e Stendhal

«Studi giraldiani. Letteratura e teatro» , 2020

Scopo del presente articolo è mettere a fuoco un episodio finora sconosciuto della fortuna europea di Giraldi Cinthio, ossia la ricezione dei Discorsi intorno al comporre e degli Hecatommithi da parte di Stendhal. A tal fine l’articolo compie una ricognizione nella biblioteca del Grenoblese, sia in quella virtuale (i volumi consultati per la stesura dell’Histoire de la peinture en Italie), sia in quella reale (il Fondo Stendhaliano Bucci della Biblioteca Comunale Centrale Sormani di Milano). Nell’esemplare degli Hecatommithi (Venezia, Zoppini, 1580) del Fondo Stendhaliano Bucci (0611) è incollato un disegno che forse rappresenta una scena dell’Orbecche. Stendhal lettore di Giraldi riflette sui meccanismi dell’inventio, anche in rapporto ad altri novellieri italiani, come Matteo Bandello.

Una nuova fonte degli Essercizi di Domenico Scarlatti il manoscritto Orfeó Catalá (E-OC).pdf

2012

A manuscript located in the Orfeó Catalá library and dated 1740 contains fifteen sonatas which form part of the London edition of Domenico Scarlatti's Essercizi (1739). Apart from the intrinsic value of this manuscript as witness of the diffusion in Spain of the sonatas entitled Essercizi at a date close to that of composition, examination has revealed important facts regarding the process of copying, the copyist and the place of origin of the manuscript itself. Analysis of the writing and of the musical variants offers new hypotheses as to the role of this manuscript, above all in comparison with coeval sources located in different archives (Arsenal, Münster, Biblioteca de Cataluña) and with contemporary editions (Roseingrave and French editions), particularly in connection with the London edition of Essercizi edited by Scarlatti himself.

Fenaroli e la Nobile Accademia di Musica dei Cavalieri

"Fedele Fenaroli. Il didatta e il compositore", atti del convegno nazionale (Lanciano, 15-16 novembre 2008), a cura di Gianfranco Miscia, prefazione di Guido Salvetti, Lucca, Libreria Musicale Italiana, 2011, pp. 143-169, 2011

Menchelli-Buttini - Sui drammi per musica di Alessandro Scarlatti dopo il 1702

2023

Il volume concerne i drammi per musica di Alessandro Scarlatti dal Flavio Cuniberto, allestito a Pratolino nel 1702, alla Griselda, apparsa a Roma nel 1721. Vengono prese in considerazione le “prime” intonazioni la cui responsabilità sia attribuibile per intero al musicista palermitano, più le tarde rielaborazioni d’autore per Roma di due dei lavori scritti originalmente per Pratolino: Turno Aricino (1720) e Arminio (1722). La materia è suddivisa in due parti: la prima contiene sia un esame dei soggetti, dei nuclei drammatici e degli eventuali accomodi (in caso di libretti di lungo corso) dei drammi per musica di Scarlatti, sia un quadro delle caratteristiche stilistiche e formali della musica in ottica generale e sistematica; la seconda parte descrive più in dettaglio, e in prospettiva cronologica, le intonazioni di cui sussistano fonti, in specie riguardo ai rapporti e alle alternative possibili fra musica, parole e gesto negli snodi melo-drammatici di maggior rilievo.

La Struzione della Tavola Ritonda. (I Cantari di Lancillotto)

2015

Esempio di cultura popolare per eccellenza, i cantari italiani del Basso Medioevo volgarizzano e diffondono fra un pubblico sempre più vasto storie e miti elaborati per l’antica società feudale. Alla fine del Trecento, a Firenze, un poeta non dozzinale pensò di tradurre in sette cantari, nel classico metro dell’ottava, la storia del romanzo La Mort le roi Artu, ultimo anello della grande saga dedicata alle avventure del re Artù e dei suoi cavalieri della Tavola Rotonda.