Ranzo Mercurino (original) (raw)

Ranuccio II Farnese

in "Dizionario Biografico degli Italiani", Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2016, vol. LXXXVI, pp. 453-458

ROSARIO PERRICONE

LORIA, PITRÈ, VILLARI: IMPERTINENZE, RESISTENZE, CORRISPONDENZE, 2019

In questo lavoro si approfondisce il rapporto, contraddittorio e di intensa rivalità scientifica, tra Giuseppe Pitrè e Lamberto Loria. Per fare questo ho analizzato i fondi epistolari degli Archivi Storici del Museo Etnografi- co “Giuseppe Pitrè” di Palermo e del Museo Nazionale di Arti e Tradizioni Popolari di Roma incrociandoli con altre fonti già analizzate in precedenti studi.

Francesco Merlo

Algoritmi a blocchi propagazione e correzione errori, 2016

Algoritmi a blocchi: propagazione e correzione degli errori Seconda parte Premessa In questa seconda parte esamineremo più in dettaglio come correggere gli eventuali errori in un testo crittografato, in modo da poterlo decrittare correttamente. E' necessario, prima di continuare, chiarire alcuni aspetti del problema: 1. per operare, il destinatario del crittato deve possedere sia l'algoritmo, sia la chiave utilizzata, non stiamo effettuando un attacco, soltanto cercando di risolvere un problema dovuto ad errore; 2. quanto descritto è possibile solo utilizzando un tool crittografico che non effettui il controllo di integrità del file crittato, altrimenti non sarà possibile aprire il file danneg-giato; 3. ci riferiamo sempre ed esclusivamente ad algoritmi simmetrici con modalità di critto-grafia conformi a quanto descritto negli standard , vedi ad esempio lo standard NIST http://csrc.nist.gov/publications/nistpubs/800-38a/sp800-38a.pdf 4. nella prima parte abbiamo ipotizzato un algoritmo che lavorasse su blocchi di 8 bit, che in realtà non esiste. Nella pratica useremo un DES standard con blocchi di 64 bit. 5. Quanto spiegato è utilizzabile solo qualora sia possibile individuare gli errori, quindi quando il testo in chiaro abbia un senso: errori nel crittografato di un file .exe, per esempio, non sono rilevabili, e quindi, correggibili.

Marzio in Montagnana

sposò e fissò la sua residenza a Montagnana, città a cui rimase legato fino alla morte, nonostanti i suoi numerosi viaggi in Ungheria e alcuni anni d'insegnamento a Bologna. Nel 1483 vi ricevette la visita di Marino Sanudo: ma non in quella tradizionalmente nota come "casa di Galeotto Marzio", che non fu la sua abitazione.

Il Risorziment a Martignà

Historical essay, in friulian language, on the "Risorgimento" in Martignacco, a small village in the Friuli (North East of Italy), near Udine, 1821-1866. Was Giuseppe Mazzini in Martignacco?

Luciano Mercante medaglista

2013

Un'annotazione autografa, che si legge nel margine alto di una pagina di uno dei carnet di disegni e schizzi ( ) conservati nell'archivio della famiglia Mercante 1 , ci restituisce un giovane Luciano appena giunto a Roma, molto probabilmente tra il 1923 e il 1924 2 .

Francesco Merlo - Bagamoyo IT

Un gigante addormentato? Sfide e opportunità del turismo a Bagamoyo, 2023

In molti contesti il turismo si fonda su immaginari preconfezionati dei luoghi destinazione, a partire dall’illusoria ricerca di “autenticità”, di un grado zero culturale delle mete visitate. L’analisi antropologica, di fronte a questo esercizio, ha saputo invece scomporre il fenomeno turistico e individuarne le contraddizioni. La storia Bagamoyo, un piccolo centro portuale della Tanzania, è significativa dell’eterogeneità e delle stratificazioni culturali che vi si sono avvicendate nel corso dei secoli. Emerge qui con chiarezza come la cultura sia un fenomeno dalla natura dinamica e in perpetuo mutamento. Nonostante questa storia articolata, l’immagine di Bagamoyo è stata fortemente rimaneggiata per soddisfare e intercettare nuove opportunità di turismo: ne è emblematica la candidatura a patrimonio dell'UNESCO come porto di schiavi, nonostante la schiavitù non abbia mai rappresentato il centro dei commerci cittadini. Ciò nonostante, la ricerca sul campo indica come il turismo abbia avuto un impatto positivo sulla città: questo ha migliorato la sicurezza urbana, rafforzato la percezione locale del valore del patrimonio architettonico cittadino e aumentato le opportunità di mobilità economica e sociale delle persone che lavorano nel settore. In many contexts, tourism is based on pre-packaged imaginaries of destination places, starting from the illusory search for "authenticity", i.e. a cultural zero degree of the visited. Anthropological analysis, faced with this exercise, has instead been able to break down the tourist phenomenon and identify its contradictions. The history of Bagamoyo, a small port center in Tanzania, is significant of the heterogeneity and cultural stratifications that have come and gone over the centuries. It clearly emerges here that culture is a phenomenon with a dynamic and perpetually changing nature. Despite this articulated history, the image of Bagamoyo has been heavily remodeled to satisfy and intercept new tourism opportunities: its candidacy for UNESCO heritage as a slave port is emblematic, despite the fact that slavery has never been the center of Bagamoyo trade. Nonetheless, field research indicates that tourism has had a positive impact on the city: this has improved urban safety, strengthened local perceptions of the value of the city's architectural heritage, and increased the opportunities for economic and social mobility of people working with tourists.

