Una quadreria borghese nella Campobasso di inizio Settecento (2016) (original) (raw)
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Un reperto di famiglia di casa Pietrantuono-Faivano, a testimonianza della vivacità commerciale della Napoli borbonica, tra documenti di banca, notai, monti ereditari e le eterne, immancabili liti degli eredi, certificate nelle altrettanto immancabili allegazioni forensi...
L'articolo propone un'analisi del terzo romanzo di Alba de Céspedes, Quaderno proibito (1952). Particolare attenzione è dedicata alle modalità di pubblicazione dell'opera, uscita a puntate su un rotocalco molto popolare: una scelta letta come sintomo della volontà dell'autrice di colloquiare con un pubblico ampio e sessualmente connotato. Si analizza quindi la struttura del romanzo: se ne rilevano sia le strategie costruttive atte a entrare in sintonia con il pubblico vasto delle lettrici, sia i richiami a diversi generi romanzeschi (Diario, Familienroman, Bildungsroman, romanzo sentimentale, romanzo sociale) che de Céspedes sfrutta per conferire forza estetica al suo messaggio.
Quando Lady Craven nel 1789 visitò il Casino di Carditello ancora in fase di costruzione, notò immediatamente nel progetto tutto lo <<spirito, ilgusto, il buon cuore>> del Rel. Arredato nel 1791 con mobili provenienti dalla Francia e dalla Spagna e decorato con l'impiego di numerosi aftigiani ed aftisti locali, l'edificio fu abitato sin dal L792. Nature morte e cacce, costituivano il fi lo conduttore dell'intero impianto decorativo, che si profilava sin dalle scale e si riproponeva in tutto lAppartamento Reale2. Completavano la decorazione numerosi quadri scelti, tra quelli conservati a Capodimonte, con la superuisione di Jacob Phillip Hackeft (1737-L507), già pittore di camera dal L782 e direttore dei lavori nella decorazione di Carditello. La notizia si ricava da una nota spese3 del t79I a firma dello stesso Hackert, che ci informa che i dipinti furono > e trasportati in due casse. Trasferiti insieme agli arredi nel 1931 in varie strutture, museali e non, dopo che la tenuta fu donata dalla Casa Savoia all'Opera Nazionale dei Combattenti (1919) e poi al Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno (1948), così decontestualizzati, sono rimastia lungo non identificati4. L'impoftanza del patrimonio mobile di Carditello è fino ad oggi apparsa secondaria rispetto alla valenza storica e architettonica della splendida dimora settecentescas. Tuttavia, come si sd, contenuto e contenitore hanno rappofti di reciproca appaftenenza che non possono essere ignorati e che sono fondamentali per conoscere la storia di una collezione. La volontà di chiarire questi legami è stata la guida per un appassionante lavoro di ricostruzione della quadreria che del Real Casino di Carditello. Settecento abbelliva le sale del Real Casino attraverso gli inventari storici. Tutto ciò ha comportato uno studio laborioso e paziente e una certa dose di intuito nellhssociazione dei dati, spesso imprecisi e approssimativi, all'i mmagine6.
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Le vicende del palazzo della Loggia nel Settecento La notte del 19 luglio 1766, come annotò l'abate architetto Gaspare Turbini, «cadde l'armatura del tetto da coprirsi di piombo di fronte alla piazza della gran
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La costruzione del paesaggio agrario nell'Età moderna, collana "Quaderni", edizione Istituto Alcide Cervi Gattatico (RE), Agosto 2012 191 Molise: paesaggi nel Settecento dott.ssa Valeria Cocozza Dottoranda di ricerca in "Storia della società europea (XIV-XIX secolo)" Università degli Studi del Molise