Le due stanze della storia (original) (raw)

Una storia a due dimensioni

"Pedagogia più didattica", 2010

Reflection on the forms and the communication of historical knowledge in an educational perspective

Capitoli 1-2 storia

Primo capitolo storia dell'innovazione :Introduzione Colonialismo e sviluppo economico Il COLONIALISMO è il dominio esercitato da un popolo su un altro popolo estraneo mediante lo sfruttamento economico, ideologico e politico per la differenza di sviluppo esistente fra i due. (cit Strangio) Per sviluppo economico, invece , non si intende necessariamente lo sviluppo del MODELLO OCCIDENTALE (europeo nell'800') bensì il grado di crescita nella demografia, nelle strutture di produzione (FABBRICA) e nello sfruttamento delle risorse, dunque nei nuovi mezzi di produzione e quindi quel modello di sviluppo che propone un cambiamento RADICALE. Ed è per tale motivo che si tende a sovrapporre il concetto di sviluppo economico con quello di industrializzazione (proprio perché questa fu il motore di avvio dello sviluppo economico europeo). Lo studio dello sviluppo economico interessò diverse scuole di pensiero (tedesca) e si giunse alla conclusione che la crescita non è mai lineare ma è contraddistinta da fluttuazioni/ variazioni di breve periodo. I fattori che hanno dato origine al colonialismo sono :-Il processo di industrializzazione iniziato in Inghilterra verso la fine del 1700 soprattutto con il passaggio da un sistema mercantilistico basato sullo scambio di beni in cambio di beni con altrettanto valore, ad un sistema capitalistico e dunque fondato sul CAPITALE come risorsa primaria di costituzione e alimentazione/ sopravvivenza delle realtà ;-il cambiamento della struttura produttiva del Paese basata sull'INDUSTRIA che aveva bisogno di input per la produzione, tali input vennero cercati proprio in quei territori dove successivamente avvenne la colonizzazione. E questo perchè Paesi come l'Africa, La Cina, L'india e il Giappone erano potenze il cui valore verteva prevalentemente sulle risorse naturali del territorio e pertanto si rivelarono per Inghilterra, Francia e America, serbatoi di ricchezza a cielo aperto; non tralasciando il fatto che per approvvigionarsi di tali risorse i Stati maggiori potevano sfruttare una manodopera a basso costo.-Successivamente oltre agli input produttivi servivano dei mercati di sbocco dove poter destinare la produzione e dunque gli output realizzati dalle industrie emergenti. E fu proprio per tale principale motivo che gli Stati maggiori del tempo, prima in assoluto l'Inghilterra diedero vita ad una politica espansionistica verso territori non ancora sfruttati e ricchi di potenziali risorse strategiche. Teorie del 19esimo secolo Il 19esimo secolo è stato il secolo dell'esplosione delle teorie evoluzionistiche di cui il suo maggior esponente è Darwin con l'opera l'origine della specie. Nella sua opera vengono esposti concetti come la competizione, lotta per la sopravvivenza e di evoluzione attraverso l'adattamento. Con il darwinismo si finì per spiegare ma soprattutto per giustificare l'ascesa dell'Europa nel mondo attraverso il gioco aggressivo della popolazione più forte e quindi si finì per accettare le guerre come necessità storiche. Harmand, teorico francese, scriveva invece che la conquista è necessaria per la lotta all'esistenza che viene imposta non soltanto dalla natura , la quale ci condanna a perire o a conquistare, ma anche dalla nostra civiltà. Hermand inoltre riteneva che la connessione tra crescita sociobiologica e sviluppo economico rendesse del tutto inevitabile l'espansione oltremare e che tutti gli uomini per tanto dovevano accettare questo fatto inevitabile. In questo periodo si radicò inoltre un forte senso di nazionalismo, strettamente intrecciato con l'imperialismo, esso assunse forme diverse in diversi paesi:-In inghilterra assunse il volto del mito della missione imperiale britannica ovvero la pax britannica da imporre ai popoli di colore per inserirli nella civiltà-in Germania si basava sul concetto di tramonto dell'era della competizione pacifica tra gli Stati, alla quale erano subentrate la lotta all'esistenza, la supremazia e la conquista di spazi vitali per soddisfare la sete di dominio.-In Francia si tennero vivi i propositi di rivincita contro la Germania Le teorie nazionaliste e colonialiste facevano ampio ricorso alle teorie razziste. L'inventore di tali teorie fu il francese Gobinou che affermava l'esistenza di una gerarchia fra le razze e più concretamente della

Tra archivi e storia

Fonti storiche e letterarie – Edizioni cartacee e digitali

I due volumi sono dedicati ad Alessandra Contini Bonacossi dall’Associazione “Archivio per la memoria e la scrittura delle donne”, che dal 2007 porta il suo nome. Essi comprendono un profilo biografico, arricchito dall’elenco delle sue numerose pubblicazioni, ai quali seguono trentadue saggi scritti da studiosi che hanno condiviso con lei ideali e interessi culturali di ricerca e di studio e scritti di suoi familiari che compongono l’‘album di famiglia’. Nella raccolta, oltre alla varietà delle tematiche affrontate in un ampio arco cronologico – i saggi vanno dal medioevo all’età contemporanea –, dominano la riflessione storiografica e interpretativa su fonti documentarie, iconografiche, letterarie e temi come la diplomazia medicea, l’età lorenese e la storia di genere, nell’ambito dei quali Alessandra ha dato importanti contributi con i suoi studi.

Fatti e idee tra cronaca e storia: su due diari di guerra sofficiani

2009

Host Document: Civiltà Italiana. Pubblicazioni dell Associazione Internazionale Professori d'Italiano. Nuova serie 5/Tempo e memoria nella lingua e nella letteratura italiana. Atti del XVII Congresso AIPI Ascoli Piceno, 22-26 agosto 2006. vol: Vol. IV: Poesia, autobiografia, ...

Le ragioni della storia. Tra due bilinguismi

L'italiano del diritto è nato e s'è sviluppato sempre in confronto con una lingua antagonista: prima con il latino e per un lungo tratto della sua storia; poi con il francese; poi ancora con il tedesco. Il rapporto con la lingua diversa è sempre servito di stimolo e come strumento di evoluzione. Lo sviluppo e l'accrescimento hanno riquadrato insieme la lingua e le idee che le parole nuove o rinnovate cominciavano a esprimere: in un nodo intricato di cause ed effetti che non sempre è facile sciogliere. Il più recente interlocutore dell'italiano giuridico è l'inglese, e i problemi diventano maggiori: perché non c'è più, come in passato, solo da mettere in relazione due lingue diverse all'interno del medesimo ordinamento, ma ogni lingua è, ai giorni nostri, portatrice di valori, istituti e storie che appartengono a ordinamenti diversi e c'è bisogno di trovare una conciliazione. Chissà se potranno essere utili le tecniche e le strategie elaborate in passato.