Cesare Pavese e la ricerca di Omero perduto (dai Dialoghi con Leucò alla traduzione dell'Iliade) (original) (raw)

La dialettica del mito. Leucò, ovvero le «Operette morali» di Cesare Pavese

Cuadernos de Filología Italiana, 2012

Il saggio analizza il componimento di Pavese: Atlantic oil, appartenente alla raccolta di Lavorare stanca, allo scopo di dimostrare la doppia prospettiva semantica, sociale e personale, di questo testo. In esso interagiscono ricche e polisemiche presenze immaginarie, le quali, studiate alla luce della teoria del simbolo e dell'allegoria di base benjaminiana, ci rivelano ancora una volta i paradossi della scrittura pavesiana. Questa perviene ad una rappresentazione solcata dalla propria crisi, cioè dalla sua più evidente modernità.

Sull'Iliade di Omero tradotta in veneziano da Giacomo Casanova

Il saggio vuole dimostrare come un'operazione letteraria, quale una traduzione in lingua veneziana dell'Iliade di Omero, abbia potuto essere strumento di circolazione di idee politiche di più ampio raggio. In particolare è possibile identificare, nell'opera, l'eco del dibattito politico internazionale relativo all'emancipazione delle colonie britanniche in America settentrionale dalla koiné imperiale. Nello specifico, Casanova osserva tali eventi rivoluzionari alla luce del contrasto politico interno alla Repubblica di Venezia relativo al rinnovamento della Costituzione della Serenissima.

Tradizione mitica e lavoro onirico nei “Dialoghi con Leucò” di Cesare Pavese

Maia, 2016

In the Dialogues with Leucò Cesare Pavese remodels the classical sources according to criteria that seem to reproduce the mechanisms of dreams analyzed by Freud in Die Traumdeutung: as well as dreams, mythic narratives disguise their meanings, so that we must dig beneath the manifest content in order to get to their symbolic core. Furthermore, as Pavese remarked frequently, literary writing resembles the process of “dream-work”. By identifying examples of displacement, inversion, subtraction, condensation, and also of secondary revision, this paper shows how Pavese reworks the legacy of the Classical tradition in unexpected ways.

Rileggere T.S. Eliot attraverso Cesare Pavese: per un'analisi comparativa dei Dialoghi con Leucò e di The Waste Land

Ci vogliono i miti, universali fantastici, per esprimere a fondo e indimenticabilmente quest'esperienza che è il mio posto nel mondo. 1 Sebbene Pavese fosse prima di tutto un affezionato lettore e poi un grande critico della letteratura americana 2 , non c'è traccia, nel corpus degli scritti pavesiani, di commenti o riferimenti specifici all'opera di Eliot. Questo lavoro si propone invece di far emergere una serie di analogie riscontrate nell'architettura simbolico-ontologica e nel tessuto testuale dei Dialoghi con Leucò, testamento simbolico del Pavese più maturo e 'classico', e The Waste Land, pietra miliare del Modernismo e modello irrinunciabile per svariate generazioni di scrittori. Per quanto riguarda il primo livello di corrispondenza, mi riferisco alla ripresa del mito nei primi decenni del Novecento, inaugurato dall'Ulisse di Joyce e ribattezzato dallo stesso Eliot come mythical method, 3 che rappresentò un punto di snodo imprescindibile per una buona parte dell'esperienza letteraria contemporanea.

« Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese » Strutture, temi e connessioni

Questo studio è volto ad esaminare il caso dei Dialoghi con Leucò in quanto macrotesto, con l’intento di trovare una struttura interna all’opera più completa rispetto a quanto evidenziato dall’autore nei suoi appunti personali. In base agli studi sulla macrotestualità proposti da Maria Corti negli anni ‘70, e sviluppati successivamente da Testa, Santagata e Scaffai, l’analisi esce dalla tendenza degli ultimi decenni di applicare queste teorie solo a raccolte poetiche, poiché prova ad applicare le stesse nozioni ai dialoghi pavesiani, su cui, fino ad oggi, non è stata fatta ancora nessuna indagine approfondita in questo ambito. Tale ricerca è legittimata, oltre che dalle intenzioni dello stesso autore, proprio dalla composizione del libro. Esso, infatti, rivela uno sviluppo di pensiero lungo la linea dispositiva dei testi, insieme ad una forte ridondanza semantica, che poco ha a che vedere con una semplice raccolta di scritti. Dopo una breve ripresa delle istanze metodologiche necessarie per affrontare lo studio di un macrotesto, l’analisi verte in un primo momento sull’esame degli elementi che forniscono coerenza e coesione all’opera, per poi proseguire con un tentativo di ripartizione dei dialoghi in macro e micro-sequenze, il cui obbiettivo è quello di rintracciare la struttura tematica ed argomentativa del libro.

Il mestiere di leggere i Greci. La cultura greca di Pavese nei «Dialoghi con Leucò», in La Musa nascosta. Mito e letteratura greca nell’opera di Cesare Pavese, Atti del Convegno (Ravenna, 19-20 marzo 2014), a cura di Eleonora Cavallini, Bologna, Dupress, 2014, pp. 53-65.

L'idea è monade -ciò significa in breve: ogni idea contiene l'immagine del mondo. Alla sua rappresentazione è posto il compito, nientedimeno, che quello di disegnare in scorcio precisamente questa immagine del mondo.

«L’apprendimento poetico: ricordando Omero»

in E. Suárez, M. Blanco, E. Chronopoulou, I. Canzobre (eds.), MAGIKÈ TÉCHNE. Formación y consideración social del mago en el Mundo Antiguo, Madrid, Clásicos Dykinson, pp. 193-214, 2017

Formación y consideración social del mago en el Mundo Antiguo M AGIKÈ TÉCHNE Formación y consideración social del mago en el Mundo Antiguo E. Suárez, M. Blanco, E. Chronopoulou, I. Canzobre (eds.) l presente libro estudia la figura de los 'magos' en el mundo greco-romano, con especial atención a los autores de las recetas que se recopilaron en el conjunto que conocemos como papiros mágicos griegos, copiados en el Egipto de la época imperial romana. En principio la posesión de esa magia estaba limitada al entorno de los templos y sus practicantes tenían rango sacerdotal, pero los cambios histórico-sociales en el Egipto greco-romano determinaron una adecuación de estos magos a las nuevas circunstancias: la magia salió de los templos y se difundió por otros canales. En los distintos capítulos intentamos dar a conocer el modo en que los protagonistas de la magia se refieren a su propio oficio, a la adquisición de sus conocimientos y a su transmisión. Asimismo nos ocupamos de indagar acerca de los antecedentes, contexto y valoración externa de dichas prácticas mágicas, la relación de los textos mágicos con las corrientes religiosas y filosóficas coetáneas e incluso acerca del perfil de los hipotéticos clientes. E

Le Sirene, la poesia, la morte. Appunti su Omero e Pascoli, in "L'analisi linguistica e letteraria", 22 (2014), n. 1-2 (Atti del Convegno "In fuga. Temi, percorsi, storie", Milano 1-2 marzo 2013, a cura di F. Bellini - G. Segato)

Even though the Sirens' song poses a deadly threat to whoever listens to it, it is also paralleled to knowledge and poetry itself. The present study examines the Homeric archetype and its rewriting in Giovanni Pascoli's "Ultimo viaggio" (in "Poemi conviviali", 1904), with a wiew to illustrating how in the former case the Sirens are a danger to steer clear of, while in the latter they are the ultimate goal of Ulysses' quest for identity and the absolute - yet, this time the Sirens are silent and elusive