Parole come proiettili nel discorso sull'immigrazione (original) (raw)

Il ritorno del linguaggio profetico sul tema dell'immigrazione

Evangelii gaudium - il testo ci interroga (ed. H. M Yáñez)

In paragraphs 210-211 of his Apostolic exhortation "Evangelii Gaudium" (EG), Pope Francis speaks of the issue of immigration using strong language that invites us to get involved with our experience in the experience of immigrants. Behind the Pope's words, there is an implicit reference to a long tradition of reflection on this topic which strikes a dialogue between pathos and logos. This article discusses four important issues that are highlighted in this part of EG: (I) The reference to begging children, a little-known phenomenon in many rich countries, is an example of the perspective from the "periphery" adopted by this Pope. (II) The harsh and condemnatory language, quite rare in the speeches and writings of Francis, indicates a shift of the prophetic charism of papal teaching on the topic of immigration. (III) This is confirmed by the use of the language of the defense of life in dealing with issues of social ethics, which some Catholics have tended to bracket in recent years. (IV) However, this Pope is also making a constructive proposal; this is to be found in his discussion of "fraternity" or "kinship", which deeper and more complex than it seems at first glance.

L'immigrazione nel dibattito politico italiano

L'obiettivo di questo capitolo è mettere in luce la salienza che l'immigrazione ha avuto in Italia nel 2013, con particolare riferimento - nella prima parte - alle elezioni per il rinnovo del parlamento nazionale, alle elezioni regionali anticipate di Lazio e Lombardia e a quelle comunali di Roma. Il focus si è concentrato prevalentemente sul dibattito politico e sulle dichiarazioni dei vari esponenti dei singoli partiti e/o schieramenti. in virtù del suo carattere divisivo che spesso ha portato alla contrapposizione delle opposte fazioni in maniera radicale, ancorché sterile, è utile fare una ricognizione di quanto spazio l'immigrazione abbia effettivamente occupato nei programmi elettorali delle recenti elezioni in Italia. Successivamente, oltre alla nomina di Kyenge nel governo Letta, un secondo evento cruciale, molto seguito per la sua portata storica, è stato il viaggio di Papa Francesco I a Lampedusa, lembo di terra che idealmente lega Africa e Unione Europea, nonc...

Il discorso anti-immigrazione: migranti, immigrati, profughi, rifugiati nei social media italiani

DRAFT VERSION!!!!!! Miłkowska-Samul, Kamila (2018) „Il discorso anti-immigrazione: migranti, immigrati, profughi, rifugiati nei social media italiani” w Justyna Łukaszewicz, Daniel Słapek (red.) Confini e zone di frontiera negli/degli studi italiani, Edizioni dell’Orso, Alessandria, s. 51-64.

Confini e nemici. Immaginario e frame delle migrazioni nel discorso pubblico italiano

a H-ermes. Journal of Communication, 2021

Borders and Enemies. Imaginary and frame of migrations in Italian public debate. Over the years many researchers have investigated the public debate on migrations, providing a restricted panorama drawn by some consolidated frames, a repertoire of recurring argument, images and iconic representations. This contribution will report on three prevailing public definitions of immigration, adding to these representations a fundamental aspect to understand its strength and effectiveness. In fact, when reconstructing the definitions of the situation, we will combine the metaphorical formulas that are used by speakers with the set of symbolic references that allow us to connect their explanations to narratives, mythologies and images rooted in our culture as well as in the Italian collective imagination. Following the example of Gamson's work, some examples of satirical cartoons and memes are presented together with the definition. The aim is to exemplify some strategies of exploration of the theme and, above all, the strength of the framing leading to a synthetic and visual representation of a wider and more complex narrative that can however, be easily recalled and exposed in a few strokes and images. The analysis of the imaginary is essential to understand how each frame can work, to build representations that are both concrete and rich, plausible and full of references to symbols, myths, "cultural resonances". In so doing, the frame is built as common sense by contributing to the production of an effective and, almost literally, hegemonic communication.

