"Oltre il sistema democratico. Anarchia e storia: l'esempio della Colonia Cecilia", in Nuova Rivista di Studi Utopici, n°1, novembre 2011, Mimesis, Milano. (original) (raw)
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Il compagno Mario Guarriera. Una vita in "rosso" tra socialismo e antifascismo, 2017
Questa è la storia di un uomo libero. Questa è la storia di un uomo i cui ideali sono stati gli stessi di migliaia di torresi che in epoche buie, dove il divario sociale, gli eventi storici legati alla rivoluzione industriale e al ventennio fascista, creava schiavi e prigionieri di un sistema arcaico dove non vi poteva essere salvezza se non quella di schierarsi con gli assetati di potere e con chi si nutriva del sangue operaio. Questo opuscolo racconta dell'uomo Mario Guarriera, nato libero e da gente umile e morto per gli altri alla pari dei giusti.
Storia e Futuro, G. Berti, C. De Maria, (a cura di), L’anarchismo italiano. Storia e storiografia, Milano, Biblion Edizioni, 2016
Questo articolo traccia una connessione tra le tradizioni laiche, federaliste e libertarie del Risorgimento e la nascita della Federazione Italiana della Prima Internazionale. Lo fa a partire da una riflessione sulle varie geografie che durante il Risorgimento furono usate per prefigurare il nuovo modello di nazione, che dimostrano come le opzioni federaliste furono da sempre le più radicali e le più vicine alle origini del movimento socialista e libertario. Questo non solo e non tanto per l'idea di decentramento amministrativo e per l'intransigente repubblicanesimo di autori e militanti che fortemente opposero il centralismo, il militarismo e il colonialismo (interno ed esterno) della Casa Savoia artefice dell'unificazione formale dello Stato italiano, ma anche perché, come ampiamente dimostrato dalle fonti disponibili, il federalismo risorgimentale era ben lontano dal limitarsi ad una opzione amministrativa o regionalistica. Esso si associava ad una idea di decentramento decisionale, valorizzazione dell'individuo e democrazia diretta che caratterizzarono anche quei federalisti che, come Carlo Cattaneo, non si avvicinarono esplicitamente al socialismo, quanto meno non a quello autoritario, ma mantennero coerenti posizioni antiautoritarie e internazionaliste.