Il problema del peccato originale e la filosofia (original) (raw)

I problemi della filosofia

Nelle pagine che seguiranno mi son limitato a parlare soprattutto di quei problemi filosofici sui quali mi è parso di poter dire qualcosa di positivo e di costruttivo, sembrandomi fuor di luogo una critica puramente negativa. Per questa ragione, la teoria della conoscenza vi occupa più spazio che non la metafisica, e alcuni problemi su cui si sono accanite le discussioni dei filosofi sono trattati molto brevemente, quando non li ho tralasciati del tutto.

La filosofia e il diritto alla redenzione

Recalling Derrida's lecture "Du droit à la philosophie", in this paper I tried to showsome possible connections between the notions of philosophy, freedom, and redemption.

La filosofia italiana come problema

The paper deals with the questions of the so-called "Italian Theory" and "Italian Thought". The author outlines a brief outlook on the main perspectives about the identity of Italian philosophy, from Vico to Carlo Antoni and Giovanni Gentile, and considers the relationship between the reform of the Hegelian dialectic and the Marxist philosophy of the praxis. La filosofia italiana come problema 1 di Marcello Mustè Sulla filosofia italiana possediamo, fin dai primi decenni del Novecento, più o meno pregevoli ricostruzioni storiche, a partire da quelle di Guido De Ruggiero 2 e di Valentino Piccoli 3 . Poi soprattutto le opere, decisamente più solide, di Giovanni Gentile 4 e di Eugenio Garin 5 , che hanno stabilito un punto fermo nelle periodizzazioni e, in generale, nell'interpretazione dei singoli momenti e dell'insieme dello svolgimento storico. Ancora di recente, l'Enciclopedia Italiana ha dedicato un grosso volume, a cura di Michele Ciliberto, alla storia della filosofia italiana, dalle origini

Il peccato originale nel pensiero di S. Kierkegaard

Il peccato originale nel pensiero di S. Kierkegaard, 1981

Come è ben noto, il tema del peccato originale è al centro del pensiero di Kierkegaard e la trattazione che il filosofo danese ne fa attraversa diverse fasi. Ciononostante, in questa tesi di laurea, sostenevo che un punto rimane costante: per K., il compimento del peccato coincide con lo stesso affacciarsi del singolo sull’esistenza. Esistere significa peccare, non si può dare un'esistenza che non sia peccato. Negli ultimi anni di vita, K. ha portato alle estreme conseguenze questa concezione, sostenendo il divieto alla propagazione della specie umana. Ma, se l’uomo è qualcosa che non dovrebbe nemmeno esistere, come è possibile la salvezza predicata dal messaggio cristiano? In questo consiste il paradosso del cristianesimo: il cristiano crede in qualcosa che razionalmente riconosce come impossibile.

Una difesa della filosofia

Una difesa della filosofia, in Comunicazione Filosofica - Rivista Telematica di Ricerca e Didattica Filosofica, n° 33, pp. 8-18, 2014

La cura della filosofia

Riflessioni sistemiche, 2012

Can philosophy be committed with care? To the extent that caring is a practice, a further question is to be asked, i. e. Can philosophy be a practice? Actually philosophy was born as social practice and developed as a “care of the self” until Descartes. In order to revitalize the caring practice of philosophy now, it is helpful to remind ourselves of our peculiar social and cultural conditions and of our styles of life in the age of globalization. If philosophy is practiced as reflective thinking in many social contexts, then it can offer the proper tools to face the task of reframing the idea of subject after the modernity. The care of philosophy is feasible in a community, conceived as a space where a “munus”, a sort of duty, shows the boundaries of the individual cave and urges towards the frames of our identities. In a community of philosophical practice, caring thinking is the care of philosophy as well as the philosophy of the care.

Il peccato originale e il "sinus Abrahae" nella «Summa "Vetustissima Veterum"» di Pietro Capuano

Annales Theologici. Rivista della Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce, vol. 18, pp. 373-423, 2004

Sommario: I. Pietro Capuano e la sua opera - II. Il contesto teologico: la dottrina sul peccato originale nel Medioevo sino al XII secolo - III. Schema della trattazione del peccato originale e del sinus Abrahae nella Summa "Vetustissima veterum" - IV. Trascrizione del testo - V. Conclusioni. Peter Capuanus (+1214), born in the city of Amalfi, is known more for his activity as cardinal during the age of Innocentius III-specially for his role of pontifical legate at the 4th Crusade (1204)-than for his theological works: he wrote a Summa, realized in the ambiance of Peter Lombard's disciples. Here we present an inedit fragment of this Summa, concerning original sin and the eschatological condition of the just of Ancient Testament before the resurrection of Christ (sinus Abrahae). Capuanus' treatment of original sin doctrine results specially interesting: as well as he upholds the traditional thesis of the Lombardian school, he relates-without directly sustaining it, but showing great interest for it-an original theory, which he attributes to Peter Comestor.