Sviluppo di processi di deposizione del CZTS: confronto critico delle diverse tecnologie MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO (original) (raw)
LA PUGLIA DELLE KETs - Tecnologie di produzione avanzata
ARTI - Visite aziendali, 2015
Le tecnologie di produzione avanzata comprendono i sistemi di produzione e i relativi servizi, processi, impianti ed attrezzature, tra cui l'automazione, la robotica, i sistemi di misura, l'elaborazione delle informazioni cognitive, l'elaborazione dei segnali e il controllo della produzione attraverso i sistemi di informazione e di comunicazione ad alta velocità 13. Si tratta di una vasta gamma di tecnologie che possono essere suddivise in diverse categorie: Tale KET possiede un'enorme valenza strategica, laddove la manifattura avanzata è riconosciuta come la spina dorsale delle economie avanzate, in grado di guidare la crescita economica, l'occupazione e l'innovazione 14. A livello mondiale, l'Europa è regione leader nelle tecnologie di produzione avanzata, detenendo nel 2014 in portafoglio un numero di brevetti 15 maggiore rispetto alle altre economie sviluppate, quali Stati Uniti e Giappone. Da sola, la Germania detiene quasi la metà delle domande di brevetto europeo, seguita, a distanza, da Francia, Regno Unito ed Italia. Nel 2015, le imprese europee manifatturiere, principalmente PMI, hanno generato un valore aggiunto superiore ai 2 mila miliardi di euro ed impiegato direttamente circa 32 milioni di dipendenti, registrando un incremento pari allo 0,8% rispetto all'anno precedente. L'Italia è, dopo la Germania, il secondo paese manifatturiero d'Europa per numero di occupati, nonostante le contrazioni registratesi dal 2008 al 2015, ed il quarto invece per valore aggiunto generato. Il settore manifatturiero italiano: • rappresenta il 15% del valore aggiunto generato nel nostro Paese, pari a 221 miliardi di euro (2013), equamente distribuito tra settori ad alta (30%), media (34%) e bassa tecnologia (36%); • impiega quasi 4,3 milioni di lavoratori (18% degli occupati totali, 2013); • nel 2014, le imprese attive superavano le 396 mila unità, prevalentemente di dimensioni micro (83%) e piccole (15%); • ha realizzato un export di 397 miliardi di euro (2015), relativo principalmente ai settori dei macchinari, abbigliamento, mezzi di trasporto; • concentra oltre il 70% del totale della spesa in R&S delle imprese italiane (2015). Focalizzando l'attenzione sulla Puglia, le imprese manifatturiere regionali costituiscono il 5,4% di quelle manifatturiere operanti a livello nazionale. Secondo gli ultimi dati disponibili: • il valore aggiunto manifatturiero pugliese supera i 6 miliardi di euro (2013), pesando per il 9,5% sul valore aggiunto regionale e il 2,7% del settore manifatturiero nazionale; • il settore impiega circa 172,7 migliaia di addetti (2012); • nel 2014, le imprese manifatturiere pugliesi, per la maggior parte microimprese (89%), ammontavano a 21.411 unità; • l'export ha superato i 7 miliardi di euro (2015), soprattutto mezzi di trasporto (20%), farmaceutici (15%) macchinari e prodotti agroalimentari (11% ciascuno). Tecnologie di produzione avanzata 3. le tecniche di fabbricazione "pure", che consentono la conversione fi sica del materiale nel prodotto desiderato; le tecniche di supporto, come l'uso del computer per la modellazione e la simulazione del processo di produzione e quelle "soft", come l'innovazione nell'organizzazione di tutto il processo di fabbricazione. 13 Fonte: EC Commissione "Current situation of key enabling technologies in Europe", SEC(2009) 1257. 14 Fonte: High Level Expert Group, Final Report-KET: Time to act, 2015. 15 I dati forniti sono tratti dalle banche dati Eurostat ed Istat.
