"'Servus servorum Dei' in Context: Historical and Literary Intertextuality to c. 875" (original) (raw)

Giuseppe Ramires, Il testo di Servio nei Mitografi Vaticani I e II. Primo contributo, «Polyminia» 4 (2019) pp. 125-146.

Polymnia n. 4, 2019

L'articolo si propone di dare un contributo all'individuazione della tipologia del testo del commento di Servio a Virgilio impiegato dagli autori (anonimi) delle due sillogi mitografiche, composte non oltre il XII sec., che vanno sotto il nome di Mitografi Vaticani I e II. Muovendo da un pregevole contributo di Ferdinand Keseling (1908), l'autore dimostra che in effetti i compilatori (o la loro fonte) usarono un testo affine al subarchetipo Δ e più in particolare alla classe θ. L'analisi di una nutrita serie di esempi dimostra, però, la presenza, nelle due compilazioni medievali, di tracce evidenti del testo di Servio nella versione tipica dei mss. appartenenti alle classi τ γ.

Epitome de Caesaribus. Analisi dell'opera nel contesto della storiografia tardoantica

Rivista di cultura e attualità "Riscontri", 2019

Il lavoro descrive lo stato attuale degli studi circa l'Epitome de Caesaribus, un'opera storiografica, scritta da un autore anonimo della tarda antichità, che getta luce su quel periodo di difficile definizione che è la fase di passaggio dalla crisi dell'Impero romano al Medioevo. Dopo una ricognizione delle informazioni relative a ipotesi di datazione e identificazioni di fonti, si procede ad una analisi, basata anche sul confronto con Eutropio, dei contenuti; l'Epitome de Caesaribus, nella sua insistenza sul tema della clemenza e nel suo tradire un indirizzo filopagano, svela al contempo una finalità non solo cronachistica e documentaria, ma soprattutto pedagogica; essa è un invito affinché la grandezza del passato non venga rinnegata, al di là delle convinzioni e delle idee religiose.

Interpretazioni stoiche ed epicuree in Servio e la tradizione dell'esegesi filosofica del mito e dei poeti a Roma (Cornuto, Seneca, Filodemo). II

Iniziamo finalmente l'esame delle esegesi virgiliane di Servio che si richiamano allo stoicismo. Gia si 6 osservato che i commentatori virgiliani della tarda antichita avevano ormai una conoscenza schematica, limitata a pochi stereotipi, di questa filosofia, come pure deU'epicureismo. Abbiamo anche mostrato che Servio o le sue fonti, come pure Macrobio, avevano sicura conoscenza del commentatore stoico di Virgilio della prima eta imperiale, Anneo Cornuto, dalle cui critiche, peraltro, difendevano il poeta con argomenti letterari, senza comprendere realmente il retroterra filosofico di quegli attacchi.

Il medium epigrafico negli spazi devozionali e cultuali dei cristiani di Roma (III-VII secolo)

Scienze dell’Antichità, 2022

The focus of the paper is the sacrum growing role in the inscriptions by Christians in Rome, starting from their very first examples in the third century till to their relevant action into the transformation processes in using the epigraphic medium in Late Antiquity -until the seventh century. Some examples and cases of study show a phenomenon of an increasing ‘permeability’ between sacrum and the other spheres of using the epigraphic medium. The ‘pervasiveness’ of the sacred sphere, first related only to the funerary epigraphs, gradually spread to the cultic buildings equipment, where the inscriptions by Christians – essentially by their leaders, as the bishops of Rome are – transform these spaces in the new actual ‘public spaces’ of the Late antique and Medieval 'Roma christiana'.

XYSTUS EPISCOPUS PLEBI DEI: la "solidarietà semantica" dell'arte romana «in parietibus» e dell'arte irlandese «in codicibus» focale della rinascenza carolingia (e del linguaggio figurativo europeo).

RAC LXXXIX, 2013

de Charlemagne à Charles le Chauve 4 (Fig. 1), aggiornando l'impresa compiuta da Jean Porcher nel 1954 pour la première fois sous l'angle de l'histoire de l'art, les regroupant par région et par atelier, dans une exposition qui fait date 5 , e illuminando nei manoscritti carolingi della BNF, eclatanti per numero e forma, il vertice dell'incontro: (…) des maîtres venus de tous les horizons, Francs, Italiens, Irlandais, Ibériques, Angolo-saxons (…), à fusionner au IXe siecle cet ensemble disparate qui est à l'origine de la culture occidentale, dans tous les genres littéraires et dans l'art 6. Fig. 1 Una proposizione storico-storiografica della "rinascenza carolingia"-propriamente della "età carolingia" 7-, in ordine alla quale la mia indagine lascia l'impianto 'eurocentrico' e le "ossessioni bizantine" maturate nel corso del Novecento 8 , per

