Spiritualità Inuit (Glossario) (original) (raw)
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Per quanto sia diffuso ancora il termine "Eschimese", più correttamente si parla di Inuit. "Eschimese" deriva da "Wiyasimovok" ("mangiatori di carne cruda") dato loro, in senso spregiativo, dagli Algonchini. Gli Inuit, all'inizio non si offendevano, comunque a partire dagli anni '70, con la battaglia culturale messa in atto per salvare le loro tradizioni che vanno sparendo, vogliono essere chiamati Inuit (Inuk al singolare) che significa "uomini". Inoltre è da sapere che non esiste "un singolo gruppo di Inuit", ma almeno 29 tribù ripartite in 7 gruppi (
TRADURRE ESTER IN (GIUDEO-)PROVENZALE TRA SPIRITUALITÀ, ESEGESI BIBLICA E INDAGINE LINGUISTICA
Specula 9, 2024
Libro di Ester"). Nella Provenza della prima metà del Trecento, il tema di Ester comincia a ricevere un'attenzione particolare. In quest'epoca e luogo sono composti testi in ebraico, come trattati esegetici, poesie religiose, parodie, ed anche parafrasi in giudeo-provenzale del libro biblico. Queste parafrasi, in versi e in rima, sono rielaborazioni letterarie pensate per essere recitate durante la festa di Purim. In questo contributo, sono analizzate le varie possibili rese in giudeo-provenzale dei versetti 1-6 del primo capitolo del Libro di Ester. Questi primi versetti, che descrivono la città di Susa e i banchetti che il re approntò nel giardino del suo palazzo, sono stati ampiamente commentati e diversamente interpretati, per via della loro difficoltà, dovuta alla sinteticità dell'originale e all'abbondanza di termini rari e oscuri. Attraverso una indagine comparata sulle scelte traduttorie e sulle fonti, risulta chiaro come queste parafrasi, per quanto create per un intento letterario e performativo, riflettano al contempo le posizioni degli autori in materia di esegesi del testo biblico. Infine, è presentata anche la traduzione provenzale "cristiana" di Est. 1:1-6, conservata nel ms. Paris, BNF, 2426 (XV sec.). La comparazione tra versioni provenienti da ambienti tanto diversi permette di cogliere come la traduzione sia un processo condizionato dal contesto del traduttore, dal messaggio che egli vuole veicolare, dalla tradizione in cui si riconosce. Tuttavia, a ispirare tanti testi su Ester (cristiani ed ebrei) nella Provenza tra Trecento e Quattrocento, potrebbe essere stata anche una identificazione tra re Assuero e il suo lussuoso palazzo nella capitale Susa e la corte pontificia di Avignone.
Specificita religioso-cultuali dell'intesa
Specificita religioso-cultuali dell'intesa, in Le intese: attualità e prospettive, prendendo spunto dalla recente Intesa con la Chiesa d’Inghilterra (Quad. monografico 4 - Riv. Diritto e Religioni) , 2023
Trent’anni orsono, al culmine della prima “stagione delle intese”, voci autorevoli manifestavano trepidazioni per il moltiplicarsi degli orditi pattizi. Ad animarle stavano nozioni ‘antiche’ (e di gloriosa ascendenza culturale) di Stato, sovranità e ordinamento, che reclamavano un’apertura condizionata e cauta. Nel frattempo, montanti macrofattori (la sovranità concepita sempre più “oltre lo Stato”; l’incrementata attenzione per il diritto “altro”) contribuivano progressivamente a placarle, con conseguenti aperture del Legislatore pattizio (in particolare) verso i tratti specifici del ‘religioso-cultuale’. Il concorrente influsso di meglio definite coordinate interne ha contribuito di recente a sviluppare un trend coerente con queste aperture, apparentemente maturato nel segno di una maggiore attenzione al 'proprium' confessionale identitario: l’Intesa del 2019 pare fornire, al riguardo, diverse conferme (più o meno evidenti).
La vita consacrata e la spiritualita ignaziana
2022
Nel compito cercheremo di presentare quanto fortemente la spiritualità ignaziana sia connessa con la vita consacrata. Con l'aiuto del Magistero della Chiesa e di altri documenti della Chiesa, mostreremo l'importanza della spiritualità ignaziana per molte forme di vita consacrata, non solo per la comunità gesuita. Ovviamente faremo affidamento sugli Esercizi Spirituali come lettura di base. Allo stesso tempo, esamineremo l'importanza e l'influenza della spiritualità ignaziana nelle varie sottounità. All'inizio, esamineremo brevemente la storia della vita consacrata, prima del tempo di S. Ignazio. Ci concentreremo in particolare sul discernimento spirituale, l'examen, gli esercizi spirituali e l'accompagnamento spirituale. Dedicheremo un capitolo speciale alle donne e alla spiritualità ignaziana.
VENTO E SPIRITO: DUE INNI A VĀYU TRADOTTI IN ITALIANO DAL ṚG VEDA
2020
In questa bozza, che farà parte di un futuro lavoro più compiuto, analizziamo due interessanti inni a Vayu, per scoprire il concetto della triade Vento, Respiro, Spirito che anima la religiosità indiana ancor oggi. Gli inni sono stati tradotti dal sanscrito da Kenan Digrazia. Il commento, pure di Digrazia, è comparativo delle tradizioni religiose Occidentali ed Orientali, seguendo la consueta via, per il secondo inno, di un commento tradizionale ed olistico che si affronti il componimento stanza per stanza. Non vogliamo scadere nel comparazionismo, per cui siamo sempre consci delle rispettive differenze e particolarità delle visioni affrontate, ma non per questo non possiamo andare alla scoperta di una possibile tradizione primordiale comune, per lo meno, dal punto di vista degli invarianti concettuali metafisici espressi.
La spiritualità ignaziana. Tra integrazione e azione sociale radicale
"This paper examines the Ignatian spirituality (St. Ignatius of Loyola, founder of the Jesuits). The value and importance of spirituality in organizational life are increasingly recognized by members of organisations and by social scientists. Within this panorama, Ignatian spirituality and Spiritual Exercises – that represent its clearest form of expression – take an important role. On the basis of a long ethnographic research (1998-today), still in progress, within a Jesuit organization of social and cultural intervention (Villa S. Ignazio, Trento), this work attempts to describe and analyse the main elements (“contemplative action”, “reflection”, “discernment”, “shared leadership”, etc.) that characterize today the model of Ignatian spirituality. The paper shows how the Ignatian spirituality provides particularly effective tools for understanding social phenomena and preparing strategies for social intervention and promotion of social justice that are focused on real psychological and social needs of the person."