FORMAZIONE ESPERIENZIALE E PROCESSI RIFLESSIVI (original) (raw)
Il presente scritto prende in esame un modello d’intervento formativo - quello di experiential learning – che sembra trovare un unanime consenso nella comunità dei consulenti - formatori e che è sotteso da una grande varietà di metodologie e prassi formative (l’outdoor training, “il teatro d’impresa”, i “laboratori per la leadership”, l’action learning, ecc); esso è visto come occasione di attivazione di processi riflessivi in grado di sostenere un effettivo apprendimento capace di produrre nuove capacità cognitive e relazionali. A partire da una rivisitazione del modello di Kolb, l’articolo cerca di delineare, al di là delle diverse technicalities, quali sembrano essere le condizioni di validità dei processi riflessivi che coinvolgono i partecipanti. Tali condizioni si riferiscono alle seguenti connotazioni del progetto formativo: • Il ruolo della Comunità di Apprendimento (CdA); • L’articolazione del percorso; • Una narrazione condivisa del percorso; • Il distanziamento critico; • Uno spazio nell’organizzazione reale.
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