Documenti per la storia della diocesi e contea di Caiazzo (ante 599-1309), v. V, Napoli 2009 («Archivio di Stato di Napoli. Diocesi Alife-Caiazzo»). (original) (raw)
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La preservazione del patrimonio culturale e dell'ambiente naturale e umano in prospettiva di resiliente salvaguardia identitaria si confi gura, nella attuale fase di omologazione globale, come obiettivo imprescindibile per la sopravvivenza delle diversità e delle specifi cità locali. Praiano è contraddistinta, nella sua evoluzione storica, da un peculiare modello di sviluppo: dopo l'apogeo del Ducato medievale, l'esiguo abitato composto dai due borghi di Pelagianum e Vectica Maior, che nel secolo XVI ascese al rango di Universitas hominum, conobbe -alla stregua degli altri Centri della Costa d'Amalfi -secoli di decadenza e di isolamento, che solo il turismo, nella seconda metà del XX secolo, ha potuto validamente arginare.
2011
domenico antonio d'alessandro-antonio delfino La concessione della chiesa di San Paolo Maggiore ai Chierici Regolari Teatini nel 1538. Nuovi documenti Come è noto agli studiosi, il 4 ottobre del 1532 gli Eletti della città di Napoli chiesero ufficialmente a Gian Pietro Carafa, 1 vescovo di Chieti e futuro papa Paolo IV, di aprire nella capitale del viceregno una Casa del nuovo ordine dei Chierici Regolari Teatini del quale egli era stato uno dei cofondatori, insieme a san Gaetano Thiene; di fronte alle sue perplessità, essi si rivolsero al papa Clemente VII. 2 Il pontefice, l'11 febbraio del 1533, ordinò al Carafa e al Thiene con breve apostolico 3 di accogliere la richiesta degli Eletti napoletani di avere «almeno un paro» di padri della nuova Religione. 4 * I due atti notarili sconosciuti agli studiosi e trascritti in questo contributo come docc. 9 e 11 furono rinvenuti da Antonio Delfino nel lontano 1978 nel corso di una ricerca sul viceré don Pietro di Toledo. I due importanti documenti furono sottoposti immediatamente all'attenzione del padre Francesco Andreu, per la grande stima e riconoscenza nutrita verso lo studioso teatino fin dai tempi delle prime ricerche di Delfino sulla chiesa napoletana di Donnaregina nuova, progettata dall'architetto Giovanni Guarini, fratello laico teatino (cfr. a. delfino, La chiesa di Donnaregina nuova, in Ricerche sul '600 napoletano. Saggi vari, Milano, Lanconelli & Tognolli, 1983, pp. 81-121); il compianto padre Andreu seguì questo studio con grande attenzione, sempre prodigo di consigli e d'informazioni. Sebbene in occasione dello scambio di auguri per il Capodanno del 1984 egli manifestò ad Antonio Delfino l'intenzione di pubblicare i due documenti, essi tuttavia sono finora rimasti inediti. Fu pubblicato, invece, un altro importante atto notarile sempre rintracciato da Delfino e subito segnalato allo studioso teatino: esso conteneva la trascrizione di una sconosciuta e più antica lettera di san Gaetano Thiene; cfr.
I vescovi di Caiazzo. Lettere al Capitolo (1474-1749)
2019
L’Archivio Storico della Diocesi di Alife-Caiazzo custodisce una fonte preziosissima costituita da 101 lettere originali spedite dai vescovi ai membri del Capitolo di Caiazzo nel periodo compreso tra il 1474 e il 1749. Dall’analisi di questi documenti emergono dettagli molto interessanti sulle modalità di elezione dei prelati, sul ruolo svolto nell’ambito di importanti affari nazionali e internazionali e sulla loro attività diplomatica. Al di là di questo, le missive caiatine completano il quadro delle nostre conoscenze su diversi versanti offrendo risposte o prospettive di lettura alternative, ad esempio, sul mecenatismo culturale e artistico di cui i vescovi si fecero promotori, soprattutto durante il Rinascimento, al fianco di importanti personaggi dell’epoca. La lettura di queste lettere consente, pertanto, di varcare i confini più intimi della personalità di canonici e prelati nonché di percepire i tratti più autentici della loro attività pastorale e della loro dimensione socio-culturale. Questo volume offre al lettore l’edizione, corredata di apparato critico, delle lettere vescovili facenti parte della Serie Corrispondenza e si propone di mettere a disposizione del pubblico uno strumento di fluida ed immediata consultazione.