Generazione di mezzo (original) (raw)
Il procrastinarsi dei tempi di studio e di formazione e la difficoltà crescente ad inserirsi stabilmente nel mercato del lavoro si collegano, nelle generazioni più giovani, ad un diffuso allungamento dei tempi necessari alla uscita dalla famiglia di origine ed alla costruzione di una indipendenza economica. Sembra difatti che si sia andato affermando un modello di desincronizzazione della transizione caratterizzato dal superamento della sequenza lineare – più o meno rigida – degli eventi che in passato caratterizzavano il “diventare adulti”. Le traiettorie di vita familiari e lavorative si dimostrano oggi complesse e diversificate e alternano o sovrappongono esperienze di studio con esperienze di lavoro. I confini frastagliati dei processi verso la costruzione di una autonomia familiare passano attraverso scelte che vanno ad attivare capitali individuali e risorse familiari e che delineano risposte assai diverse che si riflettono e si alimentano nella molteplicità di strategie perseguite. Il contributo si prefigge, anche grazie agli esiti dell’indagine ISFOL sulle transizioni scuola-lavoro, di delineare i perimetri di questa costa frastagliata offrendo una fotografia dei 30-34enni: non più giovani per le politiche, non già adulti per una piena autonomia individuale, dovrebbero rappresentare la risorsa più preziosa per il mercato del lavoro e per la società civile sia in termini di bagaglio esperienziale già maturato sia per il portato di innovazione e di entusiasmo. È su questa aspettativa che si misurano le principali contraddizioni.