Bioavailability and geochemical forms of potentially toxic metals ((PTM) in soil: a chemical approach (Biodisponibilità e forme geochimiche di metalli potenzialmente tossici (PTM) nel suolo: l’approccio chimico) (original) (raw)
Related papers
2049
La tesi ha come obiettivo quello di verificare l'eventuale impatto ambientale di discarica attraverso il bioaccumulo di metalli pensati. L'area di studio è quella del bacino lacustre di Massaciuccoli e le discariche prese in esame sono quella di Pioppogatto e delle Carbonaie. Come "bianco" abbiamo considerato l'oasi della LIPU "Riserva del Chiarone" sul lato opposto del lago. Nelle tre aree abbiamo analizzato il bioaccumulo di metalli in radici e fusti della cannuccia di palude (Phragmites australis) e nelle piume di alcune specie di uccelli stanziali tramite una tecnica di estrazione a caldo e di analisi in ICP
Miglioramento del suolo e biostabilizzazione di metalli pesanti mediati da glomalina
2004
Abstract La glomalina è una glicoproteina di recente scoperta, prodotta in grande quantità dai funghi micorrizici arbuscolari (AM). Nei suoli, la quantità di glomalina è risultata essere correlata con i principali parametri di fertilità. In questo lavoro viene valutato il cambiamento nei contenuti di glomalina e di aggregati stabili all'acqua (WSA1-2mm), in un terreno agrario dopo 4 mesi di coltura di Medicago sativa micorrizata e non micorrizata.
Studio sul bioaccumulo di metalli pesanti in specie vegetali di un sito contaminato
Articolo presentato al …, 2005
Tra il 1973 e il 1984 le ceneri derivanti dall'attività di un inceneritore di rifiuti solidi urbani sono state scaricate nell'isola di Sacca S. Biagio, sede dell'inceneritore. Tale area, situata nella laguna centrale di Venezia rientra nel sito di interesse nazionale di Venezia-Porto Marghera da bonificare e risulta contaminata principalmente da metalli pesanti. Scopo di questo lavoro è la ricerca di relazioni tra le concentrazioni di metalli pesanti nel substrato e quelle presenti nei tessuti vegetali di alcune specie erbacee raccolte sull'isola. A tal fine sono state considerate sette specie vegetali relativamente abbondanti nel sito. Sono stati prelevati più individui per ogni specie considerata contestualmente a campioni di substrato superficiale. Dai dati finora raccolti emerge una grande variabilità sia nel substrato che nella risposta biologica delle diverse specie. Si individuano comunque delle tendenze generali a livello di specie: per esempio Rumex crispus sembra traslocare facilmente la maggior parte dei metalli considerati verso la porzione aerea, mentre Cynodon dactylon mostra un comportamento opposto. La risposta delle diverse specie, tuttavia, varia anche con il metallo considerato, come si è potuto osservare per la specie Silene alba per la quale i fattori di traslocazione risultano mediamente elevati per arsenico, cromo e alluminio, mentre nel caso del cadmio tale indice è inferiore rispetto a quello della maggior parte delle altre piante.
2005
A mineralization to prevalent antimonite of the Roccasaracena Locality (Montagnareale - Messina) in the Mandanici Unit (Southern Sector of the Calabrian-Peloritan Arc) was studied. This Unit, characterized by a crystalline basement and of slices of Mesozoic sedimentary cover, has been affected by a Variscan L-P metamorphism (from greenschist facies chlorite zone, realized at P=2 Kbar and T=420C, to amphibolite facies almandine-oligoclase zone, at P=3 Kbar and T=550C) and by localized Alpine L-P and L-T greenschist facies retrogressive processes. The mineralization is in veins and seems to be connected to an horizon of quartz. Minerographic and spectroscopy FT-IR studies show an association made up nearly exclusively of antimonite and quartz with the sporadic presence of small areas of arsenopyrite, galena, pyrite and sphalerite. Chemical analyses (major and trace elements) has also been carried out. These latter analyses show high As, Cr, Fe and Zn contents. As regards noble metal, ...
2008
Due colture annuali da biomassa-Sorghum bicolor e Helianthus annuus-sono state allevate in un suolo inquinato da ceneri di pirite. Lo scopo di questo lavoro era quello di osservare l'accumulo di metalli pesanti durante il ciclo vegetativo e la loro asportazione dal sito inquinato mediante la raccolta della biomassa prodotta. La prova in situ è stata organizzata secondo uno schema a blocchi randomizzati. La concentrazione dei metalli pesanti nel suolo era la seguente: As 309, Cd 4.90, Co 50.9, Cu 1527, Pb 233 e Zn 980 mg kg-1. I trattamenti imposti prevedevano la fertilizzazione minerale e la concimazione organica, mentre le piante di controllo sono state allevate sul terreno tal quale. Il potenziale di fitoestrazione di S. bicolor e H. annuus è stato osservato per tutta la durata del ciclo mediante prelievi di biomassa e successive analisi ICP. Vengono riportate le concentrazioni di metalli pesanti rilevate nelle frazioni vegetali e due fattori di bioconcentrazione. Il miglioramento delle condizioni nutrizionali delle piante si è dimostrato efficace consentendo un incremento della produzione di biomassa, ma non ha avuto effetti sulla concentrazione dei metalli pesanti assimilati dalle piante. Le asportazioni di metalli pesanti dal suolo inquinato sono state confrontate con dati di letteratura. S. bicolor si è dimostrato più efficace di H. annuus; la raccolta della biomassa epigea del sorgo ha consentito l'asportazione di 220 g ha-1 di As, 5.6 g ha-1 di Cd, 30.2 g ha-1 di Co, 820 g ha-1 di Cu, 107 g ha-1 di Pb e 1944 g ha-1 di Zn.
Ambrogio Sonego, 2019
The analysis is a product that is found within the municipal territory of Trieste, precisely within a radius of two to three kilometers from the lateral - metallurgical industry of Servola. Thanks to a previous ACM analysis, the criteria we will evaluate will be included in three groups: 1- Environmental risk; 2- Health risk; 3- Economic feasibility. The first group is composed of the following criteria: air pollution from the industry; pollution of groundwater and surface. The second consists of criteria such as: air pollution from the industry; the perception by the subjects Finally the third group of criteria related to costs: realization, investment and remediation cost.
Nell'estate 2007 è stata condotta un'indagine nell'area del sito minerario dismesso di Cave del Predil (Alpi Giulie) per confermare la presenza di due iperaccumulatrici endemiche (Alyssum wulfenianum e Thlaspi rotundifolium subsp. cepaeifolium), e verificare la presenza di altre metallofite nell'area inquinata da Cd, Pb, Tl e Zn. I risultati dello studio hanno confermato la presenza delle specie endemiche mentre tra le metallofite Biscutella laevigata subsp. laevigata e Minuartia verna subsp. verna sono risultate le più diffuse. Le più elevate concentrazioni di Tl osservate nella biomassa aerea delle piante misurate erano: 2.441 mg kg -1 in Alyssum wulfenianum, 32.661 mg kg -1 in Biscutella laevigata subsp laevigata, 4.007 mg kg -1 in Minuartia verna subsp. verna e 14.376 mg kg -1 in Thlaspi rotundifolium subsp. cepaeifolium. La verifica della iperaccumulazione multielemento rilevata nelle specie studiate in questo lavoro è particolarmente interessante per le possibili ricadute applicative conseguenti la selezione di piante più efficienti.