La Chiesa immaginata dal Concilio. Le indicazioni ecclesiali, dogmatiche e pastorali, della Lumen gentium (original) (raw)

Ecclesiologia fondamentale del Vaticano II: Spunti di riflessione alla luce della ricezione della Lumen gentium

2015

In the light of a synthetic analysis of the different lines of interpretation of Lumen gentium that have emerged during the post-conciliar period, the Author reflects on the relevance of the Constitution not so much by taking into account the individual positions assumed by the document, or the various formulations within it, as much as the fundamental perspective offered by its principle ideas and intuitions. Basic to this approach is the presupposition that this foundational perspective – which can be considered as a kind of “fundamental ecclesiology” – stands out with sufficient clarity when the teaching of Vatican II is interpreted against the horizon of a dynamic fundamentum fidei: the self-revelation of the triune God in Jesus Christ (cfr. Dei Verbum). By referring to K. Rahner, in particular to his hermeneutic of the “Real Symbol” with reference to Christ and the Church, the Author demonstrates how a consequential fundamental theological interpretation of Lumen gentium, attentive to the truth of trinitarian Revelation, continues to stimulate current ecclesiological research, advancing it toward new, promising developments. Alla luce di una sintetica disamina delle differenti linee di interpretazione della Lumen gentium emerse durante il periodo postconciliare, l’Autore riflette sull’attualità della costituzione, intravedendola non tanto nelle singole prese di posizione o nelle formulazioni del documento quanto piuttosto nell’impostazione di fondo delle sue principali idee e intuizioni. Si parte dal presupposto che tale impostazione – da considerare una sorta di “ecclesiologia fondamentale” – si stagli con sufficiente chiarezza quando la dottrina del Vaticano II viene interpretata nell’orizzonte del dinamico fundamentum fidei: l’autorivelazione di Dio triuno in Gesù Cristo (cfr. DV). Facendo riferimento a K. Rahner, in particolare alla sua ermeneutica del “simbolo reale” riferito al Cristo e alla Chiesa, l’Autore mette in luce come una conseguente interpretazione teologico-fondamentale della Lumen gentium, svolta alla luce della verità della Rivelazione trinitaria, sia in grado di continuare a stimolare l’attuale ricerca ecclesiologica, spingendola verso nuovi promettenti sviluppi.

Chiesa e santità nella Lumen gentium

Caltagirone, Calogero - Pasquale, Gianluigi (edd.), Ecclesiologia dal Vaticano II, pp. 899-914, 2016

L'omaggio che rendiamo tutti molto volentieri alla Prof.ssa Militello coincide quasi con il 50° anniversario della promulgazione della Cost. Dog. Lumen gentium del Vaticano II.

La Chiesa, Popolo di Dio in cammino nella storia. La Costituzione Dogmatica sulla Chiesa Lumen Gentium, Tau Editrice, Todi 2015

A 50 anni dalla promulgazione della costituzione dogmatica Lumen Gentium, il documento più importante del Concilio Vaticano II dal punto di vista dottrinale, è forse possibile cominciare a recepirne senza timori la novità e le potenzialità per una autentica riforma pastorale e missionaria della Chiesa. Piuttosto che un commento capitolo per capitolo, il presente contributo opta per una presentazione tematica e trasversale del documento volta a coglierne le linee di forza teologiche in maniera accessibile e sintetica, con particolare attenzione alla dinamica trinitaria, comunitaria e missionaria. Quest’ultima è completata con un commento del decreto Ad Gentes.

Amministrazione dei sacramenti secondo il Codice dei Canoni delle Chiese Orientali: una possibile dimensione ecumenica

In recent times the migration to Western Europe has assumed a particular relevance. As a result of this phenomenon, groups of persons or individuals belonging to different ethnicities and religious denominations are in contact with a new, yet different, reality. On the other hand, precisely because of the globalization phenomenon, the contemporary man can move quickly and over long distances. These situations provide opportunity for new and different experiences in terms of living one’s personal religious belief or the manifestation of the religious sentiment; however it does not offer the practice of the sacraments as a concrete form of the manifestation of the faith. Starting from these premises, and for a better understanding, the author of the article proposes a review of the canonical legislation on these issues. The norms governing communicatio in sacris in the Code of Canons of the Eastern Churches are thus presented from a practical perspective of the administration of the sacraments, providing an overview of an argument, perhaps little known, but very important at the same time: the observance with fidelity of their own denominational convictions and the exclusion of any danger of religious indifference or error in the administration of the sacraments under particular conditions.