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Pensare l antropologia professionale
Intrecci
This article tries to develop a set of concepts, ideas and arguments in order to think the professional dimension of anthropological practice. This is a emerging perspective in the Italian anthropological community, still mainly developed around academic cultural anthropology with little experience in applied anthropology if compared with USA and Scandinavian countries. The author underlies some critical aspects of the professional anthropology in Italy, some of the basic educational needs of the perspective students in order to achieve this career and some market constraints for such professionals. The new Italian law about liberal professional associations is briefly discuss referred to professional anthropology and the new path it could be open for professional development. Keywords Antropologia, professione, formazione, associazione professionale. ______________________________________ In questo articolo propongo alcune riflessioni attorno a due ambiti problematici dell'antropologia in chiave professionale: 1) concetti e idee per una sua rappresentazione e 2) stato attuale e possibilità organizzative per un'associazione professionale di antropologi. Questo tentativo muove, innanzitutto, da una mia curiosità e piacere nell'immaginare possibili sviluppi operativi di questo corpus di conoscenze e di pratiche di ricerca in un mondo del lavoro complesso e in rapido mutamento. Muove, in secondo luogo, da una mai estinta frustrazione che deriva dall'intuire le grandi potenzialità dell'antropologia culturale all'interno del nostro mondo attuale e, al contempo, registrare quotidianamente quanto esso sia un sapere marginalizzato e ignorato, quando non ridicolizzato. Molteplici i motivi di questo stato di cose. Occorre però uscire dall'immobilismo e provare a dare linfa nuova al mondo antropologico, ognuno secondo le proprie esperienze e competenze. Guardando alla storia dell'antropologia culturale si colgono subito diverse problematicità riguardo all'applicazione delle conoscenze derivanti dal metodo di ricerca proprio delle scienze sociali. L'antropologia pratica di Malinowski era nata come risposta alla necessità di comprendere i nativi delle colonie al fine di controllarli e sfruttarli nel migliore dei modi. Certo, se di un gruppo di persone si conoscono abitudini, principali gerarchie valoriali, speranze e paure, totem e tabù, è più facile che si sappia orientare la loro azione o, per lo meno, coordinarla con quella di altri in modo finalizzato. Sostanzialmente, la prima antropologia pratica è un'antropologia manageriale e gestionale, volta cioè ad acquisire conoscenze utili alla gestione di persone e cose in ambiente altro rispetto a quello del conoscente. L'antropologia pratica muove cioè da un bisogno di conoscenza per il dominio del proprio simile. La sua nascita non è quindi avvenuta sotto i migliori auspici umanistici, ma è anche vero che solo l'aver peccato conduce ad una via di redenzione. E' proprio di questa redenzione che gli sviluppi antropologici degli ultimi 30 anni danno conto. Nata come esperienza di conoscenza
Appunti Antropologia Filosofica
Antropologia filosofica: disciplina 900esca, caso particolare della filosofia teoretica e concerne la collocazione dell'uomo nel mondo. Nasce ufficialmente nel 1927 con La posizione dell'uomo nel cosmo (1927) di Max Scheler. Corso -> rapporto dell'uomo nell'uso del denaro, pratica più potente e potenzialmente distruttiva con cui ha a che fare l'uomo da quando è da questa terra Homo oeconomicus → finzione teorica in cui vengono attribuite ad un individuo ideale alcune caratteristiche adeguate a farlo funzionare in un contesto economico e certe estrazioni
Profili dell'umano. Lineamenti di Antropologia Filosofica
Perché si agisce? Quanto contano la razionalità e la volontà nella nostra esistenza? Qual è il ruolo delle passioni? Che cosa chiediamo agli altri, entrando in relazione con loro? Chi sono io? Nella cultura occidentale, è alla filosofia che si chiede ancora di dare risposte a questo genere di domande. Quello che viene presentato in questo libro è dunque una riflessione filosofica sull’essere umano, offerta in particolare a chi non si occupa professionalmente di filosofia, ma che cerca una bussola per orientare la propria vita e profili dell’umano, in forza dei quali rispondere alla diverse sfide culturali e professionali di oggi.
Antropologia_struttuCSP_Proof061518.PDF
Il saggio prosegue il lavoro iniziato nella prima parte di Levy-Strauss e l'arcaica società romana. Alcune riflessioni applicando il metodo strutturalista ai miti sulle origini di Roma.
L'universo kantiano. Quodlibet , 2010
Il saggio analizza l’Antropologia pragmatica di Kant alla luce degli altri scritti critici e precritici, delle Lezioni, delle fonti e del dibattito critico internazionale più recente. Viene chiarito anzitutto il rapporto tra antropologia e critica della ragione: gli esiti della Dialettica trascendentale impongono a Kant di individuare un nuovo assetto per la scienza empirica dell’uomo superando la prospettiva scolastica. Ciò si manifesta nell’adozione del termine «antropologia», che tuttavia Kant distingue dalle antropologie mediche del tempo, per lo più deterministiche, grazie all’impostazione «pragmatica». La psicologia empirica viene inglobata ma riformata nel nuovo progetto: nella Didattica Kant sottolinea gli aspetti problematici o «negativi» nell’uso delle facoltà: si individuano così gli «elementi» di un’antropologia poi utilizzati nella Caratteristica per definire il senso della «destinazione» razionale dell’uomo nel senso del concetto cosmico della filosofia.