Insediamenti nell’alto sarsinate.pdf (original) (raw)

GLI INSEDIAMENTI IN RUPE NELL'AREA COSTIERA SALENTINA. NOTA METODOLOGICA E DINAMICHE DI SVILUPPO

IL RUPESTRE E L'ACQUA NEL MEDIOEVO: RELIGIOSITA', QUOTIDIANITA', PRODUTTIVITA', di E. De Minicis, G. Pastura (a cura di), 2020

Il Salento è caratterizzato da un eccezionale sviluppo litorale e, seppur solo in tempi recenti, la ricerca archeologica sui paesaggi costieri è ormai orientata ad osservare il fenomeno insediativo con un duplice punto di vista: quello strettamente marittimo, concentrato sulle evidenze materiali sommerse o comunque più legate all’acqua, ed uno terrestre che ricorre maggiormente all’analisi dei caratteri geografici e topografici dei luoghi d’entroterra. A questa osservazione globale e diacronica si offre ora un contributo sul fenomeno rupestre costiero presente del vasto litorale salentino attraverso l’analisi di siti costieri caratterizzati da un’evidente specificità: la presenza di cavità artificiali di evidente origine antropica che si ritrovano disseminate nel territorio e talvolta costituiscono dei veri e propri nuclei insediativi. Il lavoro propone, attraverso l’apporto metodologico delle nuove tecnologie di restituzione, un primo contributo alla catalogazione, alla possibile definizione cronologica e alla lettura delle architetture “in negativo” nell’area del Salento costiero, soprattutto per le fasi medievali. Partendo dalla relazione con gli insediamenti “costruiti” e procedendo con l’analisi delle dinamiche insediative che hanno caratterizzato il litorale nei secoli centrali del Medioevo, si cercherà di contestualizzare la presenza di questi insediamenti “scavati” in un territorio che, almeno apparentemente, non presenta caratteristiche morfologiche particolarmente favorevoli allo sviluppo di articolati sistemi in rupe, ma che conserva ancora un patrimonio rupestre diffuso ancora in gran parte da conoscere.

RIFLESSIONI DI UN INSEGNANTE.pdf

L' articolo è apparso nel febbraio del 2016 sul numero attuale della rivista on line "Noema", del Dipartimento di filosofia dell'Università Statale di Milano, al seguente link: http://riviste.unimi.it/index.php/noema/article/view/6779/6714\. Al centro della riflessione è l’idea di un’educazione fondata sui principi della tradizione socratica ed illuministica, che costituisca anche l’orizzonte di senso e la regola pratica entro cui inquadrare il sapere specialistico. La condivisione di tale idea chiama all’impegno fattivo tutti i docenti che si riconoscano nei valori della scuola pubblica, laica e costituzionale.

Asce enee rinvenute in Valtellina

Nei numeri 8 e 9 del Notiziario sono stati illustrati tre importanti reperti della protostoria valtellinese, la spada di Fumarogo (Bronzo antico) e i pugnali di Piattamala (Bronzo finale).

Insediamenti d’altura di età preistorica nel Cusio

Inter Alpes. Insediamenti in area alpina tra preistoria ed età romana, Atti del Convegno in occasione dei quarant'anni del Gruppo Archeologico Mergozzo, 2012

PREMESSA Il lago d'Orta costituisce un'area di confine e collegamento tra la Pianura Padana e le Alpi. I suoi altipiani collinari e il lago facilmente accessibile per buona parte delle sue coste ne fanno da un lato una via di transito naturale, dall'altro un'area adatta all'insediamento di comunità dedite alla pesca, alla caccia, all'agricoltura e all'allevamento. Infine, per le caratteristiche geomorfologiche è generalmente protetto da rilevanti fenomeni a carattere alluvionale. Il quadro degli insediamenti preistorici e protostorici dell'area cusiana, attestati da una serie di ritrovamenti, rimane allo stato attuale ancora problematico. Se infatti sono state esplorate, più o meno sistematicamente, alcune necropoli (Lortallo, Carcegna, Gravellona Toce), per gli abitati dobbiamo accontentarci quasi esclusivamente di ritrovamenti casuali o molto limitati.

Insediamenti medievali

Insediamenti medievali sui Lepini occidentali, 2024

Aspetti e problemi degli insediamenti sui Lepini occidentali. Conclusioni

Basso Molise-IGM.pdf

Regione quasi sconosciuta a molti connazionali, il Molise ha un territorio ricco di risorse ambientali, paesaggistiche e storiche. Diversi sono gli studiosi che nel tempo ne hanno evidenziato le potenzialità fisiche, geografiche, architettoniche e diversi sono gli interventi di valorizzazione che, negli ultimi anni, si sono susseguiti al fine di favorire la scoperta di un territorio dalle numerose sfaccettature.