Benevento in età repubblicana. Scultura e decorazione architettonica, RM 122, 2016, 77-122 (original) (raw)
Many books and articles have discussed the reception and employment of Greco-Hellenistic forms in sculpture and architectural ornament in Rome and Lazio beginning in the early second century BC. Generally, scholars have believed that Rome was a key driving force behind the spread of Hellenistic forms in Italy. On the basis of previously unpublished sculptures and architectural ornament from republican Benevento, this paper reconsiders this belief, asking whether we should also consider independent processes of reception by the local elites of Italic cities such as Benevento. Although the available archaeological material consists exclusively of ancient spoils removed from their original context and repurposed in the medieval town of Benevento, we show that it is possible to demonstrate an ambitious program to redesign the city at the turn of the second to first century BC, using elaborate Hellenistic forms.
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La ricognizione effettuata nell'autunno 2001 nell'ambito delle indagini di diagnostica archeologica condotte dal Dipartimento di studio delle componenti culturali del territorio ha riguardato alcune aree, localizzate in prossimita Á degli scavi eseguiti negli anni Novanta dalla Soprintendenza Archeologica di Salerno-Avellino-Benevento, per un'estensione complessiva di tre ettari ( ). Vista la presenza di colture pregiate, aree boschive o non accessibili perche  di proprieta Á privata e tenuto conto delle zone gia Á scavate e di quelle che sono state oggetto di attivita Á geodiagnostiche (Garraffo-Mauriello-Piro, supra, pp. 123-129) fra le quali rientrano aree in cui sono state svolte attivita Á edilizie, le indagini sono state concentrate in quattro settori la cui scelta, dettata dunque dalle suddette condizioni non dev'essere intesa sul piano metodologico come una campionatura. I settori sono stati contraddistinti dalle lettere A, B, C, D e suddivisi in quadrati di dimensioni differenti: nel settore A (50 x 200 m) essi misurano 25 x 20 m; nel settore B (100 x 100 m) 20 x 20 m; nei settori C e D (ciascuno 50 x 50 m) 10 quadrati misurano 20 x 20 m, mentre i rimanenti 5 sono ampi 10 x 20 m.
2010
I curatori del volume esprimono un particolare ringraziamento al professore Giulio Pane che, con generosa disponibilità, ha favorito la consultazione dell'archivio paterno per l'approfondimento di temi trattati in più saggi pubblicati nei presenti Atti e, con partecipazione, ha seguito la preparazione editoriale di questi ultimi. Un sentito ringraziamento va, inoltre, al personale amministrativo del Dipartimento di Storia dell'Architettura e Restauro dell'Università degli Studi di Napoli Federico ii per la fattiva collaborazione prestata nell'organizzazione del Convegno e per la pubblicazione degli Atti.
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San Giovanni in Venere. Storia, arte, archeologia di un’abbazia benedettina, a cura di A.G. Pezzi e M.C. Rossi, Pescara 2017, pp. 49-57.