Barbaglia, Silvio - «Darai la tua vita per me?» Una rilettura della triplice domanda di Gesù a Simone di Giovanni (Gv 21, 15-19) (original) (raw)

Accostando Gv 21 il lettore attento è condotto in sentieri pubblici e privati, in parole rivolte ai più e in dialoghi di intimità. Diversi livelli narrativi si intersecano lungo l'intero brano al punto d'aver indotto da tempo i critici letterari a ipotizzare una redazione composita e non unitaria del testo. Al di là di questi problemi legati alla genesi e genealogia testuale, vogliamo occuparci di un solo passaggio nel più ampio spazio letterario del capitolo 21. L'episodio è quello narrato al seguito della pesca miracolosa sul lago di Tiberiade quando Simon Pietro viene interrogato direttamente da Gesù su aspetti decisivi, intimi e, potremmo dire, da lettori moderni, anche imbarazzanti. La triplice domanda sull'amore rimbalza all'attenzione dei fedeli da millenni attraverso la lettura pubblica ecclesiale e la meditazione personale, eppure non cessa mai di stupire e, appunto, di imbarazzare. Leggendo Gv 21 sorge nel lettore, dunque, l'impressione di un "cambiamento di registro", da una parola pubblica a una parola che entra nell'intimo, nell'incontro faccia a faccia. «Io vado a pescare», dice Pietro, «Veniamo anche noi con te», rispondono solidali gli altri sei con lui. Segue l'incontro con il risorto che convoca centocinquantatre grossi pesci proprio là dove per una notte intera nulla si poteva pescare, senza la Parola del risorto. Sono insieme in compagnia ma, all'indicazione del discepolo che Gesù amava «È il Signore!», Pietro si scosta da loro, si getta in acqua, e va verso il suo Signore, lasciando amici, barca e pesci. Dopo aver mangiato -potremmo dire, parafrasando il passo dell'intimità di Cesarea di Filippo (Mt 16,22 par. Mc 8,32) -Gesù "prese in disparte" Pietro e gli disse: «Simone di Giovanni, mi ami tu…?». Tale ingresso nella relazione frontale, faccia a faccia, costituisce una struttura importante nella tradizione biblica: stare di fronte al Signore, sostare con lui, da lui accogliere ancora parole che vanno diritte verso il cuore della persona amata, perché disposta a continuare a seguire il suo Signore, nonostante il rinnegamento di quella notte. L'esito del dialogo scaturirà nel comando «Seguimi!» (Gv 21,19b); Pietro, allora, non potrà più vedere Gesù in volto, ne vedrà solo "le spalle", come Mosè sul monte poté osservare solo il passaggio di Dio, "le sue spalle", la sua "presenza assente". Vedere "le spalle" dopo aver contemplato il volto è la condizione della Chiesa in comunione e in missione. Prima di giungere all'esito dell'itinerario è necessario volgere l'attenzione non solo alla trama di questi pochi versetti, ma soprattutto ad alcuni grossi problemi di traduzione e di comprensione del testo, come la tradizione manoscritta ce l'ha consegnato.