Strategie discorsive dell’informazione televisiva nel discorso sulle migrazioni, alcuni appunti linguistici sul caso italiano

mass media hanno svolto un ruolo importante nella riproduzione di stereotipi e interpretazioni viziate del fenomeno migratorio in Italia. L’obiettivo di questo contributo è verificare la consistenza del discorso sulle migrazioni nel giornalismo italiano attraverso vari media. Pertanto, ci focalizzeremo in questo studio su alcuni documentari trasmessi dalla televisione pubblica nazionale (Rai). Il corpus è composto da tre pellicole: due di Valerio Cataldi e una di Amedeo Ricucci. Le prime sono state prodotte e trasmesse dal Tg2, sotto il patrocinio dell’Unhcr (United Nations High Commissioner for Refugees) e mostrano due aspetti differenti dell’esperienza migratoria. In La neve la prima volta, l’autore si concentra sulle storie di quattro sopravvissuti al naufragio di Lampedusa occorso il 3 Ottobre 2013, che ha causato 366 morti. Quando Youssef si mise in cammino narra invece la storia di un gruppo di rifugiati afghani in viaggio dal loro paese all’Austria in cerca di asilo politico. Analogamente, La lunga marcia di Amedeo Ricucci segue il viaggio di un gruppo di profughi siriani dalle coste greche a Vienna durante l’estate del 2015. I tre documentari affrontano un’ampia serie di problemi relativi alle migrazioni in Italia e in Europa, come la costruzione delle frontiere interne ed esterne all’Unione; le politiche di controllo e gestione dei migranti; i diritti umani; il pregiudizio verso gli stranieri. L’obiettivo principale del contributo è quindi di impiegare gli strumenti dell’analisi del discorso per riflettere sul discorso multimodale sulle migrazioni e sul suo ruolo nella costruzione sociale della figura dei rifugiati e dei migranti.

Viaggio nel mondo delle parole e dei migranti

This was written as a final evaluation paper required of participants to the third "Corso superiore universitario SIDU", a training course in human rights and global security which took place in 2014 and was organized by the university of Cagliari. The paper focuses on the use of language and communication devices in the representation of immigrants and the whole of the migration phenomenon in Italy, by focusing primarily on three areas of analysis: the Internet (social media in particular), traditional media (TV and newspapers) and the political debate. For each of these three sections, the author firstly gives a broad overview of the main issues in the specific area of interest, secondly she provides some good practices and hypotheses on future trends and developments. Some of the case studies reviewed in the paper also reference some visual examples, which can be found in the Appendix section.

Il linguaggio di Prodi nei discorsi programmatici

Nonostante la storia di un linguaggio più volto alla ratio, anche il linguaggio di sinistra si accomoda alla tendenza di semplificazione e al paradigma del rispecchiamento che colpisce tutti i campi del linguaggio, quello politico principalmente, da Tangentopoli in poi con la discesa in campo di Berlusconi. In questo saggio analizzo l'evoluzione dello stesso politico, Romano Prodi, nel suo discorso di insediamento dopo aver vinto le elezioni del 1996 e del 2006. Metto in risalto come, anche lo stesso politico cambi il proprio stile nel corso del tempo, pur non arrivando ai livelli di Berlusconi e quindi mantenendo comunque una persuasione indubbiamente meno incisiva perché meno basata sul pathos della controparte.

Lingue e interlingue dell’immigrazione in Italia

Linguistica e Filologia, 2005

This article aims to provide an up-to-date review of the research devoted to languages and immigration in Italy. The sociolinguistic situation of Italy has changed deeply in recent decades due to the influx of immigrants. The article is divided into two parts. The first part offers an insight into the newly investigated area of migrant languages which has provided descriptions of the linguistic repertoire of some migrant communities as well as an assessment of linguistic diversity. The second part deals with research in second language acquisition (SLA): the theoretical framework of the so-called 'Pavia Project', devoted to Italian as a second language since 1986, is outlined as well as some of its major findings. In the end new research perspectives are suggested.