COVATA CALCIFICATA NEGLI ALVEARI: L'AGGRAVARSI DI UN PROBLEMA (original) (raw)
l riemergere della peste europea dal Jurassic Park della patologia apistica all'inizio di questo nuovo secolo ci ha colti di sorpresa (ormai non si perdeva più tempo a nominarla neanche nei corsi di apicoltura), ma chi poteva aspettarsi che un'"acqua cheta" come la covata calcificata, con cui ci eravamo abituati a convivere tranquillamente, potesse diventare un problema serio? Nel 2006 lavoravo in due aziende. In una avevo una responsabilità decisionale, nell'altra no. E' in questa seconda che ho cominciato a notare come tutti i nuclei formati da famiglie che avevano anche solo un po' di covata calcificata (chi raccoglie polline e la trova nel cassettino sa che è un fenomeno abbastanza normale anche quando passa inosservato) tendevano a manifestare questa malattia in forma più grave e soprattutto più persistente nel tempo. E' così che nell'altra azienda (dove la responsabilità era mia) ho deciso che ogni famiglia che presentasse sintomi visibili in piena stagione produttiva, andava eliminata come si sarebbe fatto con la peste americana. E negli anni in cui ho retto il timone di quell'azienda, il contenimento è stato evidente (ma ovviamente pagato a un certo prezzo). Salvataggi, me ne concedevo solo nei casi di un intero apiario colpito, allo scopo di far produrre alle famiglie almeno un po', e anche per capire più da vicino la dinamica di questa malattia. I salvataggi consistevano nell'asportare e distruggere tutta la covata malata e nel tenere molto strette le api, non disturbandole fino a farle arrivare al limite della sciamatura ("se proprio devono sciamare, sciamino pure!" pensavo allora). L'idea era di creare una situazione priva di stress, termicamente controllabile dalle api, dove il fungo che determina la calcificata non proliferasse facilmente, e dove le api adulte fossero in grado di prendersi cura della covata (ora ridotta), fino a ritornare a un equilibrio. Il resto dell'opera doveva continuarlo l'arrivo del flusso nettarifero, che stimola le api a un maggior comportamento di pulizia. Questo tipo di salvataggi in genere funzionava, ma aveva un valore temporaneo, e a fine sta-Da un po' di anni, guai a prendere sottogamba la covata calcificata. Guai a non mettere in discussione la propria gestione degli alveari.