Il ruolo dell'UNESCO nel promuovere la valorizzazione del patrimonio dell'Umanità e la Cultura della Pace (original) (raw)

Il Patrimonio Mondiale dell’Umanità (UNESCO) e la valorizzazione dei siti “preistorici”

Sezione Di Museologia Scientifica E Naturalistica, 2012

The World Heritage List includes nearly a thousand of so-called Unesco properties, but only a fraction of them is related to the earliest steps of human development. Since 2008, the problem is addressed by the World Heritage Centre. The aim is to include more relevant sites, giving better evidence and more visibility to the very long and complex process of human evolution. Le Patrimoine mondial de l'humanité comprend un millier de biens de l'Unesco, mais une fraction seulement du total concerne les plus anciennes étapes de l'évolution humaine. Une série d'initiatives du Centre du patrimoine mondial, a partir del 2008, s'adresse à ce problème, dans le but justement de valoriser cette très longue et très ancienne période.

Tutela e valorizzazione dei beni culturali nel sistema dei piani di gestione dei siti UNESCO.

La valorizzazione del patrimonio culturale: modelli organizzativi e strumenti Tutela e valorizzazione dei beni culturali nel sistema dei piani di gestione dei siti Unesco di Giuseppe Garzia Sommario: 1. Premessa. I caratteri più rilevanti del piano di gestione dei siti Unesco. -2. Le "guidelines" e il loro recepimento nell'ordinamento interno. -3. La struttura del piano di gestione e il relativo procedimento di approvazione. -4. (segue). La natura giuridica e i suoi effetti. 5. Fruizione e valorizzazione dei siti Unesco. -6. Il piano di gestione e la partecipazione dei soggetti privati.

Il Memorandum d'intesa tra il governo italiano e l'UNESCO per l'istituzione di una task force per la protezione dei beni culturali

Ordine internazionale e diritti umani, 2016, pp. 210-214

Il 16 febbraio 2016, a Roma, il Governo italiano e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO), rappresentati rispettivamente dal Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Paolo Gentiloni, e dal Direttore generale, Irina Bokova, hanno siglato un Memorandum of Understanding per la creazione della Italian National Task Force in the framework of UNESCO's Global Coalition under Unite4Heritage. L'accordo rappresenta un passaggio importante del percorso iniziato nel giugno del 2015 a Bonn, in Germania, durante la sessione annuale del World Heritage Committee, con l'adozione della Bonn Declaration on World Heritage, e dell'iniziativa Unite4Heritage. Con la Dichiarazione, il Comitato della Convenzione per la protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale del 1972 ha condannato i barbarici attacchi commessi dal c.d. Stato islamico dell'Iraq e del Levante (ISIL o Daesh) e l'uso massiccio e indiscriminato di armi e di esplosivi nelle zone di guerra. Tra le zone distrutte, o in pericolo, si fa riferimento ai beni culturali di Hatra, Bamiyan, Timbuktu, Aleppo, Crac de Chevaliers, Bosra, Palmyra, Marib, the Old City of Sana'a e Aden. La Dichiarazione chiede alle parti in conflitto di evitare attacchi indiscriminati e di rispettare i beni culturali e naturali, in linea con gli obblighi che discendono dal diritto internazionale umanitario, dalla Convenzione dell'Aia del 1954 sulla protezione dei beni culturali durante i conflitti armati e dal suo Protocollo del 1999. La Dichiarazione raccomanda, inoltre, al Consiglio di sicurezza dell'ONU di verificare «the possibility of introducing a specific dimension of heritage protection in the mandates of peacekeeping missions where appropriate; delivering for instance complementary training modules focusing on the protection of cultural property both tangible and intangible, during and in the aftermath of armed conflicts».

Patrimonio per la Pace in un Mondo Pieno di Conflitti

Restauro Archeologico (RA­) , 2022

Nonostante gli studi che sottolineano il ruolo dell’UNESCO nella costruzione di un mondo pacifico, il legame tra patrimonio culturale, diritti umani e rapporti sociali, può anche avere un ruolo nei conflitti sociali e/o etnici. Il con-tributo rivela queste dinamiche attraverso un’indagine sugli eventi avvenuti durante il 40° Comitato del Centro del Patrimonio Mondiale, svolto a Istanbul nel luglio 2016 in cui Ani, il sito archeologico armeno è iscritto nella lista dell’UNESCO. Nella stessa riunione, in maniera non ufficiale, sono stati discussi gli interventi dell’esercito turco in un altro sito iscritto nella lista nel 2015 “Paesaggio culturale della fortezza di Diyarbakır” caratterizzato da una popolazione prevalentemente curda. Gli attivisti hanno messo in luce la distruzione del patrimonio e la memoria da parte dell’esercito turco accusando l’UNESCO di indifferenza e di rimanere silente. Il contributo mette in luce le conseguenze politiche e sociali che precedono e seguono i processi di iscrizione nella lista UNESCO World Heritage Site.

Approccio integrato alla valorizzazione partecipativa del patrimonio Unesco della Sicilia Orientale

Questo documento è un estratto della conferenza internazionale sulla valorizzazione del patrimonio culturale che ho tenuto presso l’Università di Boyacá, in Colombia, all’inizio dell’ottobre scorso. L’ho tradotto in Italiano e ho escluso le parti relative al trasferimento delle buone pratiche alla realtà Colombiana. Ho concepito i contenuti relativi al patrimonio dell’umanità della Sicilia orientale come “istruzioni per l’uso”, da sottoporre al confronto con la direzione di progetto, il comitato guida, del quale faccio parte, la rete dei Comuni Unesco e con gli attori chiave partecipi del progetto, anche in vista dei suoi auspicabili sviluppi nell’ambito della Misura 6.7.1 dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale.

Territori e patrimonio culturale - i piani UNESCO

Sommario: 1. Osservazioni introduttive: la protezione dei beni culturali, dal diritto ultrastatuale al diritto dei singoli Stati e ritorno. -2. Protezione e tutela dei pani culturali nel Piano di gestione del comune di Vicenza e delle ville palladiane. -3. Protezione e tutela dei beni culturali nel Piano di gestione del comune di Verona. -4. L'amministrazione locale di standard globali nei Piani di gestione Unesco: implicazioni e prospettive.