ISTITUZIONI DELL'UNIONE EUROPEA DOPO TRATTATO DI LISBONA ISTITUZIONE FUNZIONI COMPOSIZIONE (original) (raw)
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LA DIMENSIONE COSTITUZIONALE DEL DIRITTO PENALE DELL’UE DOPO IL TRATTATO DI LISBONA
Diritto Penale Contemporaneo - penalecontemporaneo.it
Il diritto penale, sostanziale e processuale 2 , è stato per lungo tempo escluso dalle cessioni di sovranità contemplate dai Trattati. Ancora alla fine degli anni novanta, sfogliando un qualsiasi manuale italiano di diritto penale o di procedura penale, sotto la rubrica delle fonti si leggeva (del tutto correttamente) che la (allora) Comunità europea non aveva alcuna competenza in materia e che, al più, la legislazione comunitaria poteva integrare norme penali in bianco, la cui emanazione restava comunque di esclusiva competenza statale.
LE COMPETENZE ESTERNE DELL'UNIONE EUROPEA
The external competences of the EU as adfirmed in the articles 3(2) and 216 of the Treaty on the functioning of the European Union. The jurisdictional process that led to the current discipline.
SUGLI ATTI ATIPICI DELL'UNIONE EUROPEA
La prassi istituzionale dell'Unione Europea conosce l'esistenza di un non indifferente numero di atti non riconducibile né all'art. 288 del Trattato sul funzionamento dell'Unione (di seguito, TFUE), che, come noto, ne disciplina gli atti giuridici di normazione secondaria 1 , né ad altre disposizioni previste dai Trattati istitutivi ad essa relativi.
LE COOPERAZIONI RAFFORZATE NEL DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
LE COOPERAZIONI RAFFORZATE NEL DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA, 2018
L'Europa a due velocità, a geometria variabile, il "nocciolo duro" e le dinamiche di flessibilità sono tutti modi con cui si sottintende in prima istanza alle cooperazioni rafforzate ma che alludono a significati e modalità di operamento delle stesse con evidenti differenze. Fondamentale risulta quindi un'analisi di ciascuna accezione per comprendere come le cooperazioni rafforzate siano inquadrabili in dinamiche comunitarie ottimali. Di Francesco Gaudiosi SOMMARIO: §I. Introduzione-§II. Le cooperazioni rafforzate-§II. Il concetto di flessibilità nell'integrazione europea-§III. Il concetto di flessibilità nell'integrazione europea-§V. Flessibilità e allargamento-§VI. L'origine e le differenti forme di cooperazione rafforzata-§VII. La disciplina normativa delle cooperazioni rafforzate-§VIII. Le prime tre applicazioni di cooperazioni rafforzate-§IX. Il sistema delle relazioni esterne nelle cooperazioni rafforzate §I. Introduzione L'Unione Europea rappresenta il più grande e interessante esperimento politico nell'ambito delle organizzazioni internazionali e del diritto internazionale che sia mai stato compiuto a partire dal secondo dopoguerra. Rappresentando l'Unione un'organizzazione di genere unico nel panorama internazionalistico, esso ha seguito un percorso storico-politico articolato e strutturato su livelli di rapporti inter istituzionali e intergovernativi che costantemente modificano e aggiornano la giurisprudenza in materia. Per tale motivo, parlare di Unione Europea in senso lato, significa parlare di un corpo politico-giuridico ancora in fase di modifiche, miglioramenti e di limiti insiti ad esso. Significa celebrarne i traguardi raggiunti ma al contempo sottolinearne le problematiche di fondo che potrebbero implementare l'efficacia ed il corretto funzionamento dell'UE. Sito web: www.opiniojuris.it Info e contatti: info@opiniojuris.it Redazione: redazione@opiniojuris.it Coordinatore sezione Opinio : Dott. Domenico Nocerino Coordinatore sezione Jus : Avv. Domenico Pone
LE LOBBY E LE MISURE SULLA TRASPARENZA NELL'UNIONE EUROPEA
Il fenomeno della rappresentanza degli interessi a livello comunitario ha avuto inizio già nei primi anni di vita delle Comunità Europee al fine di tutelare gli interessi delle categorie interessate dai processi regolativi del sistema comunitario, ma dalla metà degli anni '80 ha registrato uno sviluppo massiccio. La pubblicazione, nel 1985, del Libro Bianco di Delors "Completamento del Mercato Interno" e l'entrata in vigore, due anni dopo, dell'Atto Unico Europeo hanno favorito la transizione da una rappresentanza degli interessi ancora fortemente nazionale ad una organizzata su base europea. Si è avuta una tale esplosione del lobbying che si è parlato di un processo di lobbyfication del processo decisionale comunitario perché, rispetto all'inizio degli anni '70, alla fine degli anni '80 il numero dei lobbisti che agivano a livello comunitario era cresciuto in maniera esponenziale. Alcune stime elaborate dalla Commissione nel 1992 individuavano già a Bruxelles circa 3000 gruppi d'interesse, comprese più di 500 federazioni europee ed internazionali, per un totale di circa 10.000 persone coinvolte a vari livelli nella rappresentanza degli interessi. Considerando queste stime attendibili, si avrebbe un rapporto 1:1, per cui ad ogni funzionario della Commissione corrisponderebbe un lobbista 1 . L'impennata del numero di lobbisti che operano intorno alle istituzioni comunitarie e la prospettiva di un ulteriore aumento dell'attività e dell'influenza dei gruppi di pressione dovuta al ruolo che il Trattato di Maastricht ha riconosciuto alla consultazione con le parti interessate in ogni fase del processo decisionale, hanno evidenziato in maniera ancor più pressante la necessità di regolamentare l'attività di lobbying a livello comunitario. Così tra la fine degli anni '80 e i primi anni '90 la Commissione e il Parlamento Europeo hanno cominciato a formalizzare i loro rapporti con i lobbisti adottando due strategie differenti, l'una basata sull'autoregolamentazione, cioè sul diretto coinvolgimento dei gruppi d'interesse nella regolamentazione del lobbying, l'altra sull'imposizione dall'alto di alcune regole.
ISTITUZIONI DI DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA – UGO VILLANI
Uno dei primi promotori del progetto di unire gli Stati europei fu il conte Richard Coundenhove -Kalergi, il quale fondò nel 1924 un'associazione denominata Unione paneuropea, avente lo scopo di preservare l'Europa, da una parte, dalla minaccia sovietica e dall'altra dalla dominazione economica degli Stati Uniti. Fondamentalmente furono tre le concezioni che ispirarono tale progetto: 1.