Review of "Organo degli interessi italiani in Oriente. Giornale ufficiale della Camera di commercio italiana di Costantinopoli" by E. Serafini (original) (raw)
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Sulla via del Catai, 15, 2016
In the aftermath of the Second Opium War, Italy was still without a diplomatic representative in China. Apart from political issues, one of the most urgent issue was the lack of capable interpreters of Chinese language. The Italian leaders were thus forced to ask the religious institution known as the Collegio de’ Cinesi (Chinese College) in Naples for Chinese speakers. This paper aims to look through the contribution given by this College in terms of interpreters and diplomatic services and to give a brief summary of the alumni who worked for the newborn Italian government.
Marco Merlini, Un monastero benedettino sul Monte Athos X-XIII secolo, Tipografia Editrice S. Scolastica, Subiaco, 2017
Significativa è la personalità di Giovanni d'Amalfi, monaco-traduttore che a Costantinopoli firmava Johannes Monachus. Il religioso è stato posto da Pertusi in relazione con il monastero amalfitano del Monte Athos e le sue connessioni transculturali, proponendone l'identificazione con l'abate Giovanni documentato nel 1035. Keller si spinge addirittura a ipotizzare che possa trattarsi anche dell'abate che ha firmato atti coinvolgenti Amalfion nel 1017, quando era il secondo cenobio di Agion Oros in ordine gerarchico. Monaco e presbitero, Giovanni nacque presumibilmente ad Amalfi e conseguì sicuramente la formazione monastica in ambiente amalfitano. Risedette verso la fine della vita nella capitale dell'impero dove, verso la metà dell'XI secolo, eseguì la traduzione latina di alcuni testi agiografici e novellistici greci su invito e a beneficio spirituale dell'enclave mercantile dei conterranei.
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