Il Rosso di Marte

Inventando scenari socio-tecnologici, dispositivi, esseri viventi più o meno complessi e sofisticati, la fantascienza si è occupata di traduzione linguistica. Almeno quanto la traduzione si è occupata di fantascienza. Il genere fantascientifico è tradizionalmente percepito come dotato di forte identità transmediale e transnazionale, grazie al suo megatesto – un repertorio inter-testuale di temi, tropi e riferimenti – spiccatamente riconoscibile: il viaggio spaziale, il pianeta alieno, il robot, l'incontro ravvicinato con altre specie, etc. (tralasciando qui l'incessante dibattito sulla sua definizione che, soprattutto nel mondo anglofono, raggiunge sempre nuovi picchi di sofisticazione). Tanto più è interessante notare come questa percezione di un megatesto comune, sia influenzata in modo decisivo da dinamiche editoriali e traduttive, ossia da quelle 'agencies' culturali che determinano la circolazione dei testi a cavallo di frontiere geografiche e linguistiche, contribuendo alla nostra idea di un panorama letterario globale. Prendiamo il caso di Kim Stanley Robinson. Californiano, nel mondo anglofono tra gli autori di fantascienza più premiati e amati dalla critica, consacrato dalla “trilogia marziana” nei primi anni novanta: "Red Mars", "Green Mars" e "Blue Mars" (1993, 1994, 1996). Nel mondo italofono di Robinson è arrivato molto poco: molti dei romanzi principali non sono stati mai tradotti, la sua trilogia californiana (The Wild Shore, The Gold Coast, Pacific Edge 1984-1990), dopo un inizio presso Interno Giallo, è rimasta monca dell'ultimo volume. La traduzione della trilogia marziana, cominciata da Mondadori nel 1995 si era fermata al primo volume. Ora Fanucci riprende la traduzione mondadoriana di Maurizio Carità (in libreria dal 19 maggio), promettendo di proseguire fino in fondo. Come mai le opere di uno scrittore così stimato nel mondo anglofono hanno incontrato tante difficoltà di ricezione in Italia? Per rispondere a questa domanda bisogna guardare alle dinamiche traduttive che caratterizzano il mercato di genere italiano.

RIASSUNTO LUNGO MAUCERI

Cap.1 L'oggetto gruppo: definizioni 1.Il gruppo: connotazioni semantiche e problematiche Il termine gruppo risulta largamente usato nell'ambito degli scritti e delle riflessioni relative alle scienze psicologiche e sociali; il termine è connotato da una gamma molto ampia di significati, con il conseguente rischio di equivoci. Un ruolo confusivo può derivare anche dall'interpretazione di Sherif e Lewin considerati i padri fondatori di questo concetto. Lewin, sostiene che la prima difficoltà consiste nel distinguere, in termini di continuum teorico, tra piccoli e grandi gruppi e tra dimensioni oggettive e soggettive, facendo riferimento al concetto di unità: "l'analisi della vita del gruppo può essere svolta sulla base di unità più ampie, purtroppo considerare i gruppi come unità non è sufficiente a eliminarne il dilemma fra gli aspetti soggettivi e oggettivi dei campi sociali". Sherif invece sottolinea la similarità tra piccoli e grandi gruppi, fondata sul sentirsi parte di, e il rapporto di circolarità tra i gruppi e gli ambienti socio-culturali di riferimento: "I gruppi siformano ovunque la gente si senta costretta nella stessa barca. Qualora i piccoli gruppi vengano studiati in relazioni ai loro ambienti socioculturali, e questi vengano esaminati in relazione ai gruppi in essi compresi, scomparirà la dicotomia fra ricerche sui piccoli gruppi e ricerche su grandi organizzazioni". Tajfel uno dei padri della psicologia sociale avvertiva l'esigenza di distinguere tra il gruppo sociale e i gruppi face to face, definendo il primo come un'entità cognitiva piena di significato per il oggetto in un particolare momento, distinta dal modo in cui il termine gruppo è usato per denotare una relazione faccia a faccia tra un certo numero di persone.