P. De Santis, 'Sanctorum quicumque legis venerare sepulcrum': forme di comunicazione epigrafica in età tardo antica, in Classica et Christiana 9/1, 2014, pp. 251-274

Mª Ángeles ALONSO ALONSO, Fuentes literarias y epigráficas para el estudio de los valetudinaria urbanos en el mundo romano / 11 Nicola BIFFI, Tolemeo il cannibale (nota a Ioann. Ant. Fr. 124 Roberto) / 35 Victor COJOCARU, Bibliographia classica orae septentrionalis Ponti Euxini I. Epigraphica, numismatica, onomastica & prosopographica als erster Schritt eines Forschungsprojekts / 43 Florin CRÎŞMĂREANU, Liber Asceticus. O lectură anagogică a Scripturii / 57 Dan DANA, «Orientaux» en Dacie romaine. Réédition d'une dédicace grecque d'Arcobara/Ilişua (SEG LVII 683 = AÉ, 2006, 1131) / 85 Dan DANA, Sorin NEMETI, Ptolémée et la toponymie de la Dacie (II-V) / 97 Pablo C. DÍAZ, Nueva religión, nuevos escenarios: Jerusalén después del 313 / 115 Naser FERRI, Spuren des Judäo-Christentums in Dardanien / 141 Attila JAKAB, Une rupture consommée. Chrétiens et Juifs sur le chemin de la séparation/différentiation entre la destruction du Temple (70 apr. J.-C.) et la révolte de Bar Kokhba (132-135 apr. J.-C.) / 157 Patrizia MASCOLI, Multum est quod debemus et matribus: le donne della famiglia degli Apollinari / 175 Florentina NICOLAE, The conversion of Saint Augustine: rhetoric, biblical erudition and artistic talent / 185 Ioan OPREA, Publius Aelius Ter(entius, -entianus). O nouă inscripţie tegulară a antreprenorului civil apulens /195 Evalda PACI, Cenni su alcuni aspetti fondamentali della tipologia morfologica di nomi ed aggettivi nel Messale di Giovanni Buzuku (1555) / 201 6 SUMAR / INDICE 6 Monika PESTHY-SIMON, Human sacrifices and/or martyrs / 213 Constantin RĂCHITĂ, Epistolografia hieronymiană. Observaţii asupra metaforei / 227 Francesco ROSSI, Arma… habe tua. L'ultima regale concessione di Enea a Lauso / 239 Paola DE SANTIS, 'Sanctorum quicumque legis venerare sepulcrum': forme di comunicazione epigrafica in età tardoantica / 251 Julijana VISOČNIK, Foreigners in the area of Celeia / 275 *** NOTE ŞI DISCUŢII -NOTE E DISCUSSIONI / 299 Nelu ZUGRAVU, Maxentius -creştin? Observaţii pe marginea unei lucrări recente / 299 *** RECENZII ŞI NOTE BIBLIOGRAFICE -RECENSIONI E SCHEDE BIBLIOGRAFICHE / 321 EHUD BEN ZVI et alii, Les recueils prophétiques de la Bible. Origines, milieux, et contexte proche-oriental (Attila JAKAB) / 321; MIHAI BĂRBULESCU, Inscripţiile din castrul legionar de la Potaissa. The Inscriptions of the Legionary Fortress at Potaissa (Nelu ZUGRAVU) / 324; EUSÈBE DE CÉSARÉE, Histoire ecclésiastique. Commentaire, Tome I (Attila JAKAB) / 326; La lettre au service du Verbe. Correspondance de Paulin de Nole avec Ausone, Jérôme, Augustin et Sulpice Sévère (391-404) (Attila JAKAB) / 329; BOETHIUS, Consolarea Filosofiei (Constantin-Ionuţ MIHAI) / 331; CHIRIL DE SCHITOPOLIS, Vieţile pustnicilor Palestinei (Nelu ZU-GRAVU) / 336; SFÂNTUL TEOFAN MĂRTURISITORUL, Cronografia (Nelu ZU-GRAVU) / 338; FRANÇOIS BOVON, Dans l'atelier de l'exégète. Du canon aux apocryphes (Attila JAKAB) / 362; KOSTAS V. KARASTATHIS, Marele Constantin, învinuiri şi adevăr. Studiu istoric (Nelu ZUGRAVU) / 365; PATRIZIA MASCOLI, Gli Apollinari. Per la storia di una famiglia tardoantica (Claudia TĂRNĂUCEANU) / 379; GIOVANNI DE BONFILS, Saggi sulla legislazione ebraica. Per la storia dell'origine dell'olocausto (Iulian MOGA) / 380; La croisée des chemins revisitée. Quand l'«Église» et la «Synagogue» se sont-elles distinguées? (Attila JAKAB) / 383