TECNOLOGIE DELLA PRESENZA CONCETTI E APPLICAZIONI (original) (raw)

"CRISI DELLA PRESENZA" E SACRO

Il senso impervio, 2023

Philosopher and anthropologist Ernesto De Martino's notion of "crisis of presence" can be understood both as a fearsome and risky condition to be overcome as soon as possible (through the cultural device of the ritual) but, also and above all, as a condition in which human individuality vacillates; in such existential vacillation the seemingly impossible experience of the sacred opens up. Indeed, the sacred can only show itself where the self-reliance of the subject comes into crisis, and in the void that opens up something appears that goes beyond, to the point of risking overwhelming, subjectivity. This paper then discusses how the notion of "crisis of presence" can be used to develop a theory of the fundamental human experience of the sacred.

Franz Karl Prassl, PRÄSENTATION/PRESENTAZIONE (Allegoria modale)

Campesato. Allegoria modale. L'interpretazione allegorica dell'octoechos come ermeneutica liturgico-musicale nella "Summa de officiis ecclesiasticis" di Guglielmo di Auxerre (Theologia mundi ex urbe. Kleine Schriften / Collected Papers 4), Lit Verlag, Münster, 2021

La Natura delle Rappresentazioni

(Italian) La psicologia sociale è ovviamente una manifestazione del pensiero scientifico, 1) l’individuo normale reagisce ai fenomeni, alle persone e agli eventi nello stesso modo in cui reagiscono gli scienziati o gli statistici; 2) la comprensione consiste nell’elaborazione delle informazioni. (Moscovici) Ovviamente esistono quelle che chiamiamo tendenze cognitive, distorsioni soggettive e tendenze affettive, come sappiamo bene, ma esse sono precisamente tendenze e distorsioni in rapporto ad un modello, a regole che costituiscono la norma. Bower scrive: “di solito usiamo il nostro sistema percettivo per interpretare delle rappresentazioni di mondi che non potremo mai vedere. Nel mondo fatto dall’uomo in cui viviamo, la percezione delle rappresentazioni è altrettanto importante della percezione degli oggetti reali. Per rappresentazioni intendo una configurazione di stimoli fatta dall’uomo volta a servire come sostituto per una visione o un suono che potrebbero darsi in natura. Alcune rappresentazioni sono intese come surrogati dello stimolo, destinate a produrre la stessa esperienza cui potrebbe dar origine il mondo naturale” (Bower 1977, 58) In quanto individui qualunque, senza l’ausilio di strumenti scientifici, noi tendiamo a considerare e analizzare il mondo in modi molto simili, specialmente dato che il modo con cui abbiamo a che fare è sociale da ogni punto di vista. Questo vuol dire che non ci arrivano mai informazioni che non siano state distorte da rappresentazioni “sovraimposte” che conferiscono a oggetti e persone una certa vaghezza rendendoli in parte inaccessibili. Quando contempliamo queste persone e questi oggetti la nostra predisposizione genetica ereditaria, le immagini e le abitudini apprese, le memorie di essi che abbiamo preservato e le categorie culturali che utilizziamo si combinano tra di loro per renderli cosi come gli vediamo. In ultima analisi, essi costituiscono solo uno degli elementi in una reazione a catena di percezioni, opinioni, nozioni, e persino di vite, organizzate in una data sequenza. (Serge Moscovici)

Assoggettamento e soggettivazione / Tecnica e tecniche

Foucault, in uno dei numerosi assestamenti teorici del proprio lavoro affidato agli articoli e alle interviste, suggerisce, precisamente nell'articolo intitolatoLes techniques de soi, come tutto il suo percorso possa essere letto alla luce della griglia d'intelligibilità della tecnica e delle tecnologie, dividendo le tecnologie in quattro grandi gruppi, ciascuno dei quali rappresenta secondo lui una «matrice della ragion pratica» : si tratta de 1) Les techniques de production grâce auxquelles nous pouvons produire, transformer et manipuler des objets ; 2) les techniques des systèmes de signes, qui permettent l'utilisation des signes, des sens, des symboles ou de la signification ; 3) les techniques de pouvoir, qui déterminent la conduite des individus, les soumettent à certains fins ou à la domination, objectivent le sujet ; 4) les techniques de soi, qui permettent aux individus d'effectuer, seuls ou avec l'aide d'autres, un certain nombre d'opérations sur leur corps et leurs âme, leurs pensées, leurs conduites, leur mode d'être ; de se transformer afin d'attendre un certain état de bonheur, de pureté, de sagesse, de perfection ou d'immortalité 1 .

NUOVE TECNOLOGIE E SPAZIO PUBBLICO

S. SALARDI, M. SAPORITI (a cura di/ edited by), Le tecnologie ‘morali’ emergenti e le sfide etico-giuridiche delle nuove soggettività/ Emerging ‘moral’ technologies and the ethical-legal challenges of new subjectivities, Torino: Giappichelli, 2020

Sul problema e la prospettiva.-2. Tecnologia e riformulazione di paradigmi.-3. Tecnologie, diritto, diritti (e democrazia).-4. La sfera pubblica e la dimensione politica della tecnologia.-5. Nuovo spazio pubblico e qualità deliberativa.

Tecnica per un Blackout del Presente

Quaderni D Italianistica, 2001

Per i compagni perseguitati/? aprile 1980", così la dedica che introduce alla lettura di B/ackoz/fdi Nanni Balestrini. Collocazione storica 'forte', di tono politico prima ancora che poetico; ma a questa subentra l'enigma, la possibile chiave di lettura nelle due pagine seguenti che precedono il testo verbale: due diagrammi che rappresenterebbero visualmente e geometricamente la struttura del 'patchwork', in altre parole l'intenzionalità di composizione di Blackout. Si ha un inizio ambivalente, eterogeneo, a prima vista in contrapposizione tra un chiaro movente di lettura e il suo farsi struttura. La presupposta dualità non sembra concedere spazi alternativi all'analisi: l'effetto estetico, se di effetto estetico si può parlare nella 'poiesi' di Balestrini è, verosimilmente, politico? Bisogna risalire allora ai moventi storici e non, alla poetica di Balestrini nel suo dipanarsi attraverso gli anni, alla sua intenzionalità, per cercare di stabilire delle basi possibili di decodificacontestualizzare il testo sia storicamente che come prodotto di un certo fare poetico. Quando appare l'antologia / xsovissiwi, l'attività letteraria italiana è attraversata da un forte bisogno di rinnovamento, sia a livello di stile sia di impegno. Non si tratta semplicemente di un ricambio generazionale ma di una nuova presa di contatto con una realtà economica e politica mutata, com'era quella del dopoguerra, in fase di notevole sviluppo capitalistico, il cosiddetto neocapitalismo. A leggere gli interventi nell'antologia dei poeti che ne fanno parte, la loro posizione è una di continua rottura. Questa presa di posizione ideologica sconfessa apertamente, come abbiamo già visto, il tentativo di Pasolini e degli altri appartenenti alla rivista "(officina" di rifarsi ad una tradizione avente come artefici Pascoli e Carducci. Sanguined nota infatti che: Altrettanto evidente ci sembra che Fintcnzionalità mistificatrice, nella sua storica concretezza sovrastrutturale, articoli i propri strumenti e le proprie tecniche operative in relazione alle possibilità di