EX MPS, SOTTOPRODOTTI, END OF WASTE FOCUS: TERRE E ROCCE DA SCAVO, METALLI, VETRO, CSS
MASTER IN ESPERTO IN GESTIONE DEI RIFIUTI E NELL’INNOVAZIONE NELLE FILIERE DEL RICICLO “La vita è rimozione di sporcizia” Bohumil Hrabal Superata la lunga discesa dell’autostrada, appare la skyline della città di Taranto: l’arsenale del porto come tanti mostri marini schierati sulla destra del paesaggio, alla sinistra le ciminiere, canne di un organo post-moderno, con i loro fumi rendono impercettibile il confine tracciato tra cielo e mare. Per raggiungere il Quartiere “Paolo VI” occorre attraversare cattedrali d’acciaio, trattenendo il respiro in un luogo dove gli alberi sono appesantiti da un rosso che non è autunnale. La penultima uscita è il bivio “cimitero-Tamburi”, prima di arrivare alla meta. Con questa percezione visiva è iniziato il Master, in un luogo altamente simbolico e denso di resilienza: a breve distanza dalla sede Polo Scientifico e Tecnologico della Magna Grecia, al Quartiere Paolo VI, c’è la piccola Oasi del Mar Piccolo: fruscio dei canneti e canali verde cristallino sfociano, attraverso il gracchiare di rane, in uno spazio di mare dove all’orizzonte, su di un blocco di cemento armato che dal mare emerge, domina la scena un bellissimo e regale cormorano. Così si configura, nella visione interiore, la grave consapevolezza della fagocitazione industriale e la meraviglia per un mondo che resiste al pari dei suoi abitanti, umani e non umani. Malgrado il soffio solforoso della morte sia stabile nell’atmosfera. Fu subito chiara la responsabilità, la necessità dell’impegno e del coraggio per cambiare le cose. E’ possibile ripartire da Taranto e contribuire a rendere i suoi orizzonti finalmente nitidi e meno saturi di sfumature chimiche. L’approccio inter-disciplinare dell’intero progetto formativo ha permesso di affrontare al meglio e con i giusti strumenti questi propositi, al fine di porre le basi per uno sviluppo sostenibile e sensibile. Il primo fine è la sopravvivenza. Le nostre competenze, sebbene eterogenee, possono, se unite, ricondurre ad un punto di equilibrio l’agire sociale. Essere a Taranto significava, appunto, ripartire dall’entropia e lottare per uno Stato di Equilibrio. Il mio lavoro di ricerca si è focalizzato sul tema dei rifiuti a cui ho potuto fornire un approccio giuridico-sociologico. Non poche sono state le difficoltà per affrontare materie altamente tecnico-scientifiche ma, laddove la legge deve regolare operando un bilanciamento di interessi e bisogni, essa ha necessità di comprendere molti linguaggi tra cui quello scientifico rappresenta oggi quello maggiormente utilizzato e, spesso, ostico; basti pensare alla ricostruzione del concetto di prevenzione e di precauzione tra i costituenti principi del Diritto Ambientale.
Viviana Germana Mancusi
CIRCULATION RAW MATERIALS AND CIRCULATION OF IDEAS: THE CASE OF CEGLIE MESSAPICA POLISHED STONE AXES HOARD - The polished stone axes deposit of Ceglie Messapica is a corpus of not ordinary artefacts. Thanks to his unique- ness, it allows to investigate the raw material circulation in Southern Italy and to examine how a precise idea bound to skilled production of large polished blades had spread among the Neolithic-Eneolithic élites, in order to show their status and their cultural identity. The two groups of artefacts forming the deposit are quite dissimilar. The first contains the highest number of blades produced from a Lucan nephritis tremolitica, while the second consists of six axes in local litotypes. Ten of the blades from the storage of Ceglie fall within the ceremonial blades and the longest measuring 40 cm.
IL RUOLO DEL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO NELLO SVILUPPO SOSTENIBILE
In questo lavoro si propone un modello fenomenologico -mutuato dalla fisica dei sistemi complessi -di analisi dello sviluppo tecnologico che non presenti i limiti delle teorie comunemente adottate e che sia conforme alle linee guida dello sviluppo sostenibile. Si vuole giungere ad un modello semplice nella sua definizione ma sufficientemente articolato e flessibile che connetta i vari fattori che influenzano lo sviluppo, in modo da ottenere una metodologia di analisi e, quindi, anche di intervento nelle operazioni di trasferimento tecnologico, particolarmente rilevanti ai fini dello studio delle problematiche energetiche.
Tecnologie DI Disidratazione Dei Fanghi
Ingegneria dell'Ambiente, 2019
IdA Acque e fanghi TECNOLOGIE DI DISIDRATAZIONE DEI FANGHI Sommario-Un problema chiave nel funzionamento degli impianti di trattamento delle acque reflue è rappresentato dalla gestione dei fanghi. La disidratazione meccanica è una fase cruciale per la riduzione dei volumi e dei costi di smaltimento dei fanghi. Tuttavia, essendo un processo delicato e dipendente da numerosi fattori, quali il tipo di trattamento biologico, il metodo di stabilizzazione e l'operazione di condizionamento, la scelta della tecnologia di disidratazione più adatta risulta sempre complessa. Infatti, le caratteristiche stesse del fango influenzano notevolmente l'efficienza di disidratazione, in termini di contenuto di sostanza secca (SS) finale, e spesso non si hanno ben chiari quali possano essere i parametri discriminanti per la selezione della macchina da installare. In questa review vengono descritte le principali tecnologie di disidratazione, riportando i parametri operativi e le prestazioni medie di centrifughe, filtropresse, nastropresse, presse a maniche, presse a vite e presse rotative. Vengono inoltre introdotti alcuni modelli presenti sul mercato che sfruttano il principio di disidratazione elettro-assistita e, per ultimi, alcuni metodi di disidratazione a inferiore livello tecnologico, che richiedono ampia disponibilità di spazi, quali letti di essiccamento, essiccamento solare, geofiltri tubolari, lagunaggio e fitodisidratazione. Per meglio comprendere le tecnologie di disidratazione elencate, vengono introdotte le caratteristiche dei fanghi più influenti nella fase di disidratazione, con qualche accenno ai metodi di misura sperimentale della disidratabilità da effettuare in laboratorio.
Il rilievo di un opera d'arte è un momento fondamentale per la sua conoscenza multidisciplinare e per la successiva valorizzazione. La capacità di realizzare un rilievo accurato condiziona ogni percorso diagnostico ed i costi del processo di valorizzazione. La moderna metodologia interdisciplinare per la valorizzazione del patrimonio culturale è molto articolata e prevede il rilievo del bene, il percorso diagnostico che conduce ad una diagnosi l'intervento di conservazione e la valorizzazione che tra i molti adempimenti si fonda sulla comunicazione dei nuovi valori messi in luce dal percorso descritto. Molte tecnologie di misura dimensionale trovano applicazione anche nel rilievo e nella ricostruzione matematica di elementi architettonici, artistici e reperti archeologici. Si tratta di tecnologie di scansione nel visibile non invasive, che permettono di riprodurre in modo virtuale e con grande precisione il modello tridimensionale degli oggetti rilevati. Se questo lavoro viene svolto in tempi stretti e secondo le logiche dei "team interdisciplinari" produrrà una prima diagnosi dell'opera utilissima ed economica che darà qualità alle successive operazioni ma soprattutto la possibilità di produrre mappe tematiche che possono dare concretezza ai costi delle operazioni successive. In questo lavoro diamo conto del rilievo della Venere Callipigia del MANN che, con la ricchezza dei suoi sottosquadri si presta ad esemplificare l'utilità della tecnica. Il rilievo è stato realizzato con un apparato WLS qFLASH della HEXAGON METROLOGY che, riattualizza i principi del rilievo fotogrammetrico, in un apparato di rilievo 3D con 3 camere di registrazione della risposta dell'opera ai Flash con illuminanti standard a luce bianca disposti in modo da creare una nuvola di punti capaci di rilevare la terza dimensione. La nuvola di punti è rielaborata dal software in dotazione all'apparecchiatura che ci restituisce un rendering della superficie dell'opera con un errore massimo di 0,1 mm.
2000
La necessità, sempre più stringente, di ridurre l'impatto ambientale dei siti produttivi ha portato negli ultimi anni ad una ottimizzazione delle apparecchiature utilizzate per il trattamento degli effluenti. Particolare attenzione è stata dedicata alla progettazione ed alla realizzazione di interni in grado di assicurare elevate efficienze di abbattimento senza indurre l'insorgere di elevate perdite di carico. In questa ottica sono stati sviluppati nuovi riempimenti di tipo strutturato in grado di migliorare le prestazioni di colonne utilizzate nel processo di assorbimento e nuovi miscelatori, di tipo statico, in grado di effettuare l'operazione di miscelazione all'interno di condotti.
Slide Tecnologie dei cicli produttivi Prof. D'Ascenzo
1. Nozione di diritto tributario pag.3 2.Le prestazioni imposte ed il tributo pagg. 3-4 2.1 Le prestazioni imposte pag. 4 2.2 Il tributo e le sue varie specie pagg. 4-6 2.3 Analisi della struttura del tributo pagg. 7-9 LEZIONE N. 2: I PRINCIPI ED I LIMITI COSTITUZIONALI (Pagg. 10-20) 3. I principi ed i limiti costituzionali pagg. 10-15 4. Le fonti del diritto tributario pagg. 15-24 5. Le diverse tipologie delle norme tributarie pag. 25 LEZIONE N. 3: L'EFFICACIA DELLA NORMA TRIBUTARIA NEL TEMPO E NELLO SPAZIO E LA SUA INTERPRETAZIONE (Pagg.20-27) 6.1. L'efficacia della norma tributaria nel tempo pagg. 25 6.2 L'efficacia della norma tributaria nello spazio pagg. 26-27 7.L'interpretazione della norma tributaria pag. 28 7.1 L'interpretazione della norma tributaria in generale pagg. 28 7.2 L'interpretazione analogica ed estensiva della norma tributaria pagg. 29 7.3 L'elusione e l'interpretazione antielusiva pagg. 30-32 8. 1 L'interpello pagg. 32-34 8.2 La riforma dell'interpello pagg. 34-37