Morte, Guerra e le Vie della Pace - Una analisi filosofica (original) (raw)


CORPI E PAROLE DI DONNE PER LA PACE sono in piazza a Palermo da quando, a poche settimane dal 24 febbraio 2022, inizio della guerra in Ucraina, si è costituito un presidio permanente formato da donne, promosso dalla “Biblioteca delle donne e Centro di consulenza legale UDIPALERMO” e da altre associazioni femminili. Fuori la guerra dalla storia è lo slogan che è stato ripreso per caratterizzare il presidio nel segno dell’opposizione al riproporsi della violenza come strumento per risolvere i conflitti e a tutte le guerre in atto nel mondo. Questo testo ricompone le ragioni di un rifiuto sessuato della guerra, segnato dal riferimento a parole, esperienze e pratiche che le donne hanno espresso e messo in atto, nel passato e nel presente. Lo compongono, nella prima parte, alcuni contributi di riflessione scritti “a caldo”, appena iniziato il conflitto, nonché i testi che hanno introdotto i Seminari della Biblioteca delle Donne UDIPALERMO del 2023. Nella seconda parte è riproposto l’itinerario di riflessione di questi due anni attraverso i volantini scritti in occasione di ogni presidio ed integrati da immagini di opere d’arte contemporanea, per restituire una lettura più perspicua delle considerazioni affrontate.

Intervista di Emiliano Alessandroni a Domenico Losurdo sul suo nuovo libro "Un mondo senza guerre. L'idea di pace dalle promesse del passato alle tragedie del presente".

Da molti mesi prosegue l’aggressione della Federazione Russa ai danni dell’Ucraina e, sul tema, anche nel nostro Paese, sta prendendo piede un animato confronto, sia in sede teorica, sia in ambito giuridico, specialmente a proposito di differenti concezioni di pacifismo. In questo contributo presenteremo, criticamente, la voce pacifista più rappresentata nel dibattito, che eleva a valore supremo la tutela della vita ad ogni costo. Per contro, saranno esposte le ragioni e le argomentazioni di chi, invece, ritiene che si possa discutere di una diversa forma di pacifismo, basata sul concetto di libertà. Verranno esaminati presupposti e implicazioni di questi due differenti approcci, per discutere quali problemi e quali situazioni debbano essere presi in esame, per la ricerca della pace.

In Ordines, 1/2024 https://www.ordines.it/le-vie-della-pulsione-di-morte-freud-il-diritto-e-la-guerra/

History and theory of the relationships between war and peace. Guerra e pace sono da sempre le condizioni esistenziali delle società umane, caratterizzate da una continua alternanza tra stati di quiete e stati di conflitto, nonostante sia solo la pace a permettere la prosperità individuale e collettiva. Pur essendo condizioni eminentemente sociali e politiche, guerra e pace riguardano anche la dimensione antropologica: fin da Platone, infatti, è evidente il nesso tra ordine (cioè benessere) dell’anima e ordine della città, così come, fin da Omero, è evidente il rapporto tra il «fondo» antropologico della violenza e le pratiche di guerra, la cui tragica efficacia è progredita di pari passo con lo sviluppo delle tecniche, soprattutto moderne. Pertanto non solo a livello politico, ma anche antropologico, la figura dello straniero – e dell’alterità – è stata sottoposta alla domanda sulla tolleranza e sull’intolleranza, sull’amicizia e sull’inimicizia, con esiti concreti spesso drammatici che hanno reso evidenti le difficoltà di proporre misure in grado di limitare il ricorso alla violenza e ai meccanismi di esclusione: al centro del binomio guerra/pace è infatti presente la questione filosofica del male, soprattutto nel suo rapporto con il potere. Di qui le contraddizioni interne alla triangolazione tra potere, guerra e pace. Il potere serve per frenare la violenza o per incrementarla? La pace deve essere garantita «dall’alto» (cioè dal potere) o deve svilupparsi «dal basso» (cioè in una prospettiva anarchica)? La natura umana è in sé socievole o aggressiva? Date le condizioni storiche delle società umane, organizzate gerarchicamente, una condizione generale e permanente di pace è da considerarsi possibile o utopistica? E l’uso della forza è legittimo per circoscrivere le aggressioni e le violenze? La finalità principale del volume consiste nella riflessione critica su tali questioni attraverso l’interpretazione delle teorie sulla guerra e sulla pace, incrociandone sia alcuni momenti storici (mondo antico, medioevo, modernità) sia alcune dinamiche del mondo contemporaneo. Non si tratta infatti di elaborare e fondare un giudizio morale – peraltro ovvio – sulla guerra e sulla pace, ma di comprendere alcune distinzioni concettuali e trasformazioni pratiche che si sono verificate nella storia occidentale e che continuano tuttora a svilupparsi in forme contraddittorie.

Relazione al convegno “La filosofia e la Guerra” presso l’Università “Angelicum” di Roma, giugno 2004, ora in Pace, sicurezza, diritti umani (a cura di Stefano Semplici), Messaggero, Padova 2005, pp. 205-21