Analisi e prospettive delle primarie presidenziali del 2016: la vittoria di Hillary Clinton e le nuove frontiere della politica americana (original) (raw)

2016, Osservatorio Costituzionale AIC

We provide an analysis of the results of the 2016 US presidential primaries. Hillary Clinton became the first woman in the history of the United States to lead the presidential ticket of a major political party, while Donald Trump, a self-proclaimed political outsider, crashed the GOP, becoming the Republican presumptive nominee in early May. However, Clinton and Trump are among the least liked candidate in American history as both scored net negative ratings in the most recent polls. In this sense, a Trump v. Clinton race is likely to accentuate the divisiveness and polarization of the presidential campaign both at intra-and inter-party level. The 2016 primary process showed in fact a much more polarized electorate and, consequently, both major parties are reconsidering their electoral strategies and political agenda, looking ahead to the fall elections. 1 I Repubblicani avrebbero dovuto tenere la propria primaria in North Dakota il 1° marzo, ma i dirigenti locali del GOP di quello Stato si sono sottratti alle regole imposte dal Partito a livello nazionale, in particolare la Rule 16 delle Rules of the Republican Party adottate dalla Republican National Convention nel 2012 e modificate successivamente il 12 aprile 2013, il 24 gennaio 2014, il 9 maggio 2014 e l'8 agosto 2014. La cosiddetta "binding rule" prevede che i delegati di ciascuno Stato o territorio debbano votare per il candidato vincitore della rispettiva primaria o caucus al primo giro di votazioni alla convention nazionale. Un eventuale voto non conforme al risultato della primaria verrà ritenuto nullo ma conteggiato conformemente al voto che avrebbe dovuto esprimere la delegation in base ai risultati della relativa primaria. Sottraendosi alla Rule 16, il Partito Repubblicano in North Dakota, al pari del GOP in Colorado, in Wyoming, nelle American Samoa e Guam, non ha organizzato alcuna elezione primaria ("presidential preference") e ha lasciato conseguentemente i propri delegati "unbound", ovvero liberi di votare per qualsivoglia candidato sin dalla prima votazione alla convention nazionale, che avrà luogo a Cleveland, in Ohio, tra il 18 ed il 21 luglio. La delegation repubblicana del North Dakota è stata selezionata così da una commissione ristretta, la Committee on Permanent Organization, composta da soli leader locali di partito, nell'ambito di una convention di partito di livello statale tenutasi tra il 1° ed il 3 aprile. La quasi totalità dei delegati selezionati in quell'occasione si è detta favorevole ad appoggiare comunque Ted Cruz. Vedi a tal proposito D. WEIGEL, Ted Cruz claims 18-delegate win after North Dakota GOP convention, in Washington Post, 3 Aprile 2016.