Esperienza clinica e interpretazione degli “auctores” nel ‘De peste’ di Alessandro Massaria, in “Medica scriptura”. Cultura e retorica nella letteratura medica in latino in area veneta, a cura di G. Baldo e T. Brolli, Cittadella (PD), Biblos, 2013, pp. 111-20. (original) (raw)

F.Stok, “Peste e letteratura”, in Medicina e letteratura, Atti del Convegno svoltosi a Salerno il 25 ottobre 2012, Salerno, Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Salerno (Salerno medica. Annali della Scuola Medica Salernitana 6, ISBN 978-88-904040-4-7), 2013, pp. 55-75

L. Peste ed epidemie. Quando si parla di 'peste' in letteratura non si parla ovviamente della peste propriamente detta, quella bubbonica o polmonare provocata dalLa Yersinia pestis, il batterio isolato nel 1894 a Hong Kong da Alexandre Yersinl. In origine il termine latino 'pestis' doveva avere il signiflcato generico di "calamità", "flagello", oosventura", ma assai presto fi utllizzato per designare quella che per le comunità primitive era una delle maggiori calamità che potevano verif,carsi, una malattia epidemica (lo troviamo :utllizzato per la prima volta in un frammento del poeta Ennio, nel II secolo a.C.). Specificamente per le epidemie furono ùili;zzati i derivati 'pestilens'e 'pestilentia', anch'essi attestati precocemente ('pestilens' già in Catone il Censore)2.

Esperienza linguistica, testuale e culturale della malattia nella letteratura : convegno di studi svoltosi all'Istituto di Filologia Russa dell'Universita della Slesia

2013

Il 24 e il 25 maggio 2012, nell’Aula Magna della Facoltà a Sosnowiec si è svolto, organizzato ciclicamente dal Dipartimento della Storia di Letteratura ell’Istituto della Filologia Russa, un convegno di studi il cui tema quest’anno erteva sul discorso critico nell’ambito delle scienze umane odierne nonché sull’interesse portato dalla cultura, moderna e postmoderna, al corpo umano e alla problematica della corporeità. Lo scopo principale delle sedute era quello di verificare se, al giorno di oggi, è lecito parlare di una vera e propria svolta somatica nella cultura e il tentativo di una sistematizzazione dei discorsi critici concentrati sulla problematica somatica (...

Il lessico del manoscritto inedito genovese "Medicinalia quam plurima", in "STUDI DI LESSICOGRAFIA ITALIANA" (vol. 14 - 1997), p. 123-151

Carboni, foruncoli-131 *Cardo benedetto, cardo b en ed etto (1544; M attioli: G D L I)-129, 134 Carize, fuliggine-142 Caseo ravigioli, form aggio-139 Catapucia, catapuzia-134 Cazola, pen to la-143 Ceixari, ceci-134 Ceixeri, ceci-134 Cervelaro, salciccia-139 Chiaveli, foruncoli-131 Chioccile, chiocciole-143 Chiochola, conchiglia-143 Ciaciare, setacciare-143 Ciacio, setaccio-146 Cialdoli, grosse cialde-140 Cialdoni, grosse cialde-140 Ciardoni, grosse cialde-140 Ciatosana, vincetossico-134 Cicola marina, conchiglia-143 Cidaciolo, piccolo setaccio-143 Cidasare, setacciare-143 Cidasso, setaccio-146 Coda cabalina, coda cavallina-134 Coglea marina, conchiglia-143 Cogliandri, coriandoli-134 Colandri, c oriandoli-134 Cornabugia, origano-134 Corsolo, crogiuolo-143 Corzeti, lasagne-135 Corzolo, crogiuolo-143 *Cresta di gallo, cresta di gallo (1544; M attioli: D E I e G D L I)-129, 135 Croxolo, crogiuolo-143 Cugiale, cucchiaio-143 Delenguare, liquefare-143 Delinguare, liquefare-143 Deslenguare, liquefare-143 Diana (herba)-135 Dilenguare, liquefare-143 Emoroydas, em o rro id i-131 Emorroydas, em o rro id i-131 Falfana, farfaraccio-135 Farfarela, farfaraccio-135 Fenochio, finocchio selvatico-135 Fenogio, finocchio selvatico-135 Ferexa, felce aq u ilin a-135 Ferraria, ferraria-135 Filigine, fuliggine-143 Foria, felce aquilina-135 Frexaria, frissora-143 Fritata, fritta ta-141 Galetu(m), ginestra-135 Gengevero, zenzero-139 Gengevro, zenzero-139

Le auctoritates nei testi medici dell'antichità, in particolare in Celso

Tradiciòn e innovaciòn de la medicina latina de la antiguedad y de la alta edad media, par M.E.Vàzques Bujàn, 1994

Le but final de cette recherche est celui de mieux comprendre le rapport qui intervient entre l'auteur du traité de médecine ancienne et les auctoritares, que ce soi en général ou en particulier chez Celse.

I medici di Elsa Morante Sulla Storia come romanzo della «disintegrazione», in Letteratura e Scienze, Atti delle sessioni parallele del XXIII Congresso dell'ADI (Associazione degli Italianisti) Pisa, 12-14 settembre 2019

Letteratura e Scienze, Atti del XXIII Congresso dell’ADI (Associazione degli Italianisti), Pisa, 12-14 settembre 2019, a cura di Alberto Casadei, Francesca Fedi, Annalisa Nacinovich, Andrea Torre, Roma, Adi editore 2021 , 2021

Nella Storia (1974) di Elsa Morante, dopo l'entrata in scena dei due medici, il romanzo precipita verso il suo finale, con l'inesorabilità irreparabile e a precipizio di una tragedia greca. Ai due (la «Signorina» dai «modi perentorii» e «bruschi» e il «Professore neurologo») è assegnato il ruolo di svelare a lettori e personaggi intorno a quale filo sottaciuto è venuto tessendo il suo romanzo fin qui il narratore e di nominare il male irreparabile. Ma con un distinguo, leggibile alla luce del saggio di pochi anni prima Pro e contro la bomba atomica (1965). La scienza dei due medici ha il ruolo di ministra dell'una e dell'altra pulsione lì individuate come i due poli del campo di forza della Storia umana di cui il romanzo è secondo Elsa Morante la simbolizzazione, Eros e Thanathos: strumento di Eros la Dottoressa, e sacerdote officiante il rito di Thanatos, il professor Marchionni, come una sibilla occhialuta.