LA SOSTENIBILITÀ COMPLESSA: UN LUNGO CAMMINO DA PERCORRERE (original) (raw)
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SPOPOLAMENTO E IN-SOSTENIbIlITà: l’ESEMPIO DELLA CAMPANIA
Memorie Geografiche - Feedbaks, 2021
Environmental risk mitigation is one of the key objectives in the fight against climate change and it passes through the necessary and active involvement of the population in decision-making processes in relation to land use, especially in rural and mountain areas which are increasingly fragile. In fact, in consideration of the increase in intensity and frequency of extreme climatic events, these environments present degraded and poorly managed territories and characterized by abandonment of the territory and aging population, which, moreover, fosters the dispersion of local knowledge, useful for risk mitigation practices. The emerging contradictions between management principles and practices, between land use practices and the impacts of environmental degradation, will then represent the interpretative prism to relate the depopulation of the inner areas of the Campania Region, the augmentation in terms of damages caused by environmental degradation and the climate changes underway, such as their impact on these territories, in terms of individual and collective vulnerability. Although the National Strategy for Inner Areas, projects as well as local and measures financed with European funds have insisted on the need for the repopulation of rural areas as a risk mitigation tool, nowadays the question remains unsolved, underlining how much the link between depopulation and vulnerability of territories a “paradoxical” phenomenon whose solution appears essential for the creation of sustainable communities.
L’insostenibile peso della illeggibilità
Versione più estesa del testo pubblicato in: CRUL Una cultura per la società dell’informazione, a cura di M. Morcellini, Roma Sapienza 2016, pp. 57-60. In the field of communication, sustainibility means, above all, readability: this is the central idea of the article, that is divided in three parts. In the first part, the term sustainibility is analysed in the light of its history and of some interlinguistic aspects. The second point is centered on the parameters of sustainable communication and the specific competences related to the reading and comprehension of messages texts. The last section outlines the project "LEGLab (Legibility and Eyetracker Glass Laboratory)" in orderto discuss the necessity of observing the new readers and studying the changes related to the effects of new technologies and the heterogenous environment of the cities and their human landscapes, different in terms of clothing, language, identity and conceptualizing processes. The risks of the inaccessibility and of a New Tower of Babel are very high. Fortunately, one of the consequences of the horrible terroristic attacks to Europe is the birth of an unusual sense of responsibility, maybe of an renewed humanism and a deep passion for the culture. So, the new technologies-that on one hand are stealing something to the readers-on the other will help them, at least until we will be able to construct original paths between the ancient and modern ideas, words and "ethnoknowledges". Prendendo l'abbrivio da una parafrasi di contrappunto del titolo del famoso romanzo di Milan Kundera sulla nesnesitelná lehkost bytí sembra più facile comprendere l'articolato iter semantico della parola sostenibilità. Si sa bene che l'origine del termine si ascrive a un ambiente molto diverso da quello letterario e che il suo impiego fu connesso soprattutto al concetto di 'inesauribile' e 'incessante'. Così lo utilizzò nel '700 Hans Carl von Carlowitz nel suo trattato sulla Silvicultura oeconomica accennando alla importanza di un uso sostenibile (nachhaltende Nutzung) delle risorse e con questo stesso senso apparve poi agli inizi del '900 la parola Nachhaltigkeit 'sostenibiltà', in riferimento sia alla quantità di combustibile necessario per riscaldare un ambiente, sia per tradurre il latino perpetuitas. Completamente distinto dall'italiano sostenibile-adottato già da Lorenzo Magalotti nel '700 con il significato di 'difendibile' (e riferito al «ripiego di levar ogn'anima agl' irrazionali, riducendoli a semplici macchine semoventi»)-, il termine inglese sustainibility, invece, tra il 1960 e il 1990, acquisisce una notevole importanza e una rinnovata valenza culturale. Per merito dei movimenti ecologisti passa, infatti, dalla semplice delimitazione di una generica idea di «ability to avoid the depletion of natural resources in order to maintain an ecological balance», alla inclusione ed espansione di un dominio concettuale sempre più complesso e diventa programma anche socio-economico, per trasformarsi addirittura in «a requirement of our generation to manage the resource base such that the average quality of life that we ensure ourselves can potentially be shared by all futur generations» (Asheim1994).
IL DISCORSO DELLO “SVILUPPO SOSTENIBILE”: CRITICA DI UNA FANTASIA IDEOLOGICA
The “Sustainable Development” discourse: A critique of an ideological fantasy. The current ecologic crisis challenges Western economic, social and political organisation. Nowadays neoliberal policies have become hegemonic but do not seem to be able to implement successful measures. The author proposes the main arguments of a critical study carried out through Lacanian Discourse Analysis on three environmental policy documents. This highlighted the role of «sustainable development» as ideological fantasy: one that obscures systemic contradictions in order to perpetuate them.
OSSERVARE L'INOSSERVABILE. LA MASSONERIA TRA SEGRETO E SENSO COMUNE
Cercare di descrivere sinteticamente la massoneria e la sua funzione all'interno di una piccola città di provincia come Lecce è un compito arduo perché incontra almeno due ostacoli epistemologici. In primo luogo, un'indagine di questo tipo presenta difficoltà connesse alla complessità del tema: la massoneria, infatti, costituisce innanzitutto un problema storiografico perché è un tema così vasto da essere soggetto a molteplici interpretazioni e trattazioni disciplinari. Non è un caso che la letteratura sulla massoneria, per quanto abbondante, non abbia ancora trovato una precisa collocazione in ambito scientifico, così come dimostrano le classificazioni librarie sia di fine Ottocento che del Novecento 1 : la massoneria, infatti, è stata alternativamente collocata tra gli scaffali delle religioni, delle scienze occulte, delle società segrete, dell'associazionismo e poi, successivamente, anche tra quelli che contenevano volumi sull'Illuminismo e, in Italia, sul Risorgimento. Il tema, quindi, impone una riduzione drastica della sua complessità, tanto più all'interno dello spazio estremamente ridotto di un saggio di poche pagine. Pertanto, per quanto possa risultare affascinante indagare la matrice filosofica 2 e religiosa 3 della massoneria o il suo ruolo storico-politico, qui siamo necessariamente costretti se non ad eludere questi aspetti, ad accennarli solo sommariamente e al fine esclusivo di evitare al lettore una sottovalutazione della complessità stessa del tema.
C. De Fiores e M. Della Morte (eds.), Europa e Costituzione, , Editoriale Scientifica, Napoli 293-308., 2021
Le critiche al determinismo.-2. Gli assi portanti di un paradigma della complessità.-3. Vantaggi e svantaggi del paradigma della complessità.-4. Qualche strumento nuovo per la complessità del reale.-5. Gesti sintetici, linguaggio, scienza e diritto.
Una Clinica “Portatile” Sostenibile e Autosufficiente
«Nato originariamente come iniziativa professionale all’interno dello studio Abad Architetti di Milano - afferma il prof. arch. Alessandro Bianchi, Direttore scientifico e coordinatore del team progettuale composto da architetti e ingegneri strutturisti ed energetici – si è poi trasformato in un’esperienza didattica nel 2012 e, ora, sta affrontando la sua fase di avviamento operativo. Il risultato di questo percorso è un piccolo smart building sostenibile e produttivo per i fabbisogni quartierali, a chilometro zero, reversibile e portatile che, al raggiungimento dei propri scopi, può essere facilmente smontato, trasportato e ricollocato in un’altra realtà. Il suo principale obiettivo è svolgere un ruolo “cellulare” mirato all’evoluzione di contesti in via di sviluppo, poveri e sovrappopolati. Anche per questa ragione First Aid Clinic non rispecchia la tradizionale logica edilizia, ma risponde alla domanda di un vero e proprio prodotto, mobile e versatile, una sorta di “elettrodomestico urbano” adatto a molteplici impieghi fra cui quello sanitario. L’autosufficienza energetica, perciò la sua autonomia rispetto alle reti, è un fattore fondamentale per consentirne la piena funzionalità in siti non infrastrutturati. L’attualità del progetto è stata confermata dagli eventi migratori che caratterizzano questi ultimi anni. Ampliato alle strutture per campi di soccorso ed educativi, il progetto sta conoscendo un’ulteriore evoluzione grazie al programma Climate-KIC Startup Accelerator Italy 2016. Con la sua nuova denominazione SO-HO (SOcial HOt spot intelligent building), il progetto è ora finalizzato alla creazione di una start-up, sotto il coordinamento di Enrico Olivari di Elisas Ambiente, per la produzione di edifici prefabbricati ed energeticamente autosufficienti, destinati a insediamenti di medio-lungo periodo».