Storia della filosofia occidentale - La reazione al positivismo: il neoidealismo anglo-americano e italiano (original) (raw)

La Filosofia ' in Italia I Positivisti

Quando l' I I febbraio 1881 1'ArdigÒ sali per la prima volta la cattedra di Storia della filosofia nell'Universit8 di Padova,-poteva dirsi gia suUa soglia della vecchiaia, essendo nato il 28 gennaio i828 (a Casteldidone, in provincia di Cremona); e poteva narrare, nellu prolusione la propria biografia intelIettuale, come un simbolo del corso generale della Storia del pensiero umano. Ricordò come. (i) Intorno alla dottrina del17Arcligò si 4 inolto scritto; ma nessuno finora ne ha definito il carattere fondamentale, come si tenta di fare in questo scritto. Ecco la bibliografia piG notevole: T. MA~IANI, Ln psic. come sc. posit. di R. A*, in Filos. sc. ital., vol. IV, 1871 ; A. ANGIULLI, Lu psic. come sc. pou. etc., nella Riu. crit. d i sc. letf. e arti, luglio e agosto I 871 ; D) ERCOLE, La psic. .posit. del prof. R. A., in Filos. sc. it., XXI, 1880 (in questo articoio è rilevato qual-cuno degli equivoci più grossi deil'A.); e La morale dei positivisti del piqof. A., iv...

«Più positivo dei positivisti». Antropologia, psicologia, evoluzionismo in Tito Vignoli

2013

Tito Vignoli (1824-1914) è stato uno dei protagonisti della stagione positivista italiana insieme a figure quali Cesare Lombroso e Paolo Mantegazza. Pensatore dai numerosi interessi, fu psicologo, antropologo, filosofo, storico delle religioni e tra i primi ad abbracciare la teoria dell'evoluzione di Darwin. La sua riflessione è frutto di una feconda contaminazione tra scienze umane e scienze naturali, come dimostra la sua opera principale, "Mito e scienza" (1879). Ben inserito nel circuito culturale dell'epoca, dopo la morte fu però presto dimenticato. Oggi è noto soprattutto per l'influenza esercitata sul fondatore degli studi iconologici Aby Warburg. Questa monografia, la prima interamente dedicata a Vignoli, restituisce profondità al profilo dell'autore, concentrandosi su un aspetto che ha segnato trasversalmente tutta la sua riflessione: l'indagine antropologica e psicologica sulla natura dell'uomo post-darwiniano. Grazie a vaste ricerche d'archivio, il volume fa luce sul lungo ragionamento di un pensatore che in pieno positivismo amava definirsi "più positivo dei positivisti". Riscoprire Vignoli permette di rileggere il fermento culturale di fine secolo da una prospettiva inedita, mettendone in evidenza le complessità.

Storia della filosofia come decolonizzazione

Nelle Vorlesungen über die Philosophie der Geschichte Georg Wilhelm Friedrich Hegel scrive “quando osserviamo lo spettacolo delle passioni e scorgiamo le conseguenze della loro violenza, della loro stupidità, […] quando vediamo nascere il male, la malvagità, il tramonto degli imperi più floridi che lo spirito umano abbia prodotto […] precipitiamo in uno smarrimento morale, in un’insurrezione della bontà d’animo […] [e] possiamo forse proteggerci, o trovare scampo, solo pensando che ormai è andata così, che è destino, che non c’è nulla da cambiare. […] Ma mentre consideriamo la storia alla stregua di un banco da macellaio, sul qual sono state immolate la felicità dei popoli, la saggezza degli stati e la virtù degli individui, ecco di necessità il pensiero si domanda a chi, o in vista di quale fine, siano state offerte vittime in quantità così enorme”.