Screening cognitivo con il Test Neuropsicologico Prescolare (original) (raw)

Valutazione cognitiva psicosociale PIC

L'articolo propone la valutazione in itinere della riforma della Presa in Carico (PiC) della cronicità e fragilità in Lombardia approvata nel 2017. A tre anni dall'inizio è possibile una prima valutazione della fase di implementazione della PiC. L'articolo ricostruisce e commenta gli esiti della riforma alla luce delle scienze sociali e organizzative: vengono analizzate le scelte dei destinatari e degli attuatori nella cornice concettuale dall'economia comportamentale, dai processi decisionali e dei concetti di lealtà, defezione e protesta della sociologia economica, con particolare riferimento alla relazione tra pazienti cronici, medici di medicina generale, gestori organizzativi e clinical manager ospedaliero. In January 2017, the Lombardy regional council approved the chronic illness and fragility management reform. Three years after the reform's launch, it is possible to conduct a first appraisal of its implementation. This article reconstructs and comments on the results of the reform, using the conceptual framework of decision making and socio-relational. These choices are examined in light of the social and organizational sciences, touching on decision processes as described by behavioural economics, cognitive psychology and the concepts of loyalty, defection and protest applied to the relationship between chronic patients, general practitioners and hospital clinical managers.

La diagnosi testologica: test neuropsicologici, test d'intelligenza, test di personalita, testing computerizzato

1989

Psicologia clinica è uno strumento di consultazione che offre a chi si accosta per la prima volta ai diversi temi della diagnosi, dei trattamenti, della ricerca, le nozioni di carattere generale, presentate attraverso una revisione della letteratura internazionale, dai testi fondamentali o storici fino ai lavori più recenti. Allo stesso tempo, grazie all’introduzione di lavori dal respiro più ampio, che stimolano il giudizio e la riflessione critica, Psicologia clinica offre anche al professionista esperto un’occasione di confronto con le opinioni, le interpretazioni, i metodi di lavoro di alcuni fra gli autori più rappresentativi per ciascuno argomento. L’articolazione in cinque volumi è stata concepita in modo che ciascuno di essi mantenesse una propria autonomia e potesse essere consultato indipendentemente dagli altri, anche se la concezione unitaria dell’opera consente, su molti temi, la possibilità di una lettura “trasversale”, per acquisire informazioni più estese e approfond...

Appunti neuropsicologia

CAPITOLO 1:I METODI D'INDAGINE La neuropsicologia studia le funzioni cognitive in pazienti con confermato o sospettato danno cerebrale; dal punto di vista clinico ha come scopo la valutazione, la diagnosi, e la gestione di pazienti neurologici. La neuropsicologia si configura come una scienza autonoma in cui gli aspetti clinici e di ricerca si integrano nel tentativo di comprendere le basi neuronali dei processi cognitivi. La neuropsicologia scientifica nasce nella seconda metà dell'Ottocento con lo studio dei singoli casi neurologici. La data ufficiale viene fissata nel 1861 anno in cui Broca stabilisce la sede del linguaggio. Poco dopo Wernicke ideò un modello che distingueva un centro per le immagini acustiche e uno per le immagini motorie, localizzati in aree diverse del cervello, ma connesse tra loro. Lesioni al centro sensoriale (immagini acustiche) avrebbero creato disturbi nella comprensione, invece una lesione al centro motorio avrebbe prodotto disturbi nella produzione linguistica. Wernicke, in base a questo modello, riuscì a prevedere un terzo tipo di afasia, quella di conduzione, legata a lesioni che disconnettessero il centro sensoriale da quello motorio, e caratterizzata da un deficit specifico della ripetizione. L'afasia di conduzione venne descritta per la prima volta da Lichtheim(1885). Tale approccio diagrammi sta, secondo il quale disordini specifici potevano dipendere da lesioni cerebrali localizzate, e secondo il quale le funzioni sono localizzabili, fu ampiamente criticato perché prescientifico. Negli ultimi anni, la maggior parte delle ricerche neuropsicologiche, ha riguardato lo studio di gruppi di pazienti. Lo studio dei gruppi permette , una volta isolata la variabile da studiare, di eliminare la variabilità casuale dipendente dalle caratteristiche individuali, sai precedenti che successive alla lesione. Inoltre, si è ricorso al confronto della prestazione del gruppo patologico, con quella di soggetti non cerebrolesi. Questo per evitare di attribuire un significato patologico ad un errore che può essere compiuto anche da soggetti normali. Un primo criterio per formare un gruppo è quello di scegliere i pazienti i n base alla sintomatologia. Un secondo criterio tiene conto della sede della lesione cerebrale. I pazienti oggetto di attenzione di tale disciplina sono soggetti che hanno sviluppato le funzioni cognitive(linguaggio, memoria, ragionamento astratto) che hanno subito un danno cerebrale(acuto:ictus o emorragia; o neurodegenerativo: demenza corticale, sottocorticale, sclerosi multipla; o neoplastico: lesioni da tumori o cancri). La neuropsicologia cognitiva si basa su delle assunzioni:-Si assume che ci sia un alto gradi di specializzazione della corteccia cerebrale.-Si assume che le abilità cognitive complesse siano costituite da un insieme di moduli individuali.-Si assume che il danno cerebrale possa danneggiare selettivamente tali moduli. Il primo punto sostiene che il cervello umano è costituito da due emisferi cerebrali(dex e six) connessi da una serie di fascicoli nervosi,il principale dei quali si chiama corpo calloso. Il corpo calloso è la struttura più importante e presenta due tipi di connessioni: connessioni omotipiche ed etero tipiche. Le prime connettono punti corrispondenti dei due emisferi, mentre le seconde connettono aree funzionalmente simili, ad esempio adibite ad una stessa funzione o coinvolte in una medesima modalità. Modalità visiva: le vie nervose subiscono un parziale incrociamento a livello del chiasma ottico e ciò fa si che quelle che originano nelle due emiretine temporali raggiungano le cortecce visive dallo stesso lato, mentre quelle che originano dalle due emiretine nasali raggiungano le cortecce visive del lato opposto. Modalità acustica: tecnica della stimolazione dicotica consiste nella presentazione simultanea di due stimoli diversi alle due orecchie. Modalità olfattiva: l'organizzazione delle vie olfattive è caratterizzata da proiezioni ipsilaterali, pertanto uno stimolo olfattivo presentato ad una narice è convogliato direttamente all'emisfero

Test neuropsicologici per l’analisi dei deficit linguistici

Chimera, 2022

This contribution aims at showing the relevance of linguistic analytical tools applied to neuropsychological assessment tests. After a presentation of main neuropsychological tests, a pilot study concerning one case study is presented, where a mixed methods (quantitative and qualitative) approach is applied. This pilot study is intended to be functional for further methodological reflection. The paper urges thus for a greater integration between neuropsychological assessment and linguistic analysis.

Riassunto Manuale di Neuropsicologia

Neuropsicologia: studia il rapporto tra mente e cervello -CARTESIO 1600 => il cervello è la sede della mente, ma è anche il punto di arrivo delle informazioni sensoriali ed è il punto di partenza dei comandi motori volontari. Primo modello. -BROCA 1860 => prima correlazione anatomo-funzionale linguistica. -WERNIKE 1874 => seconda altra correlazione anatomica. -FRITSCH e HITZIG 1870 => prime stimolazioni della corteccia frontale che si scopre controllare i movimenti degli arti controlaterali. -LIEPMANN 1900 => descrizione dei diversi tipi di aprassia. Altri studiosi a favore della localizzazione delle funzione cerebrali: Bianchi, Munk, Ferrier. -PAVLOV 1927 => cerca una spiegazione neurofisiologica dei circuiti cerebrali (Watson, Thorndike). 1) Sostituisce la mente cartesiana con le connessioni innate e apprese.

Contributi di neuropsicologia: elevate capacità/ Gifted

Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, 2020

La neuropsicologia è un campo di psicologia e neuroscienze che studia le relazioni tra il sistema nervoso centrale, il funzionamento cognitivo e il comportamento. Fin dall’inizio, i ricercatori nel campo hanno cercato scansioni comprensive dell’anatomia del cervello e della sua correlazione con le capacità cognitive. La neuropsicologia è in costante progresso e trasformazione, e quindi, i risultati di questa scienza offrono un supporto sempre più teorico e metodologico per i professionisti e consentono interventi e trattamenti più appropriati per i pazienti. Nonostante i progressi nella ricerca sulle capacità cognitive, ci sono attualmente difficoltà per quanto riguarda il riconoscimento di individui con elevate competenze/Giftedness. Inoltre, in molte volte, l’EC/G è confuso con i disturbi. Per questo motivo, questo studio bibliografico presenta i principali contributi della neuropsicologia all’identificazione e allo sviluppo di persone con EC/G, denotando gli aspetti storici, i pr...

Guida alla diagnosi neuropsicologica clinica nell'adulto

2021

La Guida alla diagnosi neuropsicologica clinica nell’adulto si rivolge innanzitutto agli studenti di neuropsicologia dei corsi di laurea magistrale e ai futuri professionisti che frequentano le scuole di specializzazione in neuropsicologia, nonché agli psicologi che operano in ambito neuropsicologico. Il manuale offre una trattazione dettagliata degli strumenti di valutazione neuropsicologica per i principali domini cognitivi di interesse clinico e di ricerca, con l’obiettivo di fornire agli studenti e agli specialisti uno strumento utile e pratico da consultare durante la scelta dei test da utilizzare in fase di valutazione, conoscendone potenzialità e limiti (dalla Prefazione di Gabriella Bottini).

Ma si fanno i conti con il carico cognitivo?

Le applicazioni dell’e-learning alla scuola sono talvolta caratterizzate da un approccio principalmente tecnologico e dalla mancanza di modelli teorici e metodologie di Instructional design di riferimento. La teoria del carico cognitivo è un recente sviluppo nel campo dell’Instructional design che fornisce un insieme di principi di progettazione didattica applicabili ad un vasto insieme di situazioni e che consentono di migliorare l’efficienza dell’apprendimento e quindi la qualità didattica degli interventi. Il concetto di carico cognitivo si basa sull’interazione fra contenuti, studente e ambiente di apprendimento e, in particolare, sulle caratteristiche e i limiti dell’architettura cognitiva umana.