La Chiesa italiana di Londra nella seconda metà del '500. Note su Alberico Gentili e altri esuli italiani religionis causa, in Alberico Gentili. "Responsability to Protect": nuovi orientamenti su intervento umanitario e ordine internazionale, (Macerata, Eum, 2015), pp. 175-194 (original) (raw)

G. MINNUCCI, Jean Hotman, Alberico Gentili, e i circoli umanistici inglesi alla fine del XVI secolo, in Studi di Storia del diritto medioevale e moderno, 3, a cura di F. Liotta, Monduzzi editoriale, Milano 2014, pp. 203-262. Frontespizio + Testo

Il saggio intende dimostrare che, subito dopo la pubblicazione, da parte di Alberico Gentili, dei De iuris interpretibus Dialogi sex (1582) e delle Lectiones et Epistolae (1583-1584) i rapporti fra Jean Hotman e il giurista di San Ginesio divennero molto difficili e burrascosi. Lo dimostrano alcune epistole scritte da Hotman ad autorevoli giuristi (ad es. Bodin), e ad alcuni umanisti (Bergmann, Payne, Cuffe, Th. Savile) contenenti critiche molto dure e severe ai Dialogi gentiliani. Malgrado ciò, e malgrado le opposizioni dei puritani, Gentili riuscirà ad ottenere la cattedra di Civil Law a Oxford.Il saggio contiene anche notizie circa il tentativo compiuto, dal Gentili, di ottenere un insegnamento a Tubinga nel 1580.

Giovanni MINNUCCI, Diritto e teologia nell’Inghilterra elisabettiana. L’epistolario Gentili – Rainolds (1593-1594), pp. LXII+298 ( Studi “Pietro Rossi”, 5 ); ESI, Napoli, 2021. Frontespizio. Premessa. Indice.

2021

Alberico Gentili, giurista italiano esule in Inghilterra e, dal 1587, regius professor di civil law a Oxford, fin dalla metà degli anni Ottanta del ‘500 entra in conflitto con il teologo puritano John Rainolds. Dopo la pubblicazione da parte di Gentili di alcune opere nelle quali si affrontano, fra gli altri, i temi della liceità del mendacio, e delle rappresentazioni teatrali, fra i due dottori oxoniensi si sviluppa una controversia, attestata da un carteggio, per complessive otto lettere (7 luglio 1593 – 12 marzo 1594), oggi conservate nel ms. 352, pp. 183-307, del Corpus Christi College di Oxford, che Giovanni Minnucci ha criticamente edito in questo volume. Come viene illustrato nell’apposita Introduzione, nel corso della corrispondenza entrambi gli autori si confrontano, talvolta assai duramente, non solo sui temi sopra richiamati, ma soprattutto sulle competenze del teologo e del giurista, e sul ruolo pubblico che le discipline da loro professate avrebbero dovuto svolgere nell’Inghilterra elisabettiana e nella mutata realtà politica dell’Età moderna. L’edizione dell’epistolario è corredata, a pié di pagina, da un apparato di note, nel quale si individuano le fonti utilizzate, i rinvii alle opere e alle lettere precedenti, le numerose connessioni testuali con alcune opere pubblicate da Gentili successivamente: tutto ciò attesta che le epistole costituirono, per il giurista italiano, la base da cui muovere per la stesura del De actoribus, del De abusu mendaci, del I Libro del De nuptiis (1599-1601). Completano il volume gli Indici delle Fonti normative, scritturali, dei nomi di persona e di luogo.

G. Minnucci, Una lettera inedita su questioni teologiche di Alberico Gentili al padre Matteo con un Sonetto dedicato alla Regina Elisabetta I d’Inghilterra (18 settembre [1592?]), "Historia et Ius", 8 (2015), paper 11.

SOMMARIO: 1. Premessa. - 2. Il testo manoscritto: sua presumibile datazione. - 3. Alberico indica al padre i testi agostiniani relativi all’origine dell’anima. - 4. I quattro Sonetti già noti di Alberico Gentili. - 5. Una contestualizzazione storica: la polemica diritto-teologia negli anni 1593/1594. - 6. Il Sonetto inedito alla Regina Elisabetta I d’Inghilterra: le probabili ragioni della sua redazione. - Appendice. ABSTRACT: The Bodleian Library in Oxford, MS. D’Orville 617, conserves the draft of a letter written by Alberico Gentili to his father Matteo probably on 18th September 1592. In the letter Alberico shows to the father the Augustinian texts about the origin of the soul: an issue probably debated within the religious and academic circles of London. In the same letter Alberico sends the text of a sonnet dedicated to Queen Elizabeth I, giving a further demonstration of the devotion that he feels towards the Sovereign. Indeed, she received him in 1580 when he was exile and in 1587 appointed him as Regius Professor of Civil Law at Oxford.

G. Minnucci. Da esule a civis anglus. Alberico Gentili e la difficile condizione dello straniero, tra vicende personali e riflessioni dottrinali

Soggettività contestate e diritto internazionale in età moderna, a cura di G. De Giudici, D. Fedele, E. Fiocchi Malaspina, Roma 2023 (Historia et Ius, Collettanee, 9), pp. 13-33, 2023

Alberico Gentili fled from Italy due to his adhesion to the Reformation and arrived in England in 1580. Autographed documents dating back to the early 1580s, and further sources, attest his condition as a foreign citizen, an exile religionis causa. Despite the adversity of the Puritan circles, in particular of the theologian John Rainolds, in 1587 Gentili became regius professor of civil law. However, the conflicts with those circles did not end: in the mid-1590s he continued to experience hostility for being a foreigner. For this reason, between 1594 and 1604, Gentili claimed not only the right of asylum but also the acquisition of English citizenship. The Justinian Roman law and the interpretations of the most authoritative legal scholars (Bartolus of Sassoferrato, Martinus Garati of Lodi, Alexander Tartagni, Andrea Alciato) supported his claims: the necessary and sufficient requirements to be considered civis anglus were represented by his stay in the Kingdom for over ten years and by his tenure at the university. The full book (Soggettività contestate e diritto internazionale in età moderna, a cura di G. De Giudici, D. Fedele, E. Fiocchi Malaspina, Roma 2023 ,Historia et Ius, Collettanee, 9), can be read in open access here: http://www.historiaetius.eu/uploads/5/9/4/8/5948821/de\_giudici\_ebook